Segnalazione di Redazione BastaBugie
Le fiabe sono il luogo dove teniamo i mostri (ad es.: il rancore perché gli altri ci sembrano amati più di noi)
di Silvana De Mari
Le fiabe nascono da sole, nessuno sa dove, corali e anonime; si evolvono a pezzi e a bocconi, viaggiano attraverso i secoli e attraverso i luoghi, subendo tutte le modifiche possibili, ma restando sempre uguali a se stesse. Le fiabe hanno protagonisti fantastici e magici e non devono superare lo spazio di un pomeriggio passato accanto al fuoco e, soprattutto, quello di una sera, perché il loro compito principale è riempire il “prima di andare a letto”, così che il bambino possa scivolare nel sonno cullato dalla voce dell’adulto, senza che i mostri che vivono dentro al buio possano disturbarlo. I mostri sono la paura di non essere amato, il rancore per non essere amato, la gelosia perché altri sono o ci sembrano amati più di noi. Le fiabe sono il luogo dove teniamo i mostri. Come intuisce Kafka, le fiabe sono le scatole d’oro e d’argento dove teniamo i mostri.
I mostri sono inconfessabili. Le emozioni negative non sempre sono permesse ai bambini, soprattutto a quelli che più avrebbero ragione di averne: quindi è opportuno nasconderle dentro una fiaba provarle per interposta persona, identificandosi con il personaggio principale. Continua a leggere