La Via Crucis di Bergoglio per gli immigrati e contro i porti chiusi, la nostra per la Passione di Cristo in remissione dei peccati

La Via Crucis di “Papa” Francesco: per gli immigrati e contro i porti chiusi
Roma, 17 apr – Una Via Crucis che dovrà ispirare i fedeli a impegnarsi per “non far sentire la solitudine a quanti agonizzano oggi nei troppi calvari sparsi per il mondo, tra cui i campi di raccolta simili a lager nei paesi di transito, le navi a cui viene rifiutato un porto sicuro, le lunghe trattative burocratiche per la destinazione finale, i centri di permanenza, gli hot spot, i campi per i lavoratori stagionali”. E’ quanto scrive suor Eugenia Bonetti nelle meditazioni al Colosseo, presiedute da Papa Francesco e pubblicate dalla Libreria editrice vaticana. Chiaro il riferimento dunque ai cosiddetti “porti chiusi” e alla necessità di accogliere gli immigrati. La solita retorica di Bergoglio insomma, che ha incaricato questa suora di dar voce alla sua politica sempre più orientata all’apertura dei confini senza se e senza ma.

La terra promessa

Il testo, di 61 pagine, ha un chiaro tono accusatorio nei confronti del governo italiano: “Chi ricorda in quest’era di notizie bruciate alla svelta quelle ventisei giovani nigeriane inghiottite dalle onde, i cui funerali sono stati celebrati a Salerno? E’ stato duro e lungo il loro calvario. Prima la traversata del deserto del Sahara, ammassate su bus di fortuna. Poi la sosta forzata negli spaventosi centri di raccolta in Libia. Infine il salto nel mare, dove hanno trovato la morte alle porte della ‘terra promessa’”. Ecco, quest’ultima frase è particolarmente significativa per comprendere bene il messaggio lanciato dal Papa. Chi è che esorta gli africani a raggiungere la “terra promessa”? Chi promette questa terra? Il riferimento biblico è ancor più emblematico, se consideriamo che serve per far credere a chi emigra di essere destinato a un’altra terra, che secondo la Chiesa sarebbe addirittura la loro, perché “promessa”. Continua a leggere

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Giornalismo antimafia, quello vero: 25 anni fa l’omicidio del cronista missino Beppe Alfano

Barcellona Pozzo di Gotto, 8 gen – La sera dell’otto gennaio 1993 la mafia decise di mettere a tacere per sempre Beppe Alfano. Le dinamiche di questo omicidio sin dall’inizio apparvero poco chiare. Vediamo perché. Il cronista siciliano era seduto al posto di guida della sua Renault 9, accostata sulla destra, in via Marconi (poco distante da casa sua) con il finestrino lato passeggero abbassato, il cambio in folle e il motore acceso. Insomma, pareva aspettasse qualcuno. Verso le dieci di sera il killer lo uccise con una calibro 22: tre colpi a rapida successione e a breve distanza. Ma chi era Alfano? E cosa c’entra la mafia?

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La Scienza con la "S" maiuscola non esiste. Risposta al manifesto di Burioni

Adriano Scianca no vax Scienza BurioniRoma, 10 gen – Roberto Burioni è riuscito nel miracolo, il che non è poco, per uno scientista come lui: ha messo d’accordo Beppe Grillo e Matteo Renzi. I due leader politici hanno infatti sottoscritto un presunto “patto a difesa della scienza” lanciato dal famoso medico “blastatore”. L’adesione di Grillo fa scalpore, dato che il suo movimento ha sempre apertamente flirtato con qualsiasi narrazione diversa dal mainstream, mescolando non di rado argomenti seri e paranoie complottiste. Oltre al dato politico (come prenderà la base grillina questo endorsement?), è tuttavia interessante sviluppare un ragionamento sul linguaggio di tale “patto per la scienza”, perché nei suoi pochi punti sembra replicare esattamente quelle ingenuità epistemologiche che da sempre rendono problematico il discorso, apparentemente di buon senso, portato avanti da Burioni (al netto della sua personale, ostentata e controproducente antipatia).

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“Porti le trecce? Sei di estrema destra”: in Germania è caccia alle streghe

trecce germania

Chemnitz, Germania, 10 gen – Fermata dalle forze dell’ordine perché portava le trecce. Una ragazza tedesca che passeggiava lo scorso dicembre per il mercatino di Natale di Chemnitz, Germania, è stata bloccata da un poliziotto e le è stato chiesto se avesse simpatie politiche di estrema destra perchè sotto il berretto portava i capelli biondi acconciati in trecce, come tradizionalmente vengono portati dalle donne tedesche. La ragazza ha subito girato un video in cui raccontava l’accaduto e l’ha caricato su Youtube. Il video è stato poi commentato e diffuso dal giornalista alt-right Paul Joseph Watson.

La città di Chemnitz è stata negli scorsi mesi teatro di manifestazioni assai partecipate contro l’immigrazione di massa, con scontri e disordini. Si suppone quindi che il livello d’attenzione delle forze dell’ordine sia ancora elevato. Continua a leggere
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Ue stanzia 10 milioni per studiare Corano e radici islamiche dell'Europa

Roma, 9 gen – L’Ue ha erogato una sovvenzione di ben 10 milioni di euro a favore di una ricerca universitaria sul “Corano Europeo”. Il progetto, multidisciplinare e interfacoltà servirà a “determinare fino a che punto il testo sacro di Allah è incorporato al pensiero dei cristiani, medievali e moderni, degli ebrei, dei liberi pensatori, degli atei e dei musulmani europei”. L’obiettivo di questa ricerca vuole essere lo studio dell’influenza di Maometto e seguaci nella cultura occidentale: quanto e come l’Islam ha condizionato lo sviluppo sociale, culturale e religioso dell’Occidente?
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Il jihadista pentito: "C'è un esercito di terroristi sui barconi pronti a colpire l'Italia"

Roma, 9 gen – . Istigazione al terrorismo, contrabbando e associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina: ecco di cosa sono ritenuti responsabili i 15 indagati su cui è stato eseguito il fermo dai carabinieri del Ros di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia. Con l’aiuto esterno di un gruppo criminale internazionale gli indagati avrebbero favorito operazioni di “ingresso illegale di immigrati clandestini e attività abusiva di intermediazione finanziaria finalizzata ad attività sovversive”.

L’organizzazione contrabbandava anche tabacchi grazie all’intermediazione di complici italiani. I guadagni venivano riutilizzati per il finanziamento delle attività criminali come l’acquisito di imbarcazioni veloci e l’aiuto economico dei componenti dell’associazione finiti in prigione. Per i pm di Palermo l’organizzazione rappresenta “una minaccia alla sicurezza nazionale perché in grado di fornire un passaggio marittimo sicuro e celere particolarmente appetibile per persone ricercate dalle forze di sicurezza tunisine o sospettate di connessioni con formazioni terroristiche”.

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Zuccaro non demorde: “Con gli immigrati fa i soldi la mafia. E nelle Ong non tutti sono filantropi”

Roma, 3 mag – “Il numero di persone che cercano di arrivare in Italia è evidentemente esploso letteralmente nel 2017 e la maggior parte di essi non ha diritto alla protezione internazionale. Non è quindi il caso che le ong svolgano questa attività di supplenza, ma la assumiate voi che avete la responsabilità politica”. Lo ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Catania, Carmelo Zuccaro, parlando in audizione alla commissione Difesa del Senato. “Molte vite in mare – ha poi aggiunto il procuratore- si perdono. Il volontariato deve supplire dove ci sono carenze negli Stati, ma in una situazione non emergenziale bensì strutturale, questa materia essere gestita dagli Stati”.
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Pugno duro di Bolsonaro: “Via la spazzatura marxista dalle scuole”

Risultato immagine per bolsonaroRio De Janeiro, 3 gen – Ennesimo mal di pancia per i progressisti in seguito al tweet pubblicato da Jair Bolsonaro: il presidente del Brasile non smette di annunciare i suoi propositi di governo e lo fa con una dichiarazione che non si presta a fraintendimenti. Nel mirino stavolta è finito il sistema scolastico brasiliano. Il presidente carioca ha delineato in modo breve ma estremamente chiaro uno dei progetti della sua amministrazione: sbarazzarsi della “spazzatura marxista” che come una piaga infetta gli scolari fin dalla più tenera età, e smantellare dalle fondamenta l’egemonia ideologica sinistrorsa che tiene in scacco il paese.
“Uno degli obiettivi per noi è quello di portare il Brasile fuori dalle peggiori posizioni nel ranking dell’istruzione mondiale e di combattere la spazzatura marxista che è stata inserita nelle sistema edicativo”, ha dichiarato. “Riusciremo così a formare e crescere dei cittadini e non dei militanti politici [di sinistra]”
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Trump: “Immorale il mio muro? Quello del Vaticano è alto 12 metri”

Washington, 4 gen – Ennesima frecciata di Donald Trump all’indirizzo del Vaticano e di Bergoglio. Parlando ieri alla Casa Bianca dopo l’incontro con i congressisti democratici ha dichiarato che il muro di confine tra Usa e Messico non si può ritenere “immorale” perché anche il Vaticano ha delle mura difensive alte 40 piedi (circa 12 metri). “E’ uno dei muri più alti esistenti!”
“Solo un muro riuscirebbe a fermare il passaggio dei clandestini provenienti dal Messico “, ha ripetuto anche stavolta. Il presidente americano ha richiesto un fondo di 5 miliardi di dollari per costruire la barriera che promise ai suoi elettori nel 2016, ma i Dem si sono opposti causando una crisi. “Immorale? Prendete per esempio tutte le nazioni che hanno dei muri di confine: funzionano al cento per cento.” ha aggiunto. “Non cambierà mai. Un muro è un muro. La notte scorsa abbiamo fatto volare i droni fotografici sopra le persone che cercavano di attraversare il confine: l’unica cosa che li ha fermati è stato il muro“.
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Il sermone di fine anno di Mattarella, tra sbadigli e auguri agli immigrati

SERGIO MATTARELLA
Roma, 1 gen – Sequela di banalità, consueta capacità di strappare sbadigli, saluto al Papa e auguri agli immigrati. Il discorso di fine anno del presidente della Repubblica si potrebbe facilmente sintetizzare così, senza soffermarsi troppo sulle altre ovvietà ribadite qua e là. Eppure è stato proprio Mattarella a voler specificare la necessità del suo sermone, iniziato così: “Care concittadine e cari concittadini, siamo nel tempo dei social, in cui molti vivono connessi in rete e comunicano di continuo ciò che pensano e anche quel che fanno nella vita quotidiana. Tempi e abitudini cambiano ma questo appuntamento – nato decenni fa con il primo Presidente, Luigi Einaudi – non è un rito formale”. Continua a leggere

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