FMI ammette: Grecia sacrificata per salvare l'Euro

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FMI AMMETTE: LA GRECIA è STATA SACRIFICATA PER SALVARE L’EURO

MB. Posto qui questo importantissimo articolo di Evans-Pritchard perché dimostra le conseguenze disumane della dittatura tecnocratica –  ossia della perdita di sovranità su economia e moneta .  Gli Stati hanno ceduto potere e sovranità alle tecnocrazie non elette (autoselezionatesi) , in base   alla mitica credenza che i politici sbagliano per ignoranza o perché sono corrotti mentre i tecnocrati sono “scientifici”, …
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Grecia devastata dal fuoco, almeno 74 morti e 556 feriti | Il governo: "Incendi dolosi"

Segnalazione di M.M.
Trovati 26 corpi carbonizzati nel cortile di una villa nei pressi della Capitale. Farnesina: “Non ci sono italiani irreperibili”
E’ di almeno 74 morti, ma se ne temono oltre 100, e 556 feriti il drammatico bilancio degli incendi divampati in due grandi foreste che lambiscono Atene. Ad alimentare i roghi sono i forti venti mentre un’ondata di calore ha innalzato le temperature intorno ai 40 gradi. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto l’aiuto dell’Ue. Migliaia di persone in fuga. Il governo: “47 roghi, impossibile siano casuali”.

In soccorso della Grecia sono stati inviati anche due Canadair dei vigili del fuoco italiani, che saranno operativi a partire da mercoledì.
Le autorità: “Incendi dolosi” – “Dalle 6 di lunedì mattina alle 6 di martedì mattina abbiamo registrato 47 roghi, tutti in luoghi molto vicini”. Lo riferiscono fonti del governo greco secondo le quali i vigili del fuoco e le autorità di polizia ritengono che gli inneschi siano di origine dolosa. “Sono bruciati terreni boscosi e coltivati, uno dopo l’altro, e questo dimostra che è impossibile dire che gli incendi siano casuali”.
Trovate 26 persone carbonizzate in una villa – Come riferito dalla Croce Rossa, 26 corpi carbonizzati sono stati scoperti nel cortile di una villa a Mati, a 40 chilometri da Atene. Nelle ultime ore il bilancio è salito ad almeno 60 vittime e oltre 150 feriti. A riferirlo è il sindaco di Rafina, Evangelos Bournous. Numerosi i cadaveri ritrovati “a domicilio o nelle auto”, ha confermato il portavoce del governo greco, Dimitris Tzanakopulos.
“Mati come Pompei, mamme e bambini morti abbracciati” – Le immagini della cittadina di Mati “ricordano lo scenario macabro di Pompei: i soccorritori hanno trovato tra l’altro i corpi carbonizzati di due donne morte abbracciate ai loro bimbi”. Lo riferisce la tv greca Skai. Alcune persone, prosegue l’emittente sul proprio sito, hanno “cercato di sfuggire alle fiamme correndo verso il mare”, ma una scogliera li ha costretti a tornare indietro per cercare un’altra via di fuga, e “non ce l’hanno fatta”.
Roghi Grecia, si aggrava il bilancio delle vittime: villaggio cancellato

La testimonianza: “Mati non esiste più” – “Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste nemmeno più come insediamento”. E’ la testimonianza di una donna sopravvissuta agli incendi alla tv greca Skai, ripresa dai media internazionali. Mati è una località turistica costiera nella regione di Rafina, a circa 40 km a nordest di Atene.
“Il fuoco ci inseguiva, scappati in mare” – “Per fortuna c’è il mare, siamo scappati in mare, perché le fiamme ci stavano inseguendo fino in acqua”. Lo ha detto un testimone, Kostas Laganos, scampato alle fiamme in Grecia, citato dalla Bbc online. Il fuoco “ci ha bruciato la schiena e ci siamo tuffati in acqua. Ho detto ‘mio Dio, dobbiamo correre a salvarci'”. Un’operazione di ricerca e salvataggio in mare, aggiunge l’emittente britannica, è stata lanciata per 10 turisti che sono fuggiti dalle fiamme in barca.
Cinque cadaveri recuperati in mare – Cinque corpi sono stati recuperati in mare, al largo delle coste di Artemida: si tratta di un uomo, tre donne e un bimbo che si presume siano affogati di scampare alle fiamme. E si teme per la sorte di due turisti danesi, che con altre persone – tutte messe in salvo – hanno utilizzato un gommone per sfuggire ai roghi. Sono circa 700 le persone salvate fino ad ora dalla guardia costiera greca.
“Non ci sono italiani irreperibili” – Lo ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia riguardo ai connazionali presenti nel Paese. In un tweet della Farnesina è stato diffuso anche un numero di emergenza da chiamare in caso di necessità: +39 06 36225.
L’ambasciatore italiano: “Scene raccapriccianti” – “Abbiamo visto scene raccapriccianti, con almeno 12 ore di inferno e orrore partite da ovest ma poi, a causa del vento, i danni maggiori e le vittime si sono registrate sulle coste est dell’Attica”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano in Grecia Efisio Luigi Marras, a Rainews24.

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GRECIA – glielo ha chiesto l'Europa "unita"

Segnalazione del Blog di Maurizio Blondet

GRECIA - glielo ha chiesto l'Europa

GRECIA – glielo ha chiesto l’Europa

Più ci 50 morti e centinaia di feriti.  Questa non  è una catastrofe naturale, è un crimine dell’Europa “unita” e dell’austerità  che  la Germania ha imposto alla Grecia. I vigili del fuoco avevano un quarto degli automezzi i fuori uso per tagli alla spesa pubblica, e   senza  tute antincendio.  Gavino Sanna ‏ @GavinoSanna1967 #Grecia Paese di cultura e civiltà millenaria …
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L'euro spopola. Letteralmente (si chiama genocidio)

L'EURO SPOPOLA. LETTERALMENTE ( Si chiama genocidio)

L’EURO SPOPOLA. LETTERALMENTE ( Si chiama genocidio)

L’euro spopola. I paesi poveri. Una unione monetaria imperfetta che rende fissi i tassi di cambio, rende flessibile la demografia. Un rapporto della Commissione Europea riferisce che la Grecia perderà il 20% della propria popolazione,  per la doppia deriva del calo della natalità e della fortissima emigrazione – a sua volta dovuta alla crisi economica imposta  dalla “cura” punitiva tedesca …
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Italia laboratorio politico che smuove l'Europa

Risultati immagini per la fine della MerkelEurointelligence – La CDU/CSU è in aperta rivolta contro la Merkel

“Pensiamo davvero che i greci e gli italiani continueranno nella tradizione consolidata  di negoziare dei pessimi  accordi a loro sfavorevoli?”
Di Saint Simon – Giugno 16, 2018
In Germania tira aria di crisi di governo, a causa della contrapposizione tra il ministro dell’Interno Horst Seehofer, presidente del partito democratico-cattolico bavarese CSU, e la cancelliera Angela Merkel. Oggetto dello scontro è la politica sugli immigrati: Seehofer, in vista delle elezioni di ottobre in Baviera – confine meridionale della Germania su cui convergono le rotte mediterranee e quelle balcaniche – vorrebbe il totale respingimento alle frontiere dei rifugiati già registrati in altri paesi UE; la Merkel cerca un approccio più morbido per non esacerbare gli animi nei paesi europei sul confine esterno, ed ora si trova nella difficile posizione di dipendere da accordi bilaterali con gli italiani e con i greci per la sua sopravvivenza politica. Probabilmente cercherà di offrire in cambio larghe concessioni, ma in ogni caso non farebbe che rimandare la resa dei conti: l’immigrazione continua ad essere il potenziale deflagratore dei traballanti equilibri europei. Da Eurointelligence.
della Redazione, giovedì 14 giugno 2018. Continua a leggere

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Nel vortice di autodistruzione dell’Occidente-Mondo

Incapaci di leadership, sempre in ritardo politico.

di Maurizio Blondet
“La Russia deve essere al G7, piaccia o no, dobbiamo avere la Russia al tavolo negoziale”, vibra Trump in una non certo improvvisata uscita, e i salotti tv  anti-governativi scoprono che il primo ministro Giuseppe Conte, quello da loro dipinto come uno sciocco re travicello di una alleanza populista velleitaria, impreparata e scema, può dire  al suo primo vertice in Canada, per nulla intimidito: “Sono d’accordo con il presidente Donald Trump, la Russia dovrebbe tornare al G8. Nell’interesse di tutti”.
Non è che ci sia  qui una qualche alleanza.  Quella cui assistiamo è la disintegrazione dell’ordine occidentale, che comporta inaspettate ricomposizioni, forse temporanee. Le centrali pensanti inglesi, nel travaglio di  un Brexit che Merkel-Juncker vogliono sempre più ostile e punitivo, ha  colto l’occasione per  appoggiare il ben fondato malcontento italiano, spiegando in diversi articoli come sia la Germania la sola che  ci ha guadagnato dall’euro, e quella che ha più da perdere facendo della UE “un nemico invece che un alleato” dell’Italia.  E in altri articoli,  hanno spiegato a fondo la crisi di Deutsche Bank. E un articolo del Financial Times ha non poco poter nel mondo  della finanza internazionale. Continua a leggere

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Sorpasso titoli greci, parla Becchi: “Vogliono creare un altro 2011”

Intervista al Prof. Paolo Becchi su Lo Speciale, 08/06/2018
Italia superata da Grecia sui titoli di Stato, a maggio 38 miliardi sono usciti dal Paese. Di chi è colpa? Dei no euro? Il filosofo Paolo Becchi intervistato da Lo Speciale una sua idea sembra essersela fatta. Almeno sulle scadenze a breve termine, i titoli di Stato greci hanno iniziato a offrire un rendimento più basso di quelli italiani. Inevitabile la caccia al colpevole. Imputato numero uno? Il Governo Conte e la sua politica economica bollata dai media “confusa e contraddittoria”.

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