Argentina: famiglie in marcia contro l’ideologia gender
Segnalazione di Corrispondenza Romana
In Argentina i genitori sono scesi in piazza a manifestare a favore dell’on. Andrés Suriani, che rischia una sanzione da parte della Camera dei Deputati per aver paragonato sui social l’ideologia gender al virus dell’Aids, definendola «il nuovo flagello dell’umanità». Al grido di «Si sente, si sente, Suriani è presente», la folla ha contestato pubblicamente la legge «sulla prospettiva di genere e sulle nuove mascolinità», da imporsi sin nelle scuole, legge contro cui si era per l’appunto espresso l’onorevole messo alla gogna.
René Castellón, portavoce dell’Osservatorio federale dei Genitori, ha chiesto espressamente di appoggiare il parlamentare, definendolo «un fratello», l’unico peraltro «che si batte contro questa normativa». L’appello non è caduto nel vuoto: oltre alla gente per le strade, in poco tempo sono state raccolte duemila firme on line contro qualsiasi sanzione nei confronti dell’on. Suriani.
Tutto questo rivela una cosa sola: che la popolazione non ne può più di soggiacere ai diktat dell’ideologia dominante ed ovunque, nel mondo, comincia ad alzare la voce. Continua a leggere
La marcia della follia
di Uri Avnery
Fonte: Comedonchisciotte
Si può guardare ai fatti di Gaza con l’occhio sinistro o con l’occhio destro. Si può condannarli come disumani, crudeli e sbagliati, o si può giustificarli come necessari ed indispensabili. Ma c’è un aggettivo su cui non si può transigere. Essi sono stupidi.
Se la buonanima di Barbara Tuchman fosse ancora viva, potrebbe essere tentata di aggiungere un altro capitolo al suo testo fondamentale “La marcia della follia”: un capitolo intitolato “Ciechi a Gaza.”
L’ultimo episodio di questa epopea aveva avuto inizio alcuni mesi fa, quando gli attivisti indipendenti della Striscia di Gaza avevano organizzato, insieme ad Hamas, una marcia al confine con Israele. Era stata chiamata “La grande marcia del ritorno,” un gesto puramente simbolico per il milione e più di Arabi residenti [nella Striscia]che avevano dovuto fuggire o erano stati scacciati dalle loro case, da quel territorio che era diventato poi lo stato di Israele.
Le autorità israeliane avevano fatto finta di prendere la cosa seriamente. Al pubblico israeliano era stato presentato un quadro raccapricciante della situazione: 1,8 milioni di Arabi, uomini, donne e bambini in procinto di lanciarsi contro le recinzioni di confine, sfondarle in molti punti e mettere a ferro e fuoco le città e i villaggi di Israele. Terrificante. Continua a leggere
La marcia dei Rothschild verso la guerra
di Dean Henderson
Fonte: Aurora sito
Proprio come l’inchiesta fasulla dell’implicato nella BCCI Robert Mueller, i servitori nell’MI6 dei Rothschild hanno inventato uno strumento di propaganda ancora più efficace con cui attaccare la Russia. Il presunto avvelenamento di Sergej Skripal ha rapidamente finito per dominare i principali titoli dei media. Chiunque osi mettere in discussione il coinvolgimento russo viene rapidamente tacciato da nemico dello stato. Testimone la caricatura creata dal servizio fotografico della BBC del leader laburista inglese Jeremy Corbyn sovrapposta al Cremlino. Poi il Mossad inviava le sue forze nella City di Londra per ritrarre Corbyn come antisemita. Negli Stati Uniti, mentre repubblicani e democratici urlavano che si doveva correre in difesa della corona, il “folle” Trump si astenne dal criticare la Russia fin quando non avesse visto le prove. Si era perfino spinto a congratularsi con Putin per la vittoria elettorale a Mosca. Di nuovo la “gente sana di mente” ululò e arrivò il turno di Stormy Daniels in 60 Minutes di follie. Il giorno dopo Trump fu preso a pugni e messo sul carro dei Rothschild, espellendo diplomatici russi in tandem con circa 20 nazioni dell’UE. Putin ha vinto le elezioni con una maggioranza del 77% del 67% dei russi che aveva votato. Gli osservatori internazionali avevano verificato immediatamente i risultati. Gli Illuminati non possono odiare di più Vladimir Putin senza includere, chiaramente, i “deprecabili” russi che videro il saccheggio del proprio Paese da parte di Goldman Sachs&Co. nel 1998. Quell’anno circa 70 milioni di russi furono gettati sul lastrico. Nel 1989, prima che la CIA e il loro agente Boris Eltsin smantellassero lo Stato russo, solo 2 milioni di russi erano classificati poveri. Alla guida del treno della guerra russofoba dei Rothschild troviamo il Consiglio Atlantico, i cui membri urlavano alla radio ribadendo con forza la menzogna sugli Skripal. Il Consiglio Atlantico è l’ultima incarnazione dell’Unione Atlantica. Continua a leggere