Perché hanno creato Greta (e i gretini)

“Abbiamo bisogno di una nuova politica industriale in Europa. Abbiamo bisogno che l’industria automobilistica  muova più velocemente nella transizione  all’ auto elettrica. Abbiamo bisogno di campioni europei nelle industrie rinnovabili. Abbiamo bisogno di campioni europei nell’economia circolare”:  venendo da Frans Timmermans, Bilderberg da sempre, eminenza grigia della casa reale olandese (è stato ministro degli Esteri),  potente  primo vicepresidente della Kommissione Europea,  la frase suddetta va intesa come una direttiva. E spiega tante cose, dalla comparsa e promozione  di Greta e gli scioperi scolastici del venerdì per fare pressioni sui governi, fino  all’eccezionale risultato dei Grunen in Germania.

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fonte – https://www.maurizioblondet.it/?email_id=2891&user_id=13803&urlpassed=aHR0cHM6Ly93d3cubWF1cml6aW9ibG9uZGV0Lml0L3BlcmNoZS1oYW5uby1jcmVhdG8tZ3JldGEtZS1pLWdyZXRpbmkv&controller=stats&action=analyse&wysija-page=1&wysijap=subscriptions

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Una considerazione ecologica

La bellezza dell’Italia, osannata com’è giusto che sia per la sua storia e la sua arte, è anche frutto di una fortunata e per certi versi voluta bellezza paesaggistica. Una penisola montuosa che si incunea nel Mediterraneo, finendo per essere un connubio perfetto fra mare e montagna. Lo dimostrano non solo le innumerevoli specie endemiche, ma anche le vette e gli abissi che gli atleti italiani hanno raggiunto, forti delle esperienze rese possibili dalla Penisola.

Tanto per fare due nomi contemporanei e due storici: Umberto Pelizzari (-131m in apnea in assetto variabile regolamentato, -150m in variabile no limits); Simone Moro (invernale sul Nanga Parbat a 8126m); Reinhold Messner (il primo a scalare l’Everest senza l’ausilio di bombole d’ossigeno) e infine Enzo Maiorca (nel ’61 supera i -50 metri in apnea in assetto costante, sfatando il mito secondo cui i polmoni di un uomo sarebbero collassati oltre quella profondità).
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«Illegale vendere marijuana light». Niente più alibi per i cannabis shop

La Cassazione fa chiarezza su una legge che non è mai stata oscura: la 242/2016 disciplina la coltivazione della canapa, la cessione resta vietata.
Pubblichiamo il commento del Centro Studi Livatino alla notizia della sentenza con cui la Corte di cassazione ha decretato che la legge non consente la vendita o la cessione a qualunque titolo dei prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis come l’olio, le foglie, le inflorescenze e la resina.
La sentenza della Cassazione ha il pregio di fare chiarezza su una questione che in realtà non era oscura: la legge n. 242/2016 disciplina la coltivazione della canapa, ma la cessione resta vietata.
Oltre la sua lettera, quella legge era stata impropriamente intesa come un via libera alla cessione al dettaglio di marijuana, seppure entro i i limiti dello 0.6, comunque idonei a provocare l’effetto drogante. Ora non ci sono più alibi: i cannabis shop non sono lo strumento per realizzare una legalizzazione di fatto.
Sarà necessario lavorare sul piano della prevenzione per superare quella percezione di cannabis lecita che si è diffusa soprattutto per gli adolescenti, e per rendere il divieto qualcosa di concreto.
fonte – https://www.tempi.it/illegale-vendere-marijuana-light-niente-piu-alibi-per-i-cannabis-shop/

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Identità, fede e famiglia: così Salvini ha convinto i cattolici

Salvini, anche in questa tornata elettorale, ha potuto contare su una “base cattolica”. L’analisi sui perché di questi consensi
Non è stato un mero caso. Durante la passata tornata elettorale, Matteo Salvini ha potuto contare, ancora una volta, sui consensi di molti cattolici.
C’è chi ha votato Lega per difendere l’identità occidentale, chi per la linea restrittiva in bioetica, specie rispetto ai tentativi aperturisti dei grillini, e chi per il rosario e le invocazioni.
Certo, non tutti coloro che si professano credenti hanno scelto di sostenere la causa sovranista. Sappiamo come la pensino le gerarchie ecclesiastiche del Vaticano e non possiamo non sottolineare come è dai tempi della fine Democrazia Cristiana che non esiste più compattezza nel voto catolico. Qualcosa però è successo. Su La Stampa si legge di un'”opa sulla base dei credenti” e di una moltiplicazione dei voti in cui emerge “l’identikit dell’elettore catto-sovranista forgiato a marzo nell’infuocato Congresso delle famiglie a Verona”. Costituisce un ottimo punto di partenza. Indagare non è poi complesso: basta porsi in ascolto delle voci di chi fa parte di questo insieme o di quelle di chi è in grado di analizzare il fenomeno. Continua a leggere

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Pennsylvania, gli studenti trans possono usare qualsiasi bagno per legge

L’America si divide tra i progressi sull’aborto e le affermazioni delle comunità lgtb: in Pennsylvania i trans possono usare qualsiasi bagno.
Alla Corte Suprema degli Stati Uniti, negli ultimi giorni, si è discusso su due temi: il primo è stato l’aborto, con l’affermazione del diritto a seppellire i feti abortiti,  l’altro è stato l’uso dei bagni da parte dei transgender.
Nonostante molti abbiano sottolineato che i transessuali dovrebbero usare il bagno del sesso di nascita, è stato comunque deciso di lasciare in vigore la decisione di un distretto scolastico della Pennsylvania.
Questa decisione consente agli studenti transgender di usare i bagni e gli spogliatoi che corrispondono alla loro identità di genere.
Questa legge era stata già sdoganata da Barack Obama, che aveva aperto con alcuni atti la strada ai transgender, permettendo loro di arruolarsi nell’esercito.
Quest’ultima condizione è stata annullata dal divieto militare transgender di Trump. Tuttavia, la legge riguardante ai bagni non è ancora stata ritirata e rimane attiva in tutti gli Stati Uniti.
fonte – https://vocecontrocorrente.it/pennsylvania-gli-studenti-trans-possono-usare-qualsiasi-bagno-per-legge/

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Boom della Lega, la sinistra impazzisce: Lerner incolpa i "poveri", Raimo vuole espatriare

Roma, 27 mag – La sinistra italiana tace sui social. Forse si devono tutti riprendere dalla batosta della Lega primo partito in Italia, forse non sanno davvero cosa dire. E forse è meglio che stiano in silenzio, se poi la comunicazione scende a livelli del tweet di Gad Lerner, ad esempio, o ai mal di pancia di Christian Raimo – che da ieri notte sembra in preda ad una crisi di astinenza da benzodiazepine.

I miei cari inferiori

Mentre l’Huffington stamattina apriva con foto ducesca di Salvini titolando “Mai così a destra” e Repubblica gli faceva eco con un melodrammatico “Ombre nere”, Gad twittava: “L’Italia leghista è un rivolgimento profondo, sociale e culturale prima ancora che politico, come testimonia il voto nelle ex regioni rosse. Già in passato le classi subalterne si illusero di trovar tutela nella trincea della nazionalità. Non finì bene”. Con quel “subalterne” che regalerebbe altri due o tre punti percentuali a Salvini, potendo tornare indietro nel tempo, e che dà l’esatta motivazione di quel 34% di consensi raccolti dal Carroccio. Sì ok, il luogo comune della sinistra che odia i popolo, ormai è persino scontato ripeterlo; ma di fatto, quel “subalterni”, cos’altro è se non il “cari inferiori” di quel Direttore Magistrale Duca Conte PierMatteo Barambani di fantozziana memoria? “Sono anche democratico, la mia famiglia siete voi poveracci! Voi disgraziati! I miei cari inferiori, perché come voi ben sapete amo molto i pezzenti!”. Ma forse Barambani ci metteva meno disprezzo. Per lo meno, il Duca Conte aveva concesso a Fantozzi l’onore di salire sulla barchètta.
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Con la scusa dell'odio ci imbavagliano

Il regolamento dell’Agcom
Occhio a quello che dite e a quello che scrivete. E forse anche a quello che pensate. Non solo se siete giornalisti, anche perché, grazie alle reti sociali, sono tutti un po’ giornalisti e tutti possono dire quello che gli pare e piace.

Ieri il garante per le comunicazioni, l’Agcom, ha tracciato un limite inviolabile oltre il quale si sprofonda nell’hate speech. Chi sgarra viene segnalato e poi multato. Fino a qui siamo tutti d’accordo. Il problema è: quali sono le parole d’odio? Perché a questo punto entra in ballo la sensibilità personale e quindi, almeno in una certa misura, anche la soggettività.
Le parole d’odio – spiega l’Agcom – prendono di mira bersagli specifici (come le donne, gli omosessuali, gli immigrati, i rom, le persone di colore). Parole che farebbero leva su stereotipi e luoghi comuni. Ma nel mirino del garante finiscono anche i contenuti di cronaca che possono portare a «pericolose generalizzazioni». E la questione si fa sempre più complicata. Facciamo un esempio pratico: lunedì a Mirandola un giovane marocchino ha dato alle fiamme le sede dei vigili urbani, uccidendo due persone e ferendone altre venti. Posso dire che è marocchino? Oppure sto seminando odio nei confronti della popolazione del Nordafrica? E se, come purtroppo molte volte è accaduto, qualcuno fa una strage nel nome di Allah, possiamo scriverlo o dobbiamo tacerlo per non turbare la sensibilità degli 1,8 miliardi di musulmani nel mondo? Perché quelle non sono parole d’odio, sono parole che raccontano l’odio.
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Batwoman è lgbt: la serie tv avrà una protagonista lesbica e femminista

La CW ha svelato il primo trailer per la sua nuova serie Batwoman: la protagonista principale sarà lesbica e femminista.
Baci appassionati e scene d’amore tra donne. La Batwoman della serie tv che sarà presto visibile in tutto il mondo sarà dichiaratamente ed esplicitamente lesbica.
A interpretare l’eroina della DC sarà un’attrice omosessuale dichiarata, Ruby Rose. La storia seguirà non vedrà la protagonista Kate Kane, cugina di Bruce Wayne, iniziare il suo viaggio per diventare Batwoman, ma anche scoprirsi (e affermarsi) lesbica.
Nel trailer rilasciato, si vede la protagonista baciare una donna, che interpreterà la sua fidanzata ufficiale. Ma stando a quanto dichiarato dagli sceneggiatori, non sarà l’unica relazione lesbica che la protagonista avrà nel corso delle stagioni. E non mancheranno altri personaggi lgbt.
Non manca neanche il tono femminista: nel trailer, Kane chiede che l’abito di Bruce Wayne sia regolato per adattarsi a una donna, dicendo “non voglio lasciare che un uomo si prenda il merito del lavoro di una donna“.
fonte – https://vocecontrocorrente.it/batwoman-e-lgbt-la-serie-tv-avra-una-protagonista-lesbica-e-femminista/

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Bolsonaro consacra il Brasile al Cuore Immacolato di Maria

Una statua della Vergine Maria di Fatima è stata collocata e rimarrà in un posto d’onore all’interno del palazzo presidenziale
Jair Bolsonaro, il presidente brasiliano, ha partecipato ad una consacrazione dell’enorme nazione sudamericana al Cuore Immacolato di Maria.

La consacrazione alla Vergine Maria del Brasile, lo Stato del mondo che ha più cattolici di qualsiasi altro Paese, è stata un’iniziativa del deputato nazionale Eros Biondini e del Fronte Parlamentare Cattolico del Brasile ed è stata tenuta presso il Palácio do Planalto il 21 maggio scorso. L’iniziativa è nata per chiedere la protezione divina sulla nazione e in riparazione dei peccati che offendono il Cuore Immacolato della Madre di Dio. “Lo stiamo facendo per il Brasile, grazie all’amore che abbiamo per la nostra nazione“, ha detto Biodini. “È un semplice gesto di fede e amore che è di grande importanza non solo per i cattolici ma per tutto il Brasile“.

Durante la cerimonia di consacrazione i partecipanti, accompagnati da diverse suore e dai pro-life locali che hanno esposto stendardi con il motto “Il Brasile è vivo: nessun aborto”, hanno dapprima pregato il rosario e poi hanno cantato un inno mariano. Infine hanno proceduto alla consacrazione, unitamente, oltre al Presidente Bolsonaro, ai politici di alto livello presenti e ai rappresentanti dei vari movimenti cattolici intervenuti.
Il vescovo Fernando Areas Rifan, che guida l’amministrazione apostolica personale “San Giovanni Maria Vianney” (istituita da Papa Giovanni Paolo II per il clero cattolico tradizionalista e i laici della diocesi di Campos), ha spiegato che consacrare il suo paese al Cuore Immacolato di Maria significa che “il Brasile riconosce la presenza di Dio“. Il generale di divisione Floriano Peixoto Vieira Neto, dal 18 febbraio scorso Segretario generale della Presidenza del Brasile, ha ringraziato il presidente Bolsonaro per la sua partecipazione all’evento. Peixoto ha poi spiegato che il Palazzo Presidenziale “e tutti i nostri edifici pubblici sono luoghi in cui viene professata la fede cristiana“. Peixoto ha anche chiesto preghiere per il Presidente Bolsonaro affinché porti avanti il ​lavoro “illuminato da Dio“, per elevare i cittadini “ad una condizione migliore e più giusta per tutti“. Continua a leggere

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La Repubblica: Al Sud votano Lega


 
di Lucia Rezzonico
Intervista de La Repubblica di oggi al nostro amico Avvocato Alberto Agus di Nova Civilitas, associazione con cui abbiamo stretto il patto elettorale di cui hanno già parlato i media veronesi e Il Fatto Quotidiano, con due video, divenuti presto virali sui social.

L’articolo è fazioso, del resto non ci si aspettava certo un’apologia, però Agus tiene molto bene la posizione, con chiarezza e determinazione.
PER LEGGERE L’ARTICOLO: vai su “Prosegui la lettura” (qui sotto)

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