Svolta a New York, 'Gender X' sul certificato di nascita. Si potrà fare senza parere medico

Svolta a New York, 'Gender X' sul certificato di nascita. Si potrà fare senza parere medico

Così il Ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana sul suo profilo Facebook: “Non riesco proprio a capire come si possa cancellare, nei certificati di nascita, maschio e femmina”.
In foto: Bill de Blasio, sindaco di New York

La decisione è stata presa a grande maggioranza al City Council e permetterà anche ai genitori di poter scegliere la ‘X’ per designare i propri figli neonati

di ALBERTO CUSTODERO
NEW YORK – “Gender X”: questa la scritta che d’ora in poi potrà comparire sul certificato di nascita di chi è nato a New York e non si riconosce nè nel genere maschile nè in quello femminile. La decisione è stata presa a grande maggioranza al City Council e permetterà anche ai genitori di poter scegliere la ‘X’ per designare i propri figli neonati. Esulta la comunità transgender e Lgbt della Grande Mela che parla di “decisione storica”. Gli adulti che lo desiderano potranno cambiare così il proprio certificato di nascita senza che ci sia bisogno di una certificazione medica.
“Oggi è una giornata storica per New York, sempre più campione mondiale sul fronte dell’inclusività e dell’uguaglianza”, commenta lo speaker del City Council, Corey Johnson, un democratico come il sindaco Bill de Blasio che ora firmerà la legge che entrerà in vigore dal primo gennaio 2019. Continua a leggere

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Non moriremo Saviano

Povera Costituzione, tirata a destra e a manca per convenienza e partigianeria. E ora lo fa anche lo scrittore che odia Salvini
di Alessandro Sallusti
Roberto Saviano, probabilmente dal suo attico di New York dove vive ben protetto (o forse da qualche amena, segreta e blindata località vacanziera) scrive che Matteo Salvini andrebbe arrestato perché – impedendo lo sbarco dei 177 immigrati salvati in mare dalla nostra Guardia costiera – sta violando la Costituzione su cui ha giurato da ministro.
Povera Costituzione, tirata a destra e a manca per convenienza e partigianeria. Saviano odia Matteo Salvini, è un suo diritto garantito dalla Costituzione, la quale è stata pensata anche per permettere a gente come lui – e a tutti gli ignoranti, arroganti, stupidi e incattiviti – di poter esprimere liberamente il proprio pensiero. Ma per fortuna la Costituzione dice anche altre cose. Per esempio – articolo uno – che la sovranità appartiene al popolo, non agli scrittori e neppure ai magistrati. E il popolo ha deciso che al governo ci andasse Salvini, non gli amici di Saviano. Amici, tipo la Boldrini, che proprio per le loro idee sull’immigrazione sono stati sonoramente bocciati.
Andiamo oltre. La Costituzione determina e regola diritti e doveri dei cittadini italiani, non di quelli della Tunisia o del Niger. Ovviamente – articolo due – impone a chiunque di rispettare i diritti inviolabili dell’uomo, che nel caso degli immigrati in questione non sono quelli di sbarcare a Catania ma di essere salvati, accuditi, e curati. Cose che sono avvenute e stanno avvenendo in condizioni di massima sicurezza a bordo della nave Diciotti. E siamo pure nel pieno rispetto dell’articolo dieci, che recita: «…la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali», visto che il salvataggio di questi disperati è avvenuto in acque maltesi e che pertanto il loro approdo – in base proprio ai trattati – non è Catania ma doveva essere Malta o, in subordine, in quota parte tra tutti i Paesi della Comunità europea. Continua a leggere

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Vittoria pro-life in tribunale a New York


Segnalazione Corrispondenza Romana
Vittoria per la vita invece a New York, dove un giudice federale, Carol Bagley Anon, ha liquidato le denunce vomitate contro la «Società Tommaso Moro» e contro gli attivisti pro-life (nella foto), accusati nel giugno dell’anno scorso dall’ex-procuratore generale Eric Schneiderman di svolgere ogni settimana, all’esterno della clinica medica «Scelte» in Giamaica, azioni di propaganda accompagnate da molestie, minacce e violenze, per il solo fatto di presentare alle donne, che stavano per abortire, tutte le alternative possibili all’uccisione del bimbo, che tenevano in grembo.

Niente ingiunzioni, quindi, contro i volontari pro-vita, né tanto meno sanzioni. Continua a leggere

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E nun ce vonno sta’

di Raffaele Pengue
E nun ce vonno sta’
Fonte: byebyeunclesam
Succedono tante cose in questo strano Paese. Forse sarà il caldo che rende tutti un po’ nervosi, ma siamo tutti concentrati, con rabbia, angoscia, curiosità e tifo. E il punto non è la paura del ritorno al fascismo (una colossale sciocchezza) e al razzismo e altri concetti propri del caldo e dell’assenza di un pensiero. Non sono neanche le magliette rosse (oramai i colori iniziano a scarseggiare…), hanno già annoiato. Non sono i digiunatori. Il borghese da centro storico, il “radical chic con il Rolex e l’attico a New York”. La duecentesima “reunion” del PD all’Ergife. L’ennesimo scoop sulla Raggi: “Chi di buca ferisce di buca perisce: Virginia Raggi inciampa e rischia di cadere”. La fine dell’era degli Emilio Fede e delle meteorine, perché comincia finalmente la stagione della tivù di qualità e perciò, colpo di scena: in tivù Matteo Renzi. No. Il problema dei problemi d’Italia, è ‘sto fatto che un mondo sia ormai fuori dai giochi. Un mondo che per non dissolversi del tutto confida nella zizzania e così separare i gialli dai verdi. Diventati, negli ultimi mesi, il parafulmine e i responsabili principali di ogni disumanità internazionale. Continua a leggere

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Il no di Mattarella? Tra scelte politiche e poteri forti

Risultati immagini per Mattarella e i poteri fortiScritto e segnalato da Marco Milioni
I motivi per cui il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha de facto detto no ad un esecutivo composto da Lega e M5S con Paolo Savona all’Economia e Giuseppe Conte premier sono oggetto di uno scontro durissimo. E lo saranno a lungo. E come succede in casi del genere i motivi di scelte tanto drastiche scatenano reazioni di ogni tipo: ci sono gli insulti sul web. C’è la critica dura e meditata di un costituzionalista di rango come Massimo Villone, sino a giungere ai j’accuse di Massimo Fini e Ugo Mattei. Il tutto lascia intuire che la posta in gioco sia altissima.
Ora sarebbe importante riuscire a capire se il niet del capo dello Stato abbia davvero solo delle generiche correlazioni con la necessità di tutelare i risparmiatori o se sotto ci sia dell’altro. Anzitutto chi sono i risparmiatori cui si riferisce Mattarella? Sono i signor Bianchi e le signore Rossi che hanno messo via un po’ di Btp? Sono i grandi stake-holder che di mestiere fanno profitto col debito pubblico delle nazioni? Per cercare di fare un po’ di luce in questo antro occorre dare conto di una indiscrezione che gira da diverse ore tra i parlamentari veneti eletti di recente tra palazzo Madama e Montecitorio. Una indiscrezione secondo cui persone vicinissime a Mattarella avrebbero sconsigliato al capo dello Stato di permettere che un ministro considerato poco incline ai desiderata dei grossi investitori sui titoli di Stato mettesse gli occhi sul bauletto che al dicastero dell’Economia contiene uno dei segreti meglio custoditi e più oggetto di polemiche degli ultimi anni: quello dei derivati sottoscritti dallo Stato a garanzia del debito pubblico. Continua a leggere

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Met Gala 2018 tra sacro e profano, Rihanna è una Papessa, Katy Perry un Arcangelo

Met Gala 2018 tra sacro e profano, Rihanna è una Papessa, Katy Perry un ArcangeloHa destato scandalo e sconcerto questa rassegna di moda afferente il sacro con il consenso del Vaticano. Un’ennesima pagliacciata di cattivissimo gusto, per alcuni blasfema, certamente diseducativa e fuori luogo. Ma cosa pretendere da chi rifiuta il sacro, praticamente sempre, come i modernisti? (n.d.r.)
Sul red carpet del Metropolitan Museum cʼerano tutte e Madonna si è esibita in una performance degna del suo nome
Bellezze divine e corpi celesti, ovvero “Heavenly Bodies”, questo il tema dell’annuale Gala del Costume Institute del Metropolitan Museum di New York, che si è svolto lunedì sera. Una sfilata di vip tra moda e ispirazione cattolica, 30 mila dollari a ingresso, 275 mila a tavolo. Sul red carpet Rihanna con un look da Papessa, Katy Perry  con le ali di Arcangelo e Madonna, che ha offerto una performance a sorpresa e cantando per il pubblico… Continua a leggere

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