Rav Scarpe Rosse

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenzaPAPA: GENNAIO 2010, BENEDETTO XVI IN SINAGOGA A ROMA
Comunicato n. 90/18 del 29 novembre 2018, San Saturnino
Rav Scarpe Rosse
Benedetto XVI: non ho scritto di “missione” agli ebrei
Il Papa emerito interviene pubblicamente su Herder Korrespondenz per contestare un articolo del teologo tedesco Michael Böhnke che criticava un suo precedente contributo su Communio
CITTÀ DEL VATICANO – Non «missione» agli ebrei ma «dialogo» con gli ebrei: Benedetto XVI torna ad affacciarsi in pubblico con una lettera – «correzione» – inviata alla rivista cattolica tedesca Herder Korrespondenz tesa a confutare un articolo di settembre con il quale il teologo di Wuppertal Michael Böhnke criticava uno scritto del Papa emerito riguardo il rapporto tra ebrei e cristiani comparso questa estate sulla rivista Communio .
Continua a leggere

Condividi

Ratzinger difende Bergoglio: "Basta stolti pregiudizi contro di lui" e noi non ci stupiamo affatto!

La lettera inviata dal papa emerito Benedetto XVI a mons. Dario Edoardo Viganò
DEDICATO ALLE “VEDOVE RATZINGERIANE”:
Ecco l’ennesima prova del disastro conciliare ratzingeriano, che ammette la continuità con Bergoglio e la differenza di stili, come noi abbiamo sempre sostenuto, anche in riferimento agli altri “occupanti” fino a Roncalli (N.d.r.)
Lettera di papa Benedetto XVI alla vigilia del quinto anniversario di Bergoglio: “Tra i due pontificati c’è continuità interiore”
di Sergio Rame
“Tra i due pontificati c’è una continuità interiore”. Il papa emerito Benedetto XVI difende il magistero di papa Francesco di cui, domani, ricorrerà il quinto anno dall’elezione.
Dopo mesi segnati profondamente dalle polemiche intestine e dai dubia sollevati da diversi cardinali, a fare da schermo a Bergoglio è proprio Ratzinger che oggi ha scritto una lettera al prefetto della Segreteria per la comunicazione, monsignor Dario Viganò. “Papa Francesco – si legge nella missiva – è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento”.
Non è la prima volta che Benedetto XVI manifestando sintonia con Papa Francesco. Oggi l’occasione gli viene dalla presentazione della collana La teologia di Papa Francesco (edita dalla Lev), ma arriva alla vigilia del quinto anniversario dalla nomina di papa Francesco. Nella lettera Ratzinger plaude apertamente all’iniziativa editoriale che, a suo dire, “vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi”. Nella lettera personale inviata al prefetto della Segreteria per la comunicazione, il papa emerito ringrazia di aver ricevuto in dono gli undici libri scritti da altrettanti teologi di fama internazionale che compongono la collana curata da don Roberto Repole, presidente dell’Associazione Teologica Italiana. “I piccoli volumi – aggiunge Benedetto XVI – mostrano a ragione che papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento”. Continua a leggere

Condividi

Dove Gesù dice bianco, Ratzinger dice nero. Cinque motivi per cui non poteva essere vero Papa

Segnalazione di www.unavox.it 
di Enrico Maria Radaelli



Presentazione nostra
Tempo fa, non appena pubblicato, segnalammo l’ultimo libro scritto dal Prof. Enrico Maria Radaelli: Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo, corredando la segnalazione con una nota introduttiva che invitiamo il lettore ad andare a rivedere.
Il libro solleva una questione di non poco conto: l’effettiva ortodossia dottrinale del Prof. Joseph Ratzinger, perito teologo al concilio Vaticano II, professore di teologia dogmatica all’Università di Tubinga e all’Università Ratisbona; arcivescovo di Monaco e Frisinga; cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; presidente della Commissione preparatoria del nuovo Catechismo della Chiesa cattolica; Papa.
Un prelato di non poco conto, quindi, che ha segnato con forza gli ultimi 50 anni della storia della Chiesa: con ultimo il gesto inedito o inaudito di rinunciare al Papato pur volendo rimanere Papa, Papa emerito.
Con l’arrivo di Papa Bergoglio e con la sua altrettanto inedita e disinvolta gestione del Papato, continuano a farsi sentire gli estimatori di Papa Ratzinger che, a fronte delle sospette eresie del Papa regnante, rimpiangono il supposto più ortodosso Papa rinunciatario. Ebbene, lo studio condotto dal Prof. Radaelli solleva proprio il problema circa tale supposta ortodossia di Joseph Ratzinger e ne viene fuori un quadro tutt’altro che lusinghiero sulla fede cattolica nutrita e insegnata in tutta la sua vita dall’osannato teologo tedesco.
Non è la prima volta che vengono sollevati dei dubbi fondati sulla reale ortodossia cattolica di Joseph Ratzinger e su questo sito si trovano, cercandoli, diversi articoli sull’argomento, ma questo studio del Prof. Radaelli presenta un quadro articolato e documentato che è il caso di conoscere e di approfondire, se non altro per meglio comprendere la deriva dottrinale che affligge la Chiesa cattolica da 50 anni e che si profila per l’avvenire con elementi di aggravamento che sgomentano i fedeli e li lasciano interdetti: le pagine di Radaelli potranno aiutarli a fare luce sulla questione.
A questo fine, potrà essere valida introduzione la nota che pubblichiamo adesso, redatta dallo stesso Prof. Radaelli e sintetizzante i punti centrali della difformità tra il millenario insegnamento della Chiesa cattolica e il moderno pensiero dell’ancora vivente cardinale Ratzinger.
Ha ragione Radaelli, il fraterno richiamo da lui proposto potrà essere utile, non solo ai fedeli, ma allo stesso interessato “papa emerito”, che farebbe ancora in tempo a ritrattare almeno in cuor suo gli errori insegnati e predicati, per potersi così presentare emendato al cospetto dell’Arcangelo che, quando verrà il momento, soppeserà la sua anima e ne valuterà la “pesantezza”.

Continua a leggere

Condividi