CATECHISMO MAGGIORE – Della processione che si fa nel giorno di S. Marco e nei tre giorni delle Rogazioni minori.

 
 79. Che cosa si fa dalla Chiesa nel giorno di S. Marco e ne’ tre giorni delle Rogazioni minori?
Nei giorni di S. Marco e ne’ tre giorni delle Rogazioni minori si fanno dalla Chiesa processioni e preghiere solenni per placare Iddio, e renderlo a noi propizio affinché ci perdoni i peccati, tenga da noi lontani i suoi castighi, benedica i frutti della terra che cominciano a mostrarsi, e provveda ai nostri bisogni sia spirituali che temporali.
80. Le processioni di S. Marco e delle Rogazioni sono esse antiche?
Le processioni di S. Marco e delle Rogazioni sono antichissime, e il popolo soleva concorrervi a piedi scalzi con vero spirito di penitenza ed in grandissimo numero, lasciando ogni altra occupazione per intervenirvi.
 

  1. Che facciamo noi colle litanie dei Santi che si cantano nelle Rogazioni, o in altre simili processioni?

Colle litanie dei Santi

  1. imploriamo misericordia dalla santissima Trinità; e per essere esauditi ci rivolgiamo in particolare a Gesù Cristo con quelle parole: Christe audi nos, Christe exaudi nos, cioè: Cristo ascoltateci, Cristo esauditeci.
  2. invochiamo il patrocinio di Maria Vergine, degli Angeli e dei Santi del cielo, dicendo loro; orate pro nobis: pregate per noi.
  3. ci rivolgiamo nuovamente a Gesù Cristo e lo preghiamo, per tutto ciò che Egli ha fatto per la nostra salute, a liberarci da tutti i mali, e principalmente dal peccato, dicendogli: libera nos, Domine: liberateci, o Signore.
  4. gli domandiamo il dono di una vera penitenza, e la grazia di perseverare nel suo santo servizio, e preghiamo per tutti gli ordini della Chiesa, e per l’unione e felicità di tutto il popolo di Dio dicendo: te rogamus, audi nos: ascoltateci, o Signore, ve ne preghiamo.
  5. terminiamo questa preghiera colle parole con cui si comincia, cioè coll’implorare la misericordia di Dio, dicendogli di nuovo: Kyrie eleison etc.: Signore, abbiate pietà di noi etc.

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CATECHISMO – Della Pasqua di Risurrezione

Della Pasqua di Risurrezione
69. Qual mistero si celebra nella festa di Pasqua?
Nella festa di Pasqua si celebra il mistero della Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, ossia il ricongiungersi della sua santissima anima al corpo dal quale era stata separata per la morte, e la nuova sua vita gloriosa ed immortale.
70. Perché la festa di Pasqua si celebra dalla Chiesa con tanta solennità ed allegrezza e si continua per tutta l’ottava?
La festa di Pasqua si celebra dalla Chiesa con tanta solennità, e si continua per tutta l’ottava, a motivo dell’eccellenza del mistero, che fu il compimento della nostra redenzione, ed è il fondamento della nostra religione.
71. Gesù Cristo ci ha redenti colla morte; come dunque la sua Risurrezione è il compimento della nostra redenzione?
Gesù Cristo colla sua morte ci liberò dal peccato e riconciliò con Dio; per mezzo poi della sua Risurrezione ci apri l’entrata all’eterna vita.
72. Perché si dice che la Risurrezione di Cristo è il fondamento di nostra religione?
La Risurrezione di Cristo si dice il fondamento di nostra religione, perché ci venne data da Gesù Cristo istesso come prova principale di sua divinità e della verità della nostra fede. Continua a leggere

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Catechismo Maggiore di san Pio X – Della settimana santa

Della settimana santa in generale

45. Perché l’ultima settimana di Quaresima si dice santa?
L’ultima settimana di Quaresima si dice santa, perché in essa si celebra la memoria dei più grandi misteri operati da Gesù Cristo per la nostra redenzione.
46. Di qual mistero si fa memoria nella domenica delle Palme?
Nella domenica delle Palme si fa memoria dell’entrata trionfante che Gesù Cristo fece in Gerusalemme sei giorni avanti la sua passione.
47. Per qual causa Gesù Cristo valle entrare trionfante in Gerusalemme avanti la sua passione?
Gesù Cristo avanti la sua passione volle entrare trionfante in Gerusalemme, come era stato predetto:
1. per animare i suoi discepoli dando loro in tal maniera una chiara prova che andava a patire spontaneamente;
2. per insegnarci che colla sua morte egli trionferebbe del demonio, del mondo e della carne, e che ci aprirebbe l’entrata in cielo.
48. Qual mistero si celebra nel giovedì santo?
Nel giovedì santo si celebra l’istituzione del santissimo Sacramento dell’Eucaristia.
49. Qual mistero si ricorda nel venerdì santo?
Nel venerdì santo si ricorda la passione e morte del Salvatore.
50. Quali misteri si onorano nel sabato santo?
Nel sabato santo si onorano la sepoltura di Gesù Cristo e la sua discesa al limbo e dopo il segno del Gloria si comincia ad onorare la sua gloriosa resurrezione.
51. Che cosa dobbiamo noi fare per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa?
Per passare la settimana santa secondo la mente della Chiesa dobbiamo fare tre cose:
1. unire al digiuno un maggior raccoglimento interno, e un maggior fervore di orazione;
2. meditare di continuo con ispirito di compunzione i patimenti di Gesù Cristo;
3. assistere se si può, ai divini uffici con questo medesimo spirito.
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Della Calunnia e del Giudizio

Risultati immagini per della calunnia e del giudizioIl primo, lodevole contributo di un nostro nuovo militante
di Luca Sbroffoni
Don Carlo Tommaso Dragone (Réquiem…) -in “Spiegazione del Catechismo di San Pio X. Per catechisti”, CLS-, ci offre una definizione di alcune azioni cattive che purtroppo regnano incontrastate nella società (media, politica, ecc.) e anche nel microcosmo “tradizionalista”, favorite certamente da un uso sconsiderato dei social, in cui ognuno, dietro una tastiera, può indisturbato attaccare tutto e tutti, condannare, giudicare, senza un minimo di fraterna carità cristiana.
Vediamo dunque cosa ci dice Padre Dragone a riguardo: “Si pecca di calunnia quando si attribuiscono al prossimo colpe o difetti che non ha, o si esagerano quelli che ha…La calunnia è colpa grave quando attribuisce falsamente al prossimo colpe gravi, o anche leggere ma che arrecano gravi danni…
Detrazione -continua Padre Dragone- “significa detrarre, sottrarre qualche cosa al buon nome del prossimo, rivelando difetti e mancanze reali, senza necessità; la detrazione è detta anche mormorazione. Quando si attribuiscono al prossimo peccati e difetti non veri, si ha la calunnia; quando si attribuiscono a persone assenti peccati e difetti veri, si ha la detrazione o mormorazione; quando infine si rinfacci a una persona presente un peccato o un difetto, si ha la contumelia. Le detrazione che diffonde senza motivo la conoscenza di colpe gravi, è peccato grave; se di colpe leggere, è veniale. È lecito manifestare il male altrui quando vi è un giusto motivo, come per evitare il danno di terzi… Continua a leggere

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