I segreti di Helsinki
di Israel Shamir
Fonte: Comedonchisciotte
Come un uragano arancione, il presidente Trump ha travolto il Vecchio Mondo. Le visite dei presidenti americani in Europa sono solitamente un’operazione cosmetica. Non stavolta. Dai tempi dell’invasione mongola, non molti visitatori provenienti dall’esterno hanno scosso l’Europa come ha fatto lui. Il presidente degli Stati Uniti si è finalmente liberato della gabbia costruita dai suoi avversari politici ed ha cominciato a dire cose che i suoi elettori volevano sentire.
Le sue audaci dichiarazioni sono state tuttavia rapidamente minate e rinnegate dai suoi ministri consiglieri, creando la sensazione che Trump parli solo per sé stesso. Anche lui, alla fine, ha ripudiato le sue stesse affermazioni, dicendo di esser stato frainteso.
Trump sembra sempre più il protagonista de “Il Principe e il Povero”, il povero ragazzo che per caso diventa re – e comincia a comportarsi in modo non regale, mostrando misericordia e prendendosi cura della gente. La sua stessa corte ignora i suoi comandi. Trump dice quel che la gente vuole sentire, ma la sua amministrazione si attiene alla propria linea.
Durante la prima parte del suo viaggio ha recitato la parte del ribelle, in un mondo di uomini deboli e donne formidabili. L’Occidente è infatti governato da potenti zie e sorelle maggiori. Zia Angela in Germania, Zia Teresa in Inghilterra, Zia Brigitte in Francia. Mancava solo Zia Hillary per completare il puzzle e stabilire il dominio completo sui nipoti soggiogati. Continua a leggere