Una considerazione ecologica

La bellezza dell’Italia, osannata com’è giusto che sia per la sua storia e la sua arte, è anche frutto di una fortunata e per certi versi voluta bellezza paesaggistica. Una penisola montuosa che si incunea nel Mediterraneo, finendo per essere un connubio perfetto fra mare e montagna. Lo dimostrano non solo le innumerevoli specie endemiche, ma anche le vette e gli abissi che gli atleti italiani hanno raggiunto, forti delle esperienze rese possibili dalla Penisola.

Tanto per fare due nomi contemporanei e due storici: Umberto Pelizzari (-131m in apnea in assetto variabile regolamentato, -150m in variabile no limits); Simone Moro (invernale sul Nanga Parbat a 8126m); Reinhold Messner (il primo a scalare l’Everest senza l’ausilio di bombole d’ossigeno) e infine Enzo Maiorca (nel ’61 supera i -50 metri in apnea in assetto costante, sfatando il mito secondo cui i polmoni di un uomo sarebbero collassati oltre quella profondità).
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Sovranità monetaria

“È un bene”, diceva l’imprenditore Henry Ford nel 1937 , “che la gente non abbia idea di come funzioni il nostro sistema bancario e monetario, altrimenti ci sarebbe la rivoluzione prima di domani mattina”. È indubbio, infatti, che la sovranità di un paese e, dunque, di un popolo, passi anche e soprattutto attraverso il possesso della moneta corrente all’interno di una nazione.

La lotta per la piena indipendenza e sovranità è attraversata da una lunga scia di sangue, sabotaggi e colpi di stato: dall’Operazione Persil, che destabilizzò l’economia della Guinea, agli assassinii del presidente togolese Sylvanus Olympio e del celebre presidente del Burkina Faso Thomas Sankara. Oggetto della disputa, una moneta che, nonostante la fine ufficiale del colonialismo, mantiene le ex colonie francesi nel continente nero in uno stato di servitù valutaria nei confronti dell’ex metropoli: il Franco CFA, recentemente entrato nel dibattito politico italiano ed europeo.

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Christophe Castaner (ministro francese): "Alcune ONG complici di scafisti"

Alla conferenza finale dei ministri degli interni del G7 di Parigi a parlare è Christophe Castaner del governo francese. Argomento immigrazione clandestina e, nello specifico, ONG. Organizzazioni che per Castaner hanno avuto in certi casi “una vera e propria complicità” con gli scafisti.
Certamente non sono mancate dichiarazioni “di cartello”. Il ministro ha infatti anche affermato che “le ONG svolgono un ruolo chiave nel fornire assistenza ai migranti”, ma le affermazioni proferite durante il discorso in certi punti sono dirette e senza troppi giri di parole: “alcune erano in contatto telefonico con i contrabbandieri“.
Insomma, anni dopo i primi “salvataggi”, dopo aver tracciato le posizioni delle navi delle organizzazioni, dopo che i politici hanno sostenuto per anni l’involontario aiuto ai trafficanti di esseri umani, i toni sembrano molto cambiati. Noi di Oltre la Linea, comunque, avevamo una posizione simile già diverso tempo fa.
L’involontarietà – quanto meno per alcune ONG – viene però oggi messa fortemente in discussione anche in sedi politiche, mostrando un’immagine quanto meno in evoluzione. E chissà che il futuro non possa certificare alcune organizzazioni come apertamente criminali, superando un muro ideologico oggi ancora piuttosto fitto e pieno di contraddizioni.
fonte – https://oltrelalinea.news/2019/04/05/christophe-castaner-ministro-francese-alcune-ong-complici-di-scafisti/

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Il trionfo della Lega e la "Sinistra" che non impara mai

Le reazioni sono, tanto per cambiare, isteriche o nella migliore delle ipotesi ossessivo – compulsive. Il trionfo della Lega alle europee le ha scatenate tutte, ancora una volta, come era avvenuto già dai tempi di Bettino Craxi, passando per il malvagio Silvio Berlusconi e – per certi versi – perfino in un Matteo Renzi che tentava – alla sua maniera – di cambiare i canoni tipici della cultura di sinistra italiana dall’interno. La costante è una sola: in quasi 40 anni, la sinistra italiana continua a non imparare nulla dalle sconfitte.
Persiste la demonizzazione dell’avversario, l’incredulità rispetto al voto contrario alle proprie aspirazioni, quello che premia una Lega addirittura oggetto di  sottospecie di inchieste sondaggistiche che dovrebbero chiarire meglio quali pseudomalati mentali si sono permessi di votare Salvini, come quella di Repubblica
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fonte – Il trionfo della Lega e la “Sinistra” che non impara mai

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"La storia infinita" e il materialismo che uccide

“È più facile dominare chi non crede in niente”
La storia infinita, 1979
Con questa frase Gmork, il personaggio “servo del Potere che sta dietro il Nulla”, spiegava al giovane cavaliere Atreiu perché il mondo fantastico di Fantàsia, frutto delle speranze, delle invenzioni e anche dei sogni umani, doveva essere distrutto.
Il romanzo La storia infinita, uscito nel 1979, narra la storia del piccolo Bastiano, un ragazzino rimasto orfano della madre e in rapporti complicati con il padre,  che attraverso la lettura di un mistico libro ritrova la via della vita. Una vita tra l’altro non fine a sé stessa, ma in grado di salvare allo stesso tempo un universo parallelo, Fantàsia per l’appunto, progressivamente eroso da una misteriosa entità (il Nulla) che lo sta portando all’inevitabile estinzione.
Fantàsia è l’allegoria della creatività umana: un vero termometro delle capacità di sognare degli uomini, della loro tendenza a porsi obiettivi spirituali – prima ancora che materiali – all’apparenza impossibili ma che possono costituire il leitmotiv della loro stessa esistenza. In un mondo reale in cui più nessuno sogna, immagina o semplicemente idealizza, la rappresentazione fantastica dell’essere e qualsiasi proiezione ulteriore sono destinati a perire. Continua a leggere

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"Dante omofobo, via da scuola", l'ultima crociata dei liberal

. A darne notizia è Libero, che spiega come Gerush92, “un gruppo per i diritti umani”, voglia depennare Dante Alighieri dai programmi scolastici perché nelle sue opere condanna i rapporti tra persone dello stesso sesso e mal sopporta l’Islam.
Come scrive Pino Farinotti sul giornale diretto da Vittorio Feltri, Secondo Gerush92 i contenuti danteschi non sarebbero inalienabili, non aderirebbero ai tempi, non sarebbero politicamente corretti. L’auspicio è che l’opera venga rimossa, cominciando a depennarla dai programmi scolastici. Dante viene definito «offensivo e discriminatorio».

L’Associazione liberal contro Dante Alighieri

L’associazione, prosegue, «accusa poi il fiorentino di non amare l’Islam. Oggi toccare l’Islam rappresenta un peri- colo mediatico e anche politico. Sappiamo.
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È ufficiale: in Italia comandano i magistrati

Il vero potere

Macché governo, parlamento, elezioni. In Italia comandano i magistrati, e quanto avvenuto l’altro giorno a Lampedusa ne è l’ennesima dimostrazione. Luigi Patronaggio si sostituisce al governo e consente, lascia fare. Un sequestro trasformato in un permesso. Tutti sbarcati dalla Sea Watch, chissenefrega dello stop del ministero, che la toga ci conferisce poteri praticamente assoluti.
Giudici e magistrati non applicano le leggi e le disposizioni dello Stato. Le rimodulano con la maschera della “reinterpretazione”, ma storicamente fanno sempre la stessa operazione: decidere al posto di chi è stato regolarmente eletto.
Nell’etica come nell’immigrazione. Sulla prima materia si segnala quale eccezione solo la recente debole sentenza della Cassazione, che nega la liceità della maternità surrogata in Italia ma riconosce una genitorialità omosessuale, totalmente assente nelle leggi italiane. Per il resto riconoscimenti di figli nati all’estero e approvazione di unioni tra persone dello stesso sesso ben prima della legge Cirinnà.
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fonte – https://oltrelalinea.news/2019/05/21/comandano-i-magistrati/

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Immigrazione, europei sempre più contrari, dice El Paìs

Sempre più anti-immigrazione
Immigrazione, gli europei sembrano non poterne più. È quanto sostiene un’indagine pubblicata sul quotidiano spagnolo El Paìs. L’immigrazione di massa sarebbe la tematica che preoccupa di più i cittadini del vecchio continente insieme all’ambiente, e le statistiche mostrano una crescita costante nel merito. Nel 2014 i risultati evidenziavano quali principali timori lo stato dell’economia e del debito pubblico.
Il sondaggio attuale, condotto da YouGov, mostra come il 46% degli europei rifiuti non soltanto l’immigrazione irregolare, ma perfino gli ingressi dei rifugiati, sintomo di una scarsa fiducia delle istituzioni nella corretta applicazione del diritto alla protezione internazionale, quasi sempre utilizzata come scusa per aprire le porte a chiunque. Un’intepretazione possibile: gli europei non credono più alle storie sulla gente che “scappa dalla guerra” e nel dubbio preferiscono la tabula rasa.
Le situazioni più intense si rilevano in Svezia, Italia e Polonia. Gli svedesi contrari agli arrivi costanti sarebbero il 51%, in salita rispetto agli anni scorsi, mentre in Italia e in Polonia addirittura al 53%. L’Ungheria resta fortemente contraria ma non ancora in maggioranza: 49%.
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FONTE – https://oltrelalinea.news/2019/05/16/europei-contro-limmigrazione/

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Saviano minacciato? Una fake news

Le minacce della Camorra a Saviano dell’ottobre 2006 sono – furono – una fake news. Per lo meno, ad oggi non c’è nulla che lo dimostri.
E la cosa è spiegabile seguendo l’ordine strampalato dei fatti che si susseguirono. È l’ottobre del 2006 – appunto – Gomorra è uscito da qualche mese ma non è ancora il fenomeno commerciale che sarebbe diventato soltanto da allora in poi. L’unico dato che si conosce, le 5mila copie esaurite nella settimana di lancio. Indubbiamente un grande esordio, e fin lì ci siamo.
Wikipedia ad oggi si rende partecipe della storicizzazione della menzogna, con questo passaggio scritto nella pagina riguardante lo scrittore.
Saviano minacciato? Una fake news
Nel passaggio successivo l’enciclopedia cita il rafforzamento della scorta decisa a favore dello scrittore a seguito delle richieste di spostamento del processo Spartacus da parte di Santoanastasio, l’avvocato degli imputati (tra cui il boss Antonio Iovine).

Saviano minacciato? Una fake news
Come abbiamo avuto modo di riportare in un articolo su Saviano di qualche anno fa, non c’è nessun motivo logico per ritenere una richiesta di spostamento – pratica comune nei processi – come una minaccia allo scrittore o a Rosaria Capacchione. Senza contare che, stando alle dichiarazioni riportate da Il Fatto Quotidiano nel 2014, lo stesso Antonio Iovine voleva dissuadere il proprio avvocato dal perseguire chissà quale dichiarazione “intimidatoria” con un secco: “Tu sei scemo, ma chi è, che ce ne importa a noi di questo Saviano?”. Continua a leggere

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Salone, squadrismo radical chic contro Chiara Giannini

Chiara Giannini, collega de Il Giornale, e autrice del libro «Io Sono Matteo Salvini» pubblicato dalla casa editrice AltaForte, esclusa dal Salone del Libro di Torino, è oggetto di una vergognosa campagna denigratoria da parte della sinistra globalista.

Emanuele Fiano ha scritto su Facebook: «Io non ho più parole. Veramente. Ci sono persone che dovrebbero sciacquarsi la bocca prima di parlare dei milioni di schiavi umani torturati, disumanizzati, gasati e poi bruciati nei campi nazisti, e questa mentecatta viene a paragonarsi a loro perché non ha potuto presentare un libro. Non mi fate dire altro per carità umana. Se mio padre potesse parlare, se solo potesse parlare».

Durissima la replica della giornalista del Giornale, che ha annunciato una raffica di querele.«Siccome c’è chi strumentalizza sul fatto che ho accostato la limitazione della mia libertà, con quella di coloro che sono stati chiusi nei campi di concentramento – osserva su Facebook Chiara Giannini – vorrei specificare che ho massimo rispetto per chi ha subito una tale tragedia. Mi addolora che proprio da loro arrivi la censura al mio libro, ovvero proprio da chi sa benissimo che vuol dire subire limitazioni di libertà di ogni genere. La limitazione di qualsiasi tipo di libertà è reato!». Continua a leggere

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