Aborto negli USA: nuovo colpo all’Obamacare, torna l’obiezione di coscienza

Donald Trump regala una nuova soddisfazione ai pro life americani. La Casa Bianca ha infatti avanzato una proposta di modifica dell’Affordable Care Act (più noto come Obamacare), in modo da tutelare finalmente l’obiezione di coscienza sull’aborto.
Il nodo critico è nella normativa emessa nel 2016, ultimo anno dell’amministrazione Obama, dal Dipartimento di salute e servizi umani, che bollava come “discriminazione sessuale” nei confronti della donna, il rifiuto di praticare l’interruzione di gravidanza da parte del personale medico-sanitario.
Un anno dopo l’emanazione di quella norma, un tribunale del Texas sollevò il dubbio sulla sua illiceità. A ricorrere erano stati un ospedale cattolico e un’associazione di medici cristiani, sostenendo che il provvedimento andava contro le loro convinzioni religiose. L’intervento dell’amministrazione Trump andrebbe così a prevenire una controversia giudiziaria, ristabilendo in modo definitivo e chiaro la libertà di coscienza.
 
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Louisiana approva legge anti-aborto/ Come in Alabama: no IVG dopo 6 settimane

Louisiana approva legge anti-aborto, come in Alabama e altri Stati Usa: le norme, ‘no interruzione di gravidanza dopo le 6 settimane’
Dopo l’Alabama è la Louisiana che si inimica la cultura liberal Usa e approva la legge anti-aborto che “segue” l’indicazione mesi fa del Presidente Donald Trump di provare a contrastare la cultura abortista che fece approvare leggi alquanto discutibili a New York e in altri Stati che hanno portato all’ipotesi di infanticidio dopo un aborto fallito. Lo scontro negli Stati Uniti è fortissimo e dopo Georgia, Ohio, Mississippi, Kentucky e appunto Alabama ora anche lo stato della Louisiana si unisce al coro anti-abortista con la firma del Governatore democratico John Bel Edwards, unico ad opporsi alla linea nazionale del Partito Democratico che sta facendo battaglia proprio per conservare leggi e norme pro-aborto. Edwards è favorevole alla legge e si è detto pronto a firmarla dopo che il Parlamento con 79 voti a favore e 23 contrari ha fatto passare la misura che vieta l’aborto oltre la sesta settimana.
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fonte – https://www.ilsussidiario.net/news/louisiana-approva-legge-anti-aborto-come-in-alabama-no-ivg-dopo-6-settimane/1888731/amp/

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Anche il Missouri è pro life: stop all'aborto oltre l'ottava settimana

Un altro stato americano sceglie di seguire la linea di Donard Trump.
Il Senato del Missouri ha votato favorevolmente a un progetto di legge che istituisce il divieto di aborto, a partire dall’ottava settimana di gravidanza. Si tratta di un primo step, avvenuto nella giornata di ieri, verso l’approvazione definitiva e l’entrata in vigore della nuova legge.  La proposta include eccezioni per situazioni mediche di emergenza (ad es. rischi di vita per la madre), ma non nel caso di gravidanze causate da incesto o stupri.
Con l’avvallo della maggioranza repubblicana e del governatore Mike Parson, il Missouri si aggiunge alla lunga lista di stati conservatori che stanno seguendo la linea politica dettata dal presidente Usa Donald Trump. Da quando il capo della Casa Bianca ha dato il via a un programma politico di restrizioni all’aborto, in America si è riscoperta una coscienza pro life.
Soltanto alcuni giorni fa, ha fatto discutere la decisione della governatrice repubblicana dell’Alabama Kay Ivey, che ha completamente riformulato il diritto all’aborto, anche per le donne che hanno subito stupro o incesto
fonte – https://vocecontrocorrente.it/anche-il-missouri-e-pro-life-stop-allaborto-oltre-lottava-settimana/

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Breitbart News Roundup: Alabama abortion freakout

Segnalazione di Breitbart

Late Tuesday, the Alabama State Senate passed what would be the nation’s strictest abortion laws should it be signed by Republican Gov. Kay Ivey.

House Bill 314 passed the Senate by a 25-6 vote, and it does not include exceptions for rape or incest. Earlier in the day, the Senate had rejected an amendment that would have added such exceptions by a 21-11 vote margin.

Earlier this month, HB 314 was passed by the Alabama House of Representatives by a 74-3 margin, and now awaits the governor’s signature.

The bill’s proponents argue its strict nature is intended to establish a baby in the womb as a person.
“We aimed for language that addresses the language of Roe v. Wade,” the bill’s sponsor Rep. Terri Collins (R-Decatur) said at a public event last week. “The decision was based on someone in utero, someone pregnant so we don’t get into conception. We don’t get into birth control. We don’t get into the morning-after pill, but in utero, which is the language they used that when a woman is pregnant. This bill criminalizes abortion through the doctor. And not the woman, but the doctor.
“The reasoning is the same reasoning, Roe v. Wade was decided that the baby in the womb was not a person,” she continued. “So this bill bases its reasoning that the baby in the womb is a person. And we based it on the fact that in Alabama law, we currently consider the baby in the womb a person. If you were a drunk driver and you killed a pregnant woman, you have a double homicide on your hands. We voted as a state to be a pro-life state.”

If such exception were added, it would undermine that argument, Collins explained. Continua a leggere

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Georgia, firmata nuova legge che vieta l'aborto: basta uccidere

Il governatore repubblicano Brian Kemp ha firmato una legge che vieta l’aborto: se il cuore batte c’è vita, basta con le uccisioni di innocenti.
Basta il battito del cuore. Se c’è battito, c’è vita e non ci sono storie. O almeno non ce ne sono per il governatore controcorrente Brian Kemp, che distanziandosi da altri suoi colleghi americani difende la vita.
Kemp ha firmato una legge che vieta l‘aborto dopo l’individuazione del battito cardiaco fetale nell’utero. Il battito si riscontra generalmente tra le 5 e le 6 settimane, prima che alcune donne capiscano di essere incinte.
Il governatore ha dichiarato che la Georgia è uno stato che dà valore alla vita, che vuole proteggere gli innocenti e i vulnerabili. Che protegge chi ancora non sa parlare da solo.
La firma è un successo pro-vita: il disegno di legge era finito nel mirino dei vip di Hollywood, che avevano cercato di ostacolarlo. Era stata avviata una raccolta firme che raccoglieva oltre 100 celebrità americane
Purtroppo i vip di Hollywood hanno minacciato di boicottare la Georgia, che verrebbe seriamente danneggiata dato che proprio dall’industria cinematografica trae i suoi più grandi introiti. Succederà davvero? Non resta che stare a vedere.
fonte – https://vocecontrocorrente.it/georgia-firmata-nuova-legge-che-vieta-laborto-basta-uccidere/

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Gli abortisti lo ammettono: "Noi uccidiamo esseri umani"

Recentemente, il medico abortista di Planned Parenthood* Leah Torres, che precedentemente aveva orgogliosamente twittato di recidere le corde vocali dei feti per non farli urlare durante l’aborto, ha scritto un altro tweet.
Un utente le ha domandato : “se potessimo provare che un bambino non nato è 1/1024simo umano, i democratici finalmente li proteggeranno?”. La Torres ha risposto : “Gli esseri umani sono gravidi di altri esseri umani. Questo non si discute. Il problema sono i diritti degli esseri umani gravidi”. La Torres sa che ogni aborto uccide un essere umano.
Planned Parenthood potrà anche affermare che l’aborto è assistenza sanitaria ma i loro medici sanno che abortire non è come rimuovere un tumore, sistemare una gamba rotta o curare un virus. L’aborto distrugge una vita umana. Molti medici abortisti lo hanno ammesso.
L’autrice Nancy Dey ha citato un medico abortista di Planned Parenthood che ha dichiarato : “ogni volta che pratico un aborto ho sempre nella mia mente l’idea di porre fine ad una vita umana”. Il medico ha descritto le sue emozioni durante la procedura : “Ti consuma dentro molto velocemente… non tanto per la parte fisica del lavoro ma per quella emozionale. Quando fai un ultrasuono, specialmente se hai figli, e vedi il feto che si muove, scalcia, vivo, facendo cose che faceva tuo figlio, portando il pollice alla bocca e cose del genere… è difficile. Poi, quando la procedura è terminata, a volte dobbiamo guardare il campione e vedere braccia e gambe strappate… Bisogna essere emotivamente molto forti”. Continua a leggere

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Alabama abortion bill: House passes ban including incest, rape

Protesters outside the State House in Montgomery, Ala., demonstrate against legislation that would criminalize most abortions in Alabama on Wednesday, April 17, 2019, in Montgomery, Ala. (John Sharp/jsharp@al.com).A bill making it a crime for a doctor to perform an abortion passed in the Alabama House of Representatives Tuesday 74 to 3.
Rep. Terri Collins, R-Decatur said the goal of the bill is to bring the legislation to the U.S. Supreme Court in order to overturn Roe V. Wade and change the country’s abortion laws. Sixty-six of 104 House members signed on as co-sponsors for the bill.

 

The bill would make it a Class A felony for a doctor to perform an abortion and a Class C felony for attempting to perform an abortion unless there is a serious health risk to the mother.

HB314 does not include any exceptions for instances of rape or incest, which has garnered criticism from both pro- and anti-abortion groups.

Rep. Anthony Daniels, D- Huntsville, asked Collins to amend the bill to make exceptions for rape and incest. Collins said she would not take any amendments to the bill because she wants the focus of the bill to be on overturning Roe. The amendment was tabled on a 72-26 vote.

Merika Coleman, the Assistant Minority Leader, suggested an amendment that would make legislators who vote for the bill pay for the the ultimate legal challengers the bill would incur with their own salaries. The amendment was tabled with a vote of 61-27.

“I don’t know why you are standing there with that smirk on your face, [Rep. Teri Collins] when you are destroying so many ladies in this country,” Rep. Mary Moore, D-Birmingham said.

The bill was hotly debated for almost two hours before the final vote. Continua a leggere

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Invitava a non abortire con rose e preghiere: arrestata in Canada

Vancouver l’attivista Mary Wagner, si è recata in una clinica abortista per distribuire rose e invitare a non abortire. Arrestata.
Un modo pacifico per invitare le donne a non abortire è diventato causa d’arresto. È successo a Vancouver e dietro le sbarre è finita l’attivista pro-vita Mary Wagner.
La donna, 43enne, si è recata all’Everywoman’s Health Center, un noto centro abortista della città. Ha poi iniziato a distribuire, insieme al marito, rose rosse e bianche.
Ad ogni rosa era allegata un’immagine di Gesù Cristo e un messaggio pro vita che invitava a non abortire, a riconsiderare la propria scelta. La donna voleva offrire vie alternative, con un messaggio di pace.
Secondo i presenti, lo staff del centro abortista ha tentato fisicamente di rimuovere lei e il marito prima che arrivasse la polizia e ha avvertito tutte le donne presenti che sarebbero state arrestate se non se ne fossero andate.
Mary Wagner a quel punto si è inginocchiata e ha detto: “Pregherò e rimarrò con tutti questi bambini. Devono vivere”. A questo punto è stata portata fuori a forza. La donna ha rinunciato alle condizioni di libertà su cauzione che la obbligavano a stare lontano dai centri per l’aborto.
Ha affermato che la sua missione per conto di Cristo è e rimarrà quella di salvare i bambini innocenti. Attualmente è detenuta all’Alouette Correctional Center for Women.
fonte – https://vocecontrocorrente.it/invitava-a-non-abortire-con-rose-e-preghiere-arrestata-in-canada/

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Unplanned: il film contro l'aborto che tutti dovrebbero vedere

Arriverà al cinema un film che vale la pena di vedere: si chiama Unplanned e parla di una donna che cambia idea sull’aborto.
Un film decisamente contro corrente, che spiega quanto la vita sia sacra: si chiama Unplanned [non pianificato, ndr] e dovrebbe arrivare in Italia nei prossimi mesi.
Unplanned racconta la storia di una donna abortista che si ritrova a diventare un’eroina pro-life. La cosa più bella è che è basato sulla storia vera di una ex manager della Planned Parenthood, la trentottenne Abby Johnson.
La Planned Parenthood è un’organizzazione abortista che le aveva perfino affidato la direzione di una clinica. Nel 2009 Abby rinunciò al suo lavoro dopo aver visto con i propri occhi la cruda realtà dell’aborto, praticato ai danni di un bambino di 13 settimane.
Abby assistette a un aborto monitorato con gli ultrasuoni, che permette di vedere che succede dentro l’Utero. Abby, che di aborti ne aveva subiti due, vide per la prima volta il feto perfettamente formato che tentava di sfuggire all’aborto: si contraeva, si contorceva.
Una visione molto diversa da quella che le era stata data durante l’addestramento e che le raccontava che “il tessuto fetale non sente niente quando è rimosso”. Da quel giorno la donna si è convertita insieme al marito: ora ha otto figli e si batte contro l’aborto.
Guarda il trailer di Unplanned:

fonte – https://vocecontrocorrente.it/unplanned-il-film-contro-laborto-che-tutti-dovrebbero-vedere/

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