Zichichi in disaccordo con Greta? Dunque la scienza ha torto
Una sinistra in netta crisi di consensi aveva promesso che, in vista delle prossime elezioni europee, avrebbe portato in piazza gli studenti.
E così ha fatto lo scorso venerdì grazie alla fitta rete di fiancheggiatori di cui ancora dispone nelle scuole: fiancheggiatori che fanno capo a centri sociali, circoli e associazioni d’area che si sono buttati a capofitto nell’impresa. E che ora promettono di replicare ogni venerdì fino alla fine dell’anno scolastico.
Che poi gli studenti avessero le idee un po’ confuse su tutto ciò che riguarda il dissesto ambientale era facile da credere. Il che è dimostrato da un video (https://www.ilmessaggero.it/video/clima_2-4366040.html) de Il Messaggero che ha fatto il giro del web.
Da che mondo è mondo se gli insegnanti danno il via libera ai loro pargoletti per una “bigiata” generale in nome di qualunque cosa, si può essere certi che gli studenti non se lo faranno ripetere due volte.
Ma la scarsa informazione sui problemi legati al clima, fatta di luoghi comuni mal digeriti, dovrebbe tener conto anche di chi non condivide la vulgata generale.
È il caso del fisico e divulgatore italiano Antonino Zichichi, classe 1929, esperto di fisica delle particelle elementari e professore emerito del dipartimento di fisica dell’Università di Bologna che in un’intervista a Il Mattino di qualche anno fa aveva dichiarato che il riscaldamento globale evocato dagli scienziati sarebbe la più grande bufala di tutti i tempi.
Vale la pena di rileggere quanto dichiarato all’epoca dal grande scienziato italiano, uno che per i suoi studi ha ricevuto onorificenze in tutto il mondo.
“Proibiamo di immettere veleni nell’aria con leggi draconiane” ma ricordiamoci che “l’effetto serra è un altro paio di maniche, e noi umani c’entriamo poco. Sfido i climatologi a dimostrarmi che tra cento anni la Terrà sarà surriscaldata. La storia del climate change è un’opinione, un modello matematico che pretende di dimostrare l’indimostrabile. Noi studiosi possiamo dire a stento che tempo farà tra quindici giorni, figuriamoci tra cento anni”.
E poi si chiede Zichichi: “In nome di quale ragione si pretende di descrivere i futuri scenari della Terra e le terapie per salvarla, se ancora i meccanismi che sorreggono il motore climatico sono inconoscibili? Divinazioni”.
Lo scienziato spiegava che “per dire che tempo farà tra molti anni, dovremmo potere descrivere l’evoluzione del tempo istante per istante sia nello spazio che nel tempo. Ma questa evoluzione si nutre anche di cambiamenti prodotti dall’evoluzione stessa. È un sistema a tre equazioni che non ha soluzione analitica”.
Quindi – chiedeva l’intervistatore – perché molti scienziati concordano sul riscaldamento globale?
“Perché hanno costruito modelli matematici buoni alla bisogna. Ricorrono a troppi parametri liberi, arbitrari. Alterano i calcoli con delle supposizioni per fare in modo che i risultati diano loro ragione. Ma il metodo scientifico è un’altra cosa”.
E “occorre distinguere nettamente tra cambio climatico e inquinamento. L’inquinamento esiste, è dannoso, e chiama in causa l’operato dell’uomo. Ma attribuire alla responsabilità umana il surriscaldamento globale è un’enormità senza alcun fondamento: puro inquinamento culturale. L’azione dell’uomo incide sul clima per non più del dieci per cento. Al novanta per cento, il cambiamento climatico è governato da fenomeni naturali dei quali a oggi gli scienziati, come dicevo, non conoscono e non possono conoscere le possibili evoluzioni future. Ma io sono ottimista”.
fonte – https://www.electoradio.com/mag/intelligenze-artificiali/zichichi-in-disaccordo-con-greta-dunque-la-scienza-ha-torto/