di Vincenzo Garzaroli
Tutti lo cercano, tutti lo vogliono vedere, ci vogliono parlare, una settimana in Italia e Steve Bannon ha lanciato in grande stile il suo progetto pan europeo “The Movement”, sede operativa a Bruxelles, considerata il centro di potere della tecnocrazia, insieme al leader del partito popolare belga, Mischael Modrikamen. Raccoglie le sigle populiste e sovraniste di tutta l’Europa. Ha incontrato per ultimo anche Luigi Di Maio, alleato e co-firmatario del contratto di governo con Matteo Salvini.
L’ex stratega di Donald Trump e guru del sovranismo internazionale, è stato ospite ad Atreju la festa dei fratelli d’Italia guidati da Giorgia Meloni. Oggi Bannon ha deciso di puntare l’episodio sue attività politiche anche in Italia, dove segue da vicino la scuola di formazione di Trisulti, in Ciociaria, l’istituto Dignitatis Humanae che si è aggiudicato per un canone di 100 mila euro la millenaria Certosa, garantendone la manutenzione e valorizzazione. L’associazione, costituita nel 2008 dall’inglese Benjamin Harnwell, intende formare leader conservatori e cattolici con un corso dedicato al Cardinal Martini e ispirato a quel cardinale Raymond Burke, firmatario dei “Dubia”, la lettera di critiche al Papa per le sue aperture in tema di divorzio, aborto e sostenitore di Monsignor Carlo Maria Viganò, che ha denunciato presunte coperture del Papa ai pedofili nella Chiesa.
Finora ha aderito ufficialmente soltanto FdI, mentre la Lega si è avvicinata all’iniziativa ma, per ora, in modo informale. Lo abbiamo incontrato a Roma, poche ore prima della sua partenza per gli Stati Uniti dove seguirà la campagna elettorale di alcuni candidati alle elezioni di metà mandato presidenziale, l’8 novembre, decisive per il futuro di Trump. Parte da Roma il suo progetto in vista delle elezioni Europee del prossimo anno, dalla Capitale del cristianesimo ribadisce il suo forte legame con il presidente degli Stati Uniti e come cattolico conferma il suo appoggio trasparente a chi nella Chiesa cattolica critica il pensiero politico ed economico di papa Bergoglio.