Impara l’inglese in 10 giorni e diventa direttore generale

Record in Calabria: impara l’inglese in 10 giorni e diventa direttore generaleIl sogno di tutti è imparare l’inglese in 10 giorni. In Calabria si realizza. Lo spiega l’ultima inchiesta giudiziaria di Gratteri sugli appalti locali
di Antonio Amorosi
Il sogno di tutti si realizza nell’inchiesta sugli appalti pubblici calabresi, quella che coinvolge il governatore della Regione Mario Oliverio (Pd), gli alti vertici politici e dirigenziali locali e non solo: imparare una lingua in poche ore, precisamente 10 giorni
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fonte – http://www.affaritaliani.it/cronache/record-in-calabria-impara-l-inglese-in-10-giorni-diventa-direttore-generale-603472.html?fbclid=IwAR0S_UMN28qeM81Epq9dRl2DhAPEL3Q8roPIiTnEMfEYPYSIbf7s8lEofa4

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Giustizia, rivoluzione via Skype. Processi brevi, efficaci, low cost

Giustizia, rivoluzione via Skype. Processi brevi, efficaci, low costSi potrebbero ridurre i costi e i tempi dei processi usando Skype. Lo fa un giudice che lo racconta ad Affari. Sono un grande successo. Ma nessuno vuole farli.
di Antonio Amorosi

In un Paese bloccato anche la rivoluzione del buon senso sembra impossibile, tanto più in settori strategici come quello della giustizia (che servirebbe tanto a cittadini ed imprese). Ma oggi questa rivoluzione potrebbe vedere la luce anche grazie solo all’uso intelligente delle tecnologie.
 
Bisogna tener presente che in Italia il primo grado di un processo dura di media 3 anni, l’appello altri 2 e un anno quello in Cassazione: bisogna cioè attendere 6 anni per una sentenza definitiva e con costi da capogiro per tutte le parti coinvolte.
Ma ecco come dimezzare i tempi e ridurre drasticamente le spese.
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Massoni, "ingiusto escluderci dalla Chiesa".

Massoneria e massoni famosi, la lettera del Gran Maestro Stefano Bisi all’arcivescovo di Palermo

Massoni, "ingiusto escluderci dalla Chiesa".Il Gran Maestro attacca la Chiesa

Pubblichiamo la lettera del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi a Corrado Lorefice arcivescovo metropolita di Palermo.

A sua Eccellenza Corrado Lorefice Arcivescovo Metropolita di Palermo
Gentile Eminenza, 
Ci dispiace dover ancora una volta constatare che un vescovo di Santa Romana Chiesa accomuni ipse facto la Massoneria alla stessa stregua di associazioni mafiose o di persone condannate e che, con apposito decreto, neghi a persone oneste e di buoni costumi di far parte di confraternite per il solo ed esclusivo motivo di essere liberi muratori.
Questo suo atto vescovile, per quanto legittimo possa apparire ai suoi occhi nella forma giuridica e nel merito, ci amareggia ed è molto discutibile dal punto di vista morale per la palese discriminazione che innegabilmente investe e colpisce al cuore tanti cittadini e persone specchiate che hanno scelto di compiere anche un cammino religioso all’interno delle Confraternite. Continua a leggere
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I migranti? Un affare di ‘ndrangheta. Ecco dove

Scritto e segnalato da Antonio Amorosi
I migranti? Un affare di ‘ndrangheta. Confraternite, un prete, un broker e…
Cassazione nega scarcerazione a broker del clan Arena. Dietro la gestione del centro migranti tra i più grandi d’Europa c’è la ‘ndrangheta. Il processo continua
I migranti, la ‘ndrangheta, uno dei centri di accoglienza più grandi d’Europa, un sacerdote e un insospettabile broker ex vicepresidente nazionale della Confraternita delle Misericordie, che ci fanno insieme? Lo spiega una sentenza del 6 febbraio scorso con la quale la Suprema Corte di Cassazione respinge un ricorso di Leonardo Sacco, ex vicepresidente nazionale delle Misericordie..
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La Cassazione: l'utero in affitto in Italia è sempre reato, anche se è gratis

Anche se la madre naturale si presta a titolo gratuito a concepire e partorire un figlio per altri, rischia comunque fino a tre anni di reclusione
di Maurizio Tortorella
L’utero in affitto in Italia non è ammesso. Anzi, resta un reato anche se la madre “naturale” non si fa pagare nulla per la sua prestazione.
Lo ha appena stabilito la sesta sezione penale della Corte di cassazione (con la sentenza n. 2173, depositata lo scorso 17 gennaio), condannando una coppia e anche la madre naturale per il reato di “affidamento a terzi di un minore”, in violazione dell’articolo 71 della legge 184/1983, intitolata “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori“.
Al centro del ricorso in Cassazione era una sentenza con cui la Corte d’appello di Napoli aveva confermato la condanna di primo grado dei tre imputati, perché costoro avevano “partecipato a un accordo con cui un ginecologo, dietro corrispettivo di una somma di danaro, pattuita in 30mila euro” aveva promesso a una coppia l’affidamento di un neonato partorito da un’altra donna, con l’accordo di falsificare anche i dati anagrafici del bambino in modo da farlo risultare come figlio naturale della coppia stessa. Continua a leggere

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Bergoglio contestato da venti ex Capi di Stato

Papa Francesco contestato da venti ex Capi di StatoPapa Francesco troppo attivo con Venezuela e Nicaragua
di Giuseppe Vatinno

Papa Francesco ha ricevuto una lettera da parte di venti ex Capi di Stato sudamericani riguardante il suo discorso natalizio sul Venezuela (e sul Nicaragua).
I firmatari sono:
Oscar Arias, Costa Rica; Nicolás Ardito Barletta, Panamá; Enrique Bolaños, Nicaragua; Alfredo Cristiani, El Salvador; Felipe Calderón, México; Rafael Ángel Calderón, Costa Rica; Laura Chinchilla, Costa Rica; Fernando De la Rúa, Argentina; Vicente Fox, México; Eduardo Frei, Chile; César Gaviria T., Colombia; Osvaldo Hurtado, Ecuador; Luis Alberto Lacalle, Uruguay ;Jamil Mahuad, Ecuador; Mireya Moscoso, Panamá ; Andrés Pastrana A., Colombia; Jorge Tuto Quiroga, Bolivia; Miguel Ángel Rodríguez, Costa Rica; Álvaro Uribe V., Colombia; Juan Carlos Wasmosy, Paraguay.
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