Non c'è niente da ridere

NON C’E’ NIENTE DA RIDERE

Posto due dei molti video sulla – come chiamarla?  – incapacità intellettuale diffusa tra gli africani del  Sub-Sahara   https://twitter.com/marzel_ba/status/1118600045732007936 https://www.youtube.com/watch?v=pvI0s_WT8oI   https://www.youtube.com/watch?v=BukLvXtx7VM&feature=youtu.be https://www.youtube.com/watch?v=SE8NVo_Iuq4 Non li posto per deridere, perché non c’è niente da ridere, visto che migliaia di giovani maschi del genere  arrivano, sono arrivati  e li vedete ciondolare o andare in bici con le  cuffie ad ascoltare musica dai loro smartphone.  Siccome  sono vestiti all’ultima moda (da discoteca) con tute e scarpe firmate, i coetanei italiani e le ragazze soprattutto, che li  incontrano e li frequentano nei luoghi del divertimento giovanile, presuppongono che siano “moderni” come il loro abbigliamento, e che partecipino della stessa “cultura  standard” della gioventù europea  contemporanea:  progressista, “libera”, politicamente corretta, “siamo tutti eguali”, “siamo tutti cittadini del mondo”, l’Occidente è libertà, siamo  senza tabù eccetera.

La cultura giovanile europea non è granché,  gonfia com’è di  luoghi comuni. E’  piuttosto una forma di ignoranza-standard. Tuttavia questa ignoranza non si spinge   fino ad ignorare le più semplici leggi della fisica  come dimostra il negretto che con seria applicazione (è in Israele, se non lavora lo cacciano)  “lavora” , da non sapere come funziona un aspirapolvere, e non saper vedere i più semplici rapporti di causa-effetto.

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fonte – https://www.maurizioblondet.it/?email_id=2817&user_id=13803&urlpassed=aHR0cHM6Ly93d3cubWF1cml6aW9ibG9uZGV0Lml0L25vbi1jZS1uaWVudGUtZGEtcmlkZXJlLTIv&controller=stats&action=analyse&wysija-page=1&wysijap=subscriptions

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