MACELLAI – IL FILO ROSSO CHE LEGA SODOMIA ED ERESIA NELLA SETTA CONCILIARE
di Cesare Baronio
(MB. Una utile mappa della dittatura dei sodomiti in Vaticano)
di Cesare Baronio
(MB. Una utile mappa della dittatura dei sodomiti in Vaticano)
“Il giornale americano LifeSiteNews ha pubblicato la notizia, già smentita dal Vaticano, che a un presunto festino a luci rosse avrebbe partecipato il cardinale Francesco Coccopalmerio. Una notizia non vera ma in parte riconducibile alla vicenda sull’arresto Oltretevere, nell’estate del 2017, di monsignor Luigi Capozzi, ex segretario del porporato. Il quotidiano ha ricevuto la notizia da sacerdoti che avrebbero chiesto l’anonimato per non ricevere rappresaglie.
In Italia la notizia viene ripresa anche da liberoquotidiano.it con il titolo: “Papa Francesco, in Vaticano arrestato il cardinale Coccopalmerio: il party omosex e droga“. Continua a leggere
di Vincenzo Garzaroli
Tutti lo cercano, tutti lo vogliono vedere, ci vogliono parlare, una settimana in Italia e Steve Bannon ha lanciato in grande stile il suo progetto pan europeo “The Movement”, sede operativa a Bruxelles, considerata il centro di potere della tecnocrazia, insieme al leader del partito popolare belga, Mischael Modrikamen. Raccoglie le sigle populiste e sovraniste di tutta l’Europa. Ha incontrato per ultimo anche Luigi Di Maio, alleato e co-firmatario del contratto di governo con Matteo Salvini.
L’ex stratega di Donald Trump e guru del sovranismo internazionale, è stato ospite ad Atreju la festa dei fratelli d’Italia guidati da Giorgia Meloni. Oggi Bannon ha deciso di puntare l’episodio sue attività politiche anche in Italia, dove segue da vicino la scuola di formazione di Trisulti, in Ciociaria, l’istituto Dignitatis Humanae che si è aggiudicato per un canone di 100 mila euro la millenaria Certosa, garantendone la manutenzione e valorizzazione. L’associazione, costituita nel 2008 dall’inglese Benjamin Harnwell, intende formare leader conservatori e cattolici con un corso dedicato al Cardinal Martini e ispirato a quel cardinale Raymond Burke, firmatario dei “Dubia”, la lettera di critiche al Papa per le sue aperture in tema di divorzio, aborto e sostenitore di Monsignor Carlo Maria Viganò, che ha denunciato presunte coperture del Papa ai pedofili nella Chiesa.
Finora ha aderito ufficialmente soltanto FdI, mentre la Lega si è avvicinata all’iniziativa ma, per ora, in modo informale. Lo abbiamo incontrato a Roma, poche ore prima della sua partenza per gli Stati Uniti dove seguirà la campagna elettorale di alcuni candidati alle elezioni di metà mandato presidenziale, l’8 novembre, decisive per il futuro di Trump. Parte da Roma il suo progetto in vista delle elezioni Europee del prossimo anno, dalla Capitale del cristianesimo ribadisce il suo forte legame con il presidente degli Stati Uniti e come cattolico conferma il suo appoggio trasparente a chi nella Chiesa cattolica critica il pensiero politico ed economico di papa Bergoglio.
di Andrea Cavalleri
La Congregazione per la Dottrina della Fede e il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il 17.05.2018 hanno pubblicato un documento intitolato “Oeconomicae et pecuniariae quaestiones”.
L’approccio al problema viene condotto sotto forma di “Considerazioni per un discernimento etico”, cioè una forma ibrida, che non è un chiaro pronunciamento ma solo una vaga esortazione (ma allora c’era il bisogno di scomodare la Congregazione per la Dottrina della Fede?) in linea con lo stile ondivago di tutti gli ultimi scritti provenienti dal Vaticano.
Il tema dell’impatto della finanza sul mondo di oggi era doveroso e va reso atto agli autori dello scritto di avere correttamente sollevato le questioni attuali e reali. Continua a leggere
di Sabino Piciolla
Riporto ampi stralci dell’articolo di Edward Pentin che comunica le motivazioni che il portavoce del Card. Parolin ha dato circa la partecipazione dello stesso cardinale al controverso meeting del Bilderberg.
Eccolo nella mia traduzione.
Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha accettato l’invito a partecipare al controverso e segreto incontro Bilderberg all’inizio di questo mese per portare l’insegnamento della Chiesa a un gruppo che altrimenti non lo sentirebbe, ha detto un portavoce vaticano al National Catholic Register .
Il portavoce ha detto che gli organizzatori italiani della visita sono stati insistenti nell’estendere l’invito al più alto funzionario vaticano dopo Papa Francesco per l’evento di quest’anno, che ha avuto luogo dal 7 al 10 giugno a Torino, in Italia. Continua a leggere
Segnalazione di Corrispondenza Romana
di Giovanni Tortelli
Nel precedente articolo «Maggio ‘68», la rivoluzione del nulla insistevo sull’essenzialità del carattere di rivoluzione culturale della contestazione del ’68 in quanto veicolo di un nuovo impianto totalizzante di conoscenza che si sostituiva in modo repentino, antitetico e manifesto a quello precedente.
Il pensiero nullificante di Sartre e dei nouveaux philosophes – che costituiva chiaramente l’arché entro la quale si muoveva tutto il preteso rinnovamento pedagogico della contestazione studentesca – era attualissimo nel 1968, ma non era altro che l’ultima versione aggiornata di quella filosofia postmoderna che da Kant in poi, a partire dalla rivoluzione francese, aveva chiuso all’uomo le porte della vita soprannaturale, aveva ridotto la religione a un fatto tutt’al più personale e ridimensionato la Chiesa nei suoi valori e nel suo magistero universale.
Ma per la Chiesa – la quale, va ricordato, esercita la sua azione educativa sia nelle scuole della società civile attraverso accordi presi con gli Stati, sia direttamente attraverso le scuole cattoliche – quel pensiero filosofico scettico, ateo e agnostico era da considerarsi un pericolo tutto sommato meno insidioso, perché esterno, rispetto al modernismo, che invece vi covava dentro e si insinuava sia nel metodo di insegnamento dei maestri cattolici che nel modo di apprendimento dei discepoli cattolici, futura classe docente. Continua a leggere
“C’è un piano per islamizzare la Nigeria”, è il grido di allarme del vescovo (conciliare, n.d.r.) Wilfred Chikpa Anagbe della diocesi di Makurdi alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.
“Vogliono islamizzare la parte centrale del Paese, conosciuta anche come Middle Belt nigeriana, che è abitata per la quasi totalità da cristiani. Nel recente attacco del 24 aprile sono morti due preti della mia diocesi assieme ad altri 17 fedeli ma il numero esatto delle vittime non è ancora accertato”, denuncia il vescovo (conciliare, n.d.r.).
Purtroppo non è un caso isolato. Sin dall’inizio del 2018, ben 11 parrocchie della diocesi nigeriana sono state attaccate. Nello Stato del Benue ci sono stati innumerevoli atti di violenza contro la popolazione che è per il 99% cristiana.
Il 18 gennaio è stata persino ritrovata una fossa comune con 72 cadaveri. Non si tratta di Boko Haram, segnala il vescovo che si trovava in Vaticano per un incontro con papa Francesco.
“Le violenze sono perpetrate da mandriani islamisti di etnia Fulani che in passato hanno avuto rapporti, anche stretti, con gruppi terroristi e che sono uniti dal loro obiettivo finale: islamizzare la parte cristiana della Nigeria!”, continua il vescovo. Continua a leggere
di Maurizio Blondet
Improvviso interesse della centrali globaliste per l’Italia. Negli stessi giorni in cui il gruppo Bilderberg si raduna a Torino, a Roma, Bergoglio (El Papa) presiede un vertice, che ha lui convocato, con le Sette Sorelle – per la precisione, con i capi supremi delle multinazionali del greggio – e le loro finanziarie ausiliarie transnazionali. L’incontro si produrrà il 7-10 giugno. Le informazioni su questo enigmatico vertice Papa-Petrolieri sono all’incirca scarse come quelle sul Bilderberg. L’incontro è infatti definito ”private”, ossia segreto e su inviti.
Come mai El Papa “delle periferie”, della “accoglienza” degli immigrati, che predica una Chiesa che prenda “l’odore delle pecore”, si riunisce in privato coi più potenti capitalisti, miliardari globalisti ossia attivi promotori delle feroci iniquità del capitalismo terminale? “Chiedetelo a loro”, vien voglia di dire parafrasando lo slogan dell’8 per Mille.
La scusa per l’incontro, a leggere i comunicati-stampa ufficiosi, è la comune preoccupazione dei miliardari del greggio e di El Papa per i mutamenti climatici. “E’uno dei più altamente significativi sviluppi”, sviolina il comunicato, “a dimostrazione di come le grandi corporations lavorano con gli altri leader mondiali sui cambiamenti climatici, in coincidenza con il completo ritiro del presidente Trump dal tema del riscaldamento globale”.
“Un anno fa Trump annunciava l’intenzione di ritirare l’America dal patto sul clima di Parigi, che oggi è sostenuto da tutti i paesi tranne gli Usa. Tre anni fa, il Papa Francesco ha scritto la sua enciclica Laudato Sisull’importanza di affrontare il cambiamento climatico: una prima volta nella storia della Chiesa”.
Lo si può ben dire: la neo-chiesa di Bergoglio ha sostituito all’ansia per la salvezza eterna delle anime la ansiosa sete per la salvezza del pianeta – minacciato, come tutti sanno, da quell’inquinatore che è il genere umano. In questo, con perfetta coerenza, nel gennaio dell’anno scorso, il Vaticano ha chiamato alla Pontificia Accademia delle Scienze, come relatore al convegno “Salvare il mondo naturale”, ossia ad istruire i cristiani sui loro nuovi compiti morali urgenti, l’entomologo Paul Ehrlich, celebre promotore dell’aborto selettivo e della sterilizzazione di massa per disinnescare quella che chiamava “the Population Bomb”, la bomba demografica.
Il clima, il pianeta da salvare nelle sue aree selvagge , belve e foreste, è una preoccupazione urgente per la sinistra intelligente, ovviamente, per i ricchi”progressisti”. E quindi anche di Francesco.
Il comunicato dà una prima lista di partecipanti, avvertendo che è incompleta. Ci saranno: