Attenti a Guaidò, primi attivisti Lgbt eletti nelle sue fila. E non solo

Come tutti ormai sappiamo, questi sono giorni anzi settimane particolarmente critiche per il Venezuela, Paese teatro di una aspra contesa che lo vede, di fatto, comandato contemporaneamente da due presidenti in aperto contrasto fra di loro. Da una parte, abbiamo Nicolas Maduro, il presidente formalmente in carica che denuncia un tentativo di colpo di Stato nei suoi confronti, mentre, dall’altra, c’è il giovane Juan Guaidó, il presidente dell’Assemblea Nazionale, il parlamento, in pratica, il quale rivendica il diritto costituzionale di svolgere le funzioni di presidente ad interim, fino a convocazione delle prossime libere elezioni.
Ora, è evidente l’impossibilità di simpatizzare per il comunista Maduro, il quale anche nei giorni scorsi si è reso autore di un attacco violentissimo ai Vescovi del Paese, a suo dire responsabili del reato di «odio», questo perché hanno osato denunciare con le loro omelie la corruzione dilagante. Un’accusa alla quale la locale Conferenza episcopale ha reagito avvertendo che si tratta di un attacco a tutta la Chiesa. Emblematiche, in tal senso, le parole del vescovo di San Filippo, monsignor Victor Hugo Basabe, il quale ha rimproverato quanti continuano a non capire come «la causa fondamentale dei mali del Venezuela sia la persistenza di un modello economico, politico e sociale che nega Dio e quindi la dignità umana».
Parole, quelle di mons. Basabe, dalle quali è oggettivamente difficile dissociarsi. Il punto, in tutta questa vicenda, è però che neppure Juan Guaidó pare essere quel leader di specchiata virtù che – a fronte di nuove basilari libertà che potrebbe garantire, ora assenti nel Paese tiranneggiato da Maduro – potrebbe garantire vero benessere per il Venezuela. Continua a leggere

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Mississippi, effetto pro life: la legge vieta l’aborto dopo il primo battito fetale

Sembra proprio una risposta alla legge terrificante approvata nello Stato di New York che rende possibile l’aborto fino all’ultimo giorno di gravidanza. La decisione è del candidato repubblicano Robert Foster, membro della camera bassa dello Stato del Mississippi, che ha dichiarato di voler introdurre una misura che renda vietato l’aborto, non appena il battito del cuore di un feto è individuabile, ovvero tra le sei e le otto settimane di gravidanza, unica eccezione è il caso in cui la mamma sia in pericolo di vita.
Ovviamente le dichiarazioni di Foster hanno suscitato grande scalpore soprattutto tra i vertici di Planned Parenthood, ci riferiamo a Aimee Lewis, responsabile della raccolta fondi per la Parenthood Greater Memphis Region Planned (Ppgmr) che ha parlato di legislazione “estrema” che vieterebbe l’aborto sempre, in quanto «la maggior parte delle donne non sa nemmeno di essere incinta a sei settimane» e dunque, secondo Lewis, non sarebbero mai veramente libere di scegliere. Ma la risposta di Foster non è tardata ad arrivare, il candidato ha infatti sottolineato che caso mai, questo garantirebbe alle giovani donne che aspettano un bambino, di non essere sottoposte sin dall’inizio a continue pressioni per abortire. Spesso, infatti, l’aborto rientra nei programmi politici sotto l’espressione “salute riproduttiva”, come se la gravidanza fosse una malattia e l’unica a dover essere eventualmente “tutelata” (da cosa, poi?) debba essere la madre. Al contrario, ha affermato Foster, la sua intenzione è semplicemente quella di rendere il Mississippi, il posto più sicuro, in America, per un bambino non nato.
Una legge simile è stata firmata anche da Kim Reynolds, governatore dello Stato dell’Iowa. Si tratta di un provvedimento che impedisce, appunto, di praticare l’aborto solo dopo aver potuto auscultare il battito cardiaco del feto, eccezion fatta per gravidanze frutto di stupri o di incesto. Il governatore, che ha dovuto affrontare le chiassose proteste dei manifestanti raccolti davanti al suo edificio, mentre procedeva alla firma, ha mostrato una certa serenità di fronte alle difficoltà che gli si prospettano: «Sono consapevole e prevedo che ci saranno ricorsi in tribunale e che le Corti potrebbero anche sospendere la legge fin quando non raggiunga la Corte suprema».
Tutto ciò è la dimostrazione che la lotta all’aborto negli Stati Uniti non conosce tregua, merito in gran parte delle associazioni pro life americane, che grazie alla loro tenacia, a volte, ottengono inaspettati successi.
Manuela Antonacci
fonte – https://www.notizieprovita.it/notizie-dal-mondo/mississippi-effetto-pro-life-la-legge-vieta-laborto-dopo-il-primo-battito-fetale/

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La famiglia è “omofobica”, Google si adegua

I dirigenti di Google hanno eliminato la parola “famiglia” dalle presentazioni aziendali dopo che i dipendenti si sono lamentati che era un termine “offensivo” e “omofobico”, così denunciano i media americani. La redazione di Daily Caller ha letto i  documenti interni all’azienda che suggeriscono il bando del termine “famiglia” dalle riunioni interne, in quanto implica una coppia legata da matrimonio con figli. Molti dipendenti avrebbero bollato la “famiglia” di essere «offensiva, inappropriata, omofobica e sbagliata». Questo è un modo di parlare che è irrispettoso. Se intendi “bambini”, dì “bambini”; dire “adatto alla famiglia” e usarlo come sinonimo di “kid friendly” (adatto ai bambini) significa, per me, “tu e il tuo partner non contate come una famiglia se non avete figli”. Continua a leggere

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Luxuria, parla lo psichiatra Cantelmi: «Restituire alla famiglia ciò che è della famiglia»

La “lezione di transgenderismo” tenuta da Vladimir Luxuria in seconda serata su Raitre, continua a suscitare dibattito e reazioni. Secondo lo psichiatra Tonino Cantelmi una puntata come quella di Alla lavagna, trasmessa domenica scorsa, non sarebbe dovuta andare in onda, né in prima, né in seconda serata. Temi così delicati, come l’omosessualità o la transessualità – ha dichiarato Cantelmi a Pro Vita andrebbero affrontati solo in famiglia e, comunque, qualunque format televisivo destinato ai minori, andrebbe attentamente vagliato da rappresentanti di genitori, insegnanti e altre figure educative.

Quanto può incidere su orecchie innocenti un tipo di “didattica” come quella offerta nel programma cui ha partecipato Luxuria?

«Non ho visto la puntata in questione, tuttavia ritengo che ci sia stato un cortocircuito: credo che certe tematiche a età così sensibili andrebbero affrontate in famiglia e che la responsabilità principale dell’educazione su questi temi sia dei genitori. I genitori conoscono la sensibilità dei loro figli e sanno come parlare, come accoglierli, come sostenerli. Dunque, non credo che in una età così delicata sia giusto indirizzare loro un intervento così dirompente». Continua a leggere

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Luxuria in Rai, parla Pillon: «È propaganda. Vigilanza intervenga»


 
 
«Vladimir Luxuria sale in cattedra per spiegare ai bambini under 13 il transgenderismo». Basterebbe già questo incipit di CorriereTv a mettere in luce l’assurdità di quanto accaduto alla Rai e andato in onda ieri, 20 gennaio, in seconda serata. Ospite del programma Alla lavagna, su Rai Tre, ha parlato a una classe di bambini tra i 9 e i 12 anni, con dichiarazioni del seguente tenore: «Io quando sono nato ero un maschietto ma non ero contento di essere maschietto, sentivo dentro di me di essere una bambina». «Questa bambina che stava dentro di me», ha proseguito, «per me era come una principessa chiusa nel castello, io la dovevo liberare. Ma non veniva nessun principe a liberare questa principessa, la dovevo liberare io, così un giorno ho deciso di confessarmi a tutti, ai miei compagni di classe e sono diventata quello che sono». Continua a leggere

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Verona 2019: Congresso Mondiale delle Famiglie

Guarda a Nord-Est ma, soprattutto, a Est, il prossimo Congresso Mondiale delle Famiglie. Verona, che ospiterà l’evento presso il Palazzo della Gran Guardia, dal 29 al 31 marzo 2018, è la città simbolo del rinnovato impegno pro life italiano. L’amministrazione scaligera, infatti, con mozione votata a larga maggioranza, si è autoproclamata Città a favore della vita, impegnandosi in provvedimenti per il rilancio demografico e la limitazione del ricorso all’aborto, e proponendosi come Comune all’avanguardia e punto di riferimento per tutte le comunità pro life nazionali.

Politici, associazioni e rappresentanti della società civile si confronteranno per tre giorni sui seguenti temi: la bellezza del matrimonio; i diritti dei bambini; ecologia umana integrale; la donna nella storia; crescita e crisi demografica; salute e dignità della donna; divorzio: cause ed effetti; politiche aziendali per la famiglia e la natalità. Il Congresso Mondiale delle Famiglie, si concluderà con una marcia delle famiglie per la famiglia, nel centro di Verona, nel primo pomeriggio di domenica 31 marzo. Continua a leggere
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La strage degli innocenti del 2018: 42 milioni di bambini abortiti

Worldometer, un sito che riporta statistiche mondiali aggiornate in tempo reale come:  popolazione mondiale attuale, nascite, decessi giornalieri nel mondo, aumento della popolazione, dati di economia, ambiente, acqua cibo, energia e salute, votato come uno dei migliori siti web di riferimento dall’American Library Association (Ala) ha registrato il numero totale di aborti a livello mondiale, sulla base anche delle ultime statistiche pubblicate dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): parliamo di una cifra spropositata pari a 42 milioni di bambini abortiti solo nel 2018.

Per avere un’idea della drammaticità di questo dato, è sufficiente pensare che esso corrisponde al numero delle vittime dell’Olocausto moltiplicato per dieci e a quasi l’equivalente dell’intera popolazione dell’Inghilterra soppressa ogni anno. A livello mondiale, poco meno di un quarto di tutte le gravidanze (il 23%) sono state interrotte dall’aborto nel 2018, e per ogni 33 nati vivi, dieci bambini sono stati abortitiAddirittura si calcola che ci siano stati più morti per aborto nel 2018 che per cancro, malaria, Hiv, fumo, alcol e incidenti stradali messi insieme.
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Desmond: il travestito undicenne beniamino degli Lgbt

Sono i drag-kids la nuova frontiera dell’ideologia Lgbt. Non è bastato sdoganare la transessualità tra i minori, ormai si sta abbassando sempre più l’età media dei bambini coinvolti nel discutibile fenomeno e, come se non bastasse, c’è chi vuol renderli dei fenomeni da baraccone. È il caso dell’undicenne newyorkese Desmond Napoles, in arte Desmond Is Amazing, che ormai dall’età di sette anni, viene fatto esibire travestito da donna nei locali gay della Grande Mela. Il bambino è finito sulla copertina di giornali e riviste come VogueBoyCultureDaily Mail Uk e Buzzfeed e ha girato un film ancora non distribuito al cinema, dal titolo Pageant Material. Continua a leggere

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Gli esseri umani discendono da una sola coppia. Nuove conferme

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Tutti gli umani discendono da sole due persone e un evento catastrofico ha quasi spazzato via tutte le specie 100.000 anni fa, lo sostiene la Bibbia (Adamo ed Eva; Noè e il Diluvio Universale) ma lo sostengono anche gli scienziati. La scoperta è dei mesi scorsi ma in questi giorni è stata rilanciata da moltissimi quotidiani inglesi. Tutti gli esseri umani moderni discendono da una coppia solitaria che viveva dai 100.000 ai 200.000 anni fa, dicono gli scienziati. Gli scienziati hanno esaminato i “codici a barre” genetici di cinque milioni di animali – tra cui gli umani – di 100.000 specie diverse e hanno dedotto che siamo nati da un singolo paio di adulti dopo un evento catastrofico che ha quasi spazzato via la razza umana.
Questi codici a barre, o frammenti di Dna che risiedono al di fuori dei nuclei delle cellule viventi, suggeriscono che non sono solo le persone che provengono da una singola coppia di esseri, ma anche 9 specie animali su 10.
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Vittoria! Fuori il gender dalle scuole

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di Toni Brandi
Abbiamo vinto!
finalmente le nostre battaglie hanno portato frutto! Il Ministero dell’Istruzione ha emesso una Circolare dove si sottolinea la necessità che l’informazione alle famiglie sia, d’ora in poi, esaustiva e tempestiva rispetto all’offerta formativa scolastica, rispettando quindi il diritto dei genitori alla priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. Qui puoi leggere il testo della Circolare Questa storia dimostra come i genitori, semplici cittadini disposti a scendere in campo e a lottare contro il potere politico ingiusto, possano cambiare il futuro. Combattere per l’”ovvio” può sembrare paradossale al giorno d’oggi, ma le famiglie non devono e non possono cedere nemmeno di un millimetro di fronte agli attacchi dell’ideologia del gender.
Questa vittoria è stata possibile grazie all’impegno di tutte le realtà che combattono quotidianamente per la vita e per la famiglia, con il sostegno di tanti tra cui ci sei anche tu!
Avanti, allora, e un grazie speciale al Ministro dell’Istruzione Bussetti, per aver compiuto un atto di civiltà di straordinaria importanza per il nostro tempo.
FONTE: https://www.notizieprovita.it/

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