Flat tax e reddito minimo, cosa ci sarà nella manovra

Il governo alla prova della legge di Bilancio: “Flat tax e reddito minimo non alternativi, ma manterremo conti in ordine”
di Chiara Sarra
“Faremo sorridere gli italiani”. Dopo il vertice di maggioranza in vista della manovra economica.
Luigi Di Maio rassicura “i mercati e soprattutto le famiglie con figli disoccupati e con genitori che non riescono ad andare in pensione o hanno nonni che hanno una pensione minima”.
“Reddito cittadinanza e flat tax non sono alternativi”, ha promesso il vicepremier M5s parlando delle misure più care alle due anime del governo. Poco prima a Radio Radicale aveva parlato di una “rivoluzione copernicana nello spendere i soldi degli italiani”: “Tutte le risorse disponibili si cominciano a spendere per un paese che per anni ha visto andare i soldi alle banche e invece adesso si comincia a spendere per gli italiani”, ha spiegato. Il tutto – promette – “con una legge di bilancio coraggiosa e che terrà i conti in ordine”: “L’obiettivo è realizzare le misure economiche, non sfidare l’Europa sui conti”.
La manovra conterrà comunque – assicurano da Palazzo Chigi – tutti i temi economici affrontati dal contratto. “Nella legge di Bilancio deve esserci il reddito di cittadinanza, il superamento della Fornero, gli aiuti alle imprese”, ha detto Di Maio, “Tutto questo è possibile se iniziamo a cambiare il paradigma, se mettiamo al centro i cittadini. Fare reddito di cittadinanza in Italia significa aiutare le imprese e gli artigiani, perché quella gente che sarà destinataria del reddito spenderà soldi, si formerà per nuovi lavori e potremo reinserirla eliminando una parte di povertà in Italia. È quello il fattore che ci sta portando in una condizione sociale per cui le diversità aumentano”. Continua a leggere

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Savona, statua censurata per non offendere i musulmani

Nel Savonese un drappo rosso sul nudo di Epaminonda durante il convegno interreligioso. I musulmani: “Non l’abbiamo chiesto noi”
di Chiara Sarra
La statua è troppo nuda, offende i musulmani. Proprio come nel gennaio 2016 – quando i Musei capitolini velarono i nudi per non indignare il presidente iraniano Rohani in visita in Italia -, una statua di Epaminonda è stata coperta con un drappo rosso e un quadro raffigurante una donna nuda di spalle intenta a lavarsi è stato spostato per non irritare le associazioni musulmane.
A denunciarlo è Mario Capelli Steccolini il pittore e scultore autore delle opere in mostra a Cairo Montenotte, nel Savonese. “Alla faccia di chi ha detto che era una mia trovata pubblicitaria; hanno coperto Epaminonda!”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. E poi ha aggiunto: “Sia chiaro, Epaminonda è stato coperto dai musulmani per esigenze loro cerimoniali. Il quadro l’ho tolto io a loro richiesta. L’Amministrazione non ha colpe”. Continua a leggere

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