Italia e Francia sono in guerra (e i migranti sono vittime di un gioco più grande di loro)

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Italia e Francia sono in guerra (e i migranti sono vittime di un gioco più grande di loro)

La questione della nave Aquarius è solo parte di un più ampio scontro tra Roma e Parigi che riguarda la destabilizzazione della Libia, i cantieri militari e la Tav. Un conflitto in cui i migranti non c’entrano nulla, ma sono vittime di uno scontro tra due realpolitik speculari e opposte. (di Alessio PostiglioneLEGGI)

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Sanzioni dannose, il premier fa bene a stare con Putin

di Massimo Fini
Sanzioni dannose, il premier fa bene a stare con Putin
Fonte: Massimo Fini
L’esordio del nuovo governo italiano in un consesso internazionale, il G7 di La Malbaie in Canada, non poteva essere più difficile. Il nostro premier, Giuseppe Conte, è stato infatti il primo e finora l’unico leader europeo ad avere il coraggio, nel suo discorso d’investitura al Senato, di avanzare qualche riserva sulle sanzioni che gli Stati Uniti, seguiti dall’Europa, hanno imposto alla Russia per aver occupato la Crimea.
C’è stato subito un niet della Nato (che come tutti sanno è un’alleanza a solo uso e consumo degli Stati Uniti) attraverso le dichiarazioni del suo attuale e fantoccio Segretario generale Jens Stoltenberg e dell’ambasciatrice Usa nel quartier generale dell’Alleanza atlantica a Bruxelles, Bailey Hutchison. Una delle obiezioni per tenere fermo il punto su queste sanzioni è che non si possono violare le leggi di diritto internazionale senza che siano seguite da un’adeguata punizione. Ora, se c’è un Paese che negli ultimi vent’anni ha violato queste norme e agito col massimo disprezzo verso l’Onu, che rappresenta tutti gli Stati del mondo e ne dovrebbe essere il difensore, è proprio l’America. Quando, per esempio, si aggredisce la Serbia per la questione del Kosovo (1999) contro la volontà dell’Onu è poi difficile, avendo creato questo precedente, attaccare la Russia per essersi annessa la Crimea. Anche perché c’è una differenza sostanziale. Il Kosovo era fuori dall’area d’influenza americana e lontanissimo dai suoi confini, tanto che il presidente Clinton per convincere i suoi concittadini della bontà di quella aggressione, giustificata naturalmente in nome dei soliti “diritti umani” pronti per ogni uso, dovette prendere un’enorme carta geografica e con una bacchetta, come un maestrino, indicare loro dove mai fosse questo misterioso Kosovo che nessuno negli States aveva mai sentito nominare. La Russia ha invece occupato un territorio, la Crimea, che se proprio russo non è, era però russofono da sempre. Continua a leggere

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L'Euro che unisce i popoli europei

Scritto e segnalato da Maurizio Blondet

L’EURO CHE UNISCE I POPOLI EUROPEI

(copio e incollo:) Il primo ministro Conte annullerà la visita a Parigi.  Il ministro degli Esteri Moavero convoca l’ambasciatore francese  (Macron  ammassa truppe al confine?).    In  Germania, il ministro degli interni Seehofer si complimenta con Salvini, e spacca con la Merkel. AfD sta per raggiungere lo SPD, sul piano elettorale esarà il secondo partito. “La differenza fra un cambio …
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Orban: pronti ad aiutare l'Italia. Non con le quote, ma con le espulsioni

In un’intervista rilasciata alla radio pubblica, rilanciata da Repubblica, il presidente ungherese Viktor Orban si è espresso in merito alle nuove posizioni assunte dal governo italiano sul tema immigrazione, dicendosi pronto ad aiutare l’Italia. L’aiuto offerto però, diversamente da quanto si potrebbe pensare, non consisterebbe nell’assunzione, da parte di Budapest, di una quota di rifugiati, ma in un ausilio nelle procedure di espulsione. Orban ribadisce così una linea chiara: l’unica quota accettata dall’Ungheria è la quota zero.
“Io capisco che gli italiani abbiano detto con il libero voto di volersi liberare dall’ondata di migranti.” ha detto il leader di Fidesz, “se il nuovo governo italiano vuole, l’Ungheria guidata da me, che sono stato il precursore della fermezza in nome dell’Europa cristiana, è pronta a fornire a Roma il suo aiuto e la sua esperienza. Non certo per ripartire i migranti tra vari Paesi membri dell’Unione europea. No, siamo pronti ad aiutare gli amici italiani a espellere i migranti”. Continua a leggere

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L'Avvocato d'ufficio

Risultati immagini per Luigi BisignaniOspitiamo per la sua sagacia e probabile realismo questo articolo dell’ “uomo che sussurrava ai potenti” (dal titolo del suo ultimo libro), recentemente a Verona (foto a lato, fuori dalla Biblioteca Capitolare) per la presentazione del libro di Mauro Mazza “Bergoglio e pregiudizio”, ove abbiamo potuto conoscerlo e raccogliere alcuni aneddoti politici risalenti all’epoca andreottiana. Per capirsi, egli è colui che ben tre anni fa scrisse del probabile accordo di governo Lega-M5S
di Luigi Bisignani
Il premier Conte accetta l’incarico da Mattarella: «Sarò il difensore del popolo italiano» Ma dopo un lunghissimo colloquio al Quirinale si piega sull’Europa e sulla lista dei ministri.
Caro direttore, Continua a leggere

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Non ci sarà nessun Governo Conte: i veri premier saranno Salvini e Di Maio

Segnalazione Linkiesta

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Non ci sarà nessun Governo Conte: i veri premier saranno Salvini e Di Maio

I leader di Cinque Stelle e Lega non hanno perso l’occasione per parlare in maniera roboante. Ma Mattarella insiste: vuole “costituzionalizzare” il Governo. Nel bene e nel male è una fase nuova della Repubblica. (di Flavia PerinaLEGGI)

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Un Premier telecomandato?

di Marco Cedolin
Un Premier telecomandato?
Fonte: Il corrosivo

Il nuovo governo Di Maio-Salvini non è ancora stato presentato al Quirinale e già salgono alti al cielo gli strepiti di tutta la porcilaia nazionale ed internazionale, indignata e preoccupata per la brutta piega che l’Italia starebbe prendendo nei suoi confronti.
Sale lo spread, scendono le borse, si stracciano le vesti i leader dei grandi Paesi Ue, preconizza sventure inenarrabili tutta la stampa mainstream, sputa veleno il circo Barnum dei guitti da cortile, bofonchiano i parassiti di onlus e cooperative, sembrano ormai sull’orlo di una crisi di nervi tanto il centrodestra quanto il centrosinistra….
Tutti hanno da ridire su tutto, dall’importanza del ruolo del futuro premier all’analisi di  ogni singolo punto delle sessanta pagine di contratto presentate nei giorni scorsi alla base degli elettori di Lega e M5S. Perfino il controverso ipotizzato blocco del TAV Torino-Lione riesce a scontentare tanto la mafia del tondino e del cemento, timorosa di vedersi sfuggire davanti agli occhi una torta che già assaporavano quanto i NO TAV, non disposti a “barattare” l’eliminazione dell’opera con la possibilità di un giro di vite contro il business  dell’immigrazione selvaggia che evidentemente interessa loro almeno tanto quanto l’alta velocità.
Tutti scontenti insomma, tutti indignati e tutti preoccupati, il che sta ad indicare inequivocabilmente che ci si trova sulla strada giusta ed è auspicabile che si vada avanti così.
Se Di Maio avesse costruito un governo con il PD, dando vita all’ennesimo petaloso esecutivo di centrosinistra sicuramente nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Come nessuno avrebbe avuto nulla da ridire se il centrodestra a guida dell’imbolsito Berlusconi avesse dato vita ad un governo con i 5S.
Invece il connubio Di Maio-Salvini esce, oltre che dalla volontà degli elettori, anche dagli schemi precostituiti della globalizzazione mondialista ed in una democrazia occidentale questo è inaccettabile.

L’intera stampa mainstream si sta in queste ore impegnando alacremente nel dileggiare e screditare la figura di Giuseppe Conte, il Presidente del Consiglio che Di Maio e Salvini avrebbero scelto come guida per il nuovo esecutivo M5S-Lega che ogni giorno di più sta facendo infuriare tanto i mercati quanto i mercanti di futuro. La critica che fra tutte appare come la più gettonata è quella che si tratterebbe di un premier telecomandato, a capo di un esecutivo che lui non ha scelto, in parole povere una “testa di legno” messa lì in bellavista per eseguire pedissequamente gli ordini di qualcun altro e  nulla più….
Non conoscendo personalmente il SIG. Giuseppe Conte e non avendolo mai visto all’opera mi è sinceramente difficile dire se si tratti o meno di una “testa di legno”, mentre mi preme invece spendere qualche parola sui suoi predecessori e sugli ordini di cui sopra.
I Presidenti del Consiglio succedutisi negli ultimi anni in Italia sono stati personaggi del calibro di D’Alema, Berlusconi, Prodi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, poco importa se teste di legno o di qualcos’altro, ma tutti impegnati pedissequamente nell’eseguire con cura certosina ogni direttiva impartita da Bruxelles, senza proferire parola che prescindesse da signorsì sissignore e  senza minimamente curarsi di quali fossero gli umori dei propri partiti di riferimento e  tanto meno dei propri elettori, quando li avevano.
Il Signor Giuseppe Conte è stato scelto per essere garante di un “contratto di governo” e sicuramente nel caso diventi premier dovrà muoversi nell’alveo di quelle 60 pagine di cui tanto si è  discusso in questi giorni. A differenza dei suoi predecessori però, il programma di cui dovrà farsi garante non lo ha scritto Bruxelles, ma lo hanno scritto i due partiti che hanno vinto le elezioni, tentando di fare sintesi fra i propri rispettivi programmi e rappresenta la volontà della maggioranza dei cittadini italiani che si sono recati alle urne, non quella di Bruxelles, dei mercati e della grande finanza.
Telecomandato o meno, credo che il punto saliente sia costituito dalla figura di colui o coloro che tengono in mano il telecomando
E alla luce dei fatti giudicate voi se rispetto al passato ci sono delle differenze.

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