La Fedeli sarà "erede" di Marchionne" nel Cda della Fondazione Agnelli

Segnalazione di F.F.
Valeria Fedeli, ex ministro dell’Istruzione, dovrebbe sedere nel Cda della Fondazione Agnelli. La decisione presa prima della morte di Marchionne
di Claudio Cartaldo
La decisione di John Elkann è arrivata. O almeno così semmbra. Secondo quanto scrive Franco Bechis su il Tempo, infatti, Fca avrebbe scelto Valeria Fedeli come membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Agnelli.
L’ex ministro dell’istruzione, dunque, diventerà – se confermato – l’erede nel Cda di Sergio Marchionne, venuto a mancare lo scorso luglio in maniera del tutto improvvisa. Da quando il Ceo di Fiat Chrysler è morto, nel Cda della fondazione ra rimasto vacante un posto. E secondo Bechis sarà l’ex ministro Fedeli a occupare la poltrona.
Il Cda, ad oggi, è formato dalla vicepresidente Tiziana Nasi, da Anna Agnelli, da Tancredi Campello della Spina e da Gianluigi Gabetti. Poi ci sono anche Giorgio Barba Navaretti, Francesco Profumo e Salvatore Rossi.
Secondo quanto scrive Bechis, l’ingresso della Fedeli sarebbe stato deciso però prima del decesso dell’ex ad di Fca. Tanto che il 19 giugno, quindi ben prima delle drammtiche notizie arrivate dalla clinica in Svizzera, l’ex ministra aveva scritto all’Autorità antitrust “chiedendo se quell’incarico che le era stato prospettato a Torino fosse incompatibile o meno con il suo essere stata ministro dell’Istruzione fino a poche settimane prima secondo la legge sul conflitto di interessi (che stabilisce alcuni divieti per almeno un anno dalla cessazione dalla carica pubblica)”. Secondo quanto scrive Bechis, sarebbe arrivato dall’Antitrust il via libera.
Fonte: http://m.ilgiornale.it/news/2018/08/23/la-fedeli-sara-erede-di-marchionne-nel-cda-della-fondazione-agnelli/1567402/ Continua a leggere

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Suona la sveglia per molti conciliari: basta 8×1000 a Bergoglio e linea sovranista!

Fedeli alla linea. Di Salvinidi Manuel Fondato
Viminale sommerso di messaggi di solidarietà. “Famiglia cristiana ti attacca? Infischiatene, noi credenti siamo dalla tua parte”
Una mano che si leva verso, il volto di uno sconcertato Matteo Salvini; sotto, il titolo: «Vade retro Salvini». La copertina di Famiglia Cristiana, com’era prevedibile ha scatenato numerose polemiche. «Niente di personale o ideologico. Si tratta di Vangelo» ha precisato il settimanale che, dopo l’ennesima tragedia di migranti morti in mare, ha fatto il punto sull’impegno della Chiesa italiana, «contro certi toni sprezzanti e non evangelici». «L’accostamento a Satana mi sembra di pessimo gusto. Io non pretendo di dare lezioni a nessuno, sono l’ultimo dei buoni cristiani, ma non penso di meritare tanto» la replica del Ministro degli Interni.
Ma il popolo cattolico da che parte si è schierato? A giudicare dalla mole di messaggi pervenuti direttamente a Salvini nettamente dalla sua parte. «Famiglia Cristiana oltraggia gravissimamente il Ministro degli Interni in carica. Famiglia Cristiana chieda pubblicamente scusa al Ministro degli Interni e agli Italiani e pubblichi in prima pagina il prete pedofilo di Calenzano…#castrazione #pretipedofili. Si emanino leggi pesantissime per i reati di Pedofilia» scrive Massimiliano. Continua a leggere

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Perù: il "card." Barreto favorevole al gender nelle scuole

LA NUOVA CHIESA ECUMENISTA CONCILIARE – DA NON CONFONDERE CON LA CHIESA CATTOLICA (PICCOLO GREGGE RIMASTO FEDELE A CRISTO, ALLA TRADIZIONE, ALLA CHIESA) 


Incredibile, il cardinale eletto (NELLA NUOVA CHIESA ECUMENISTA CONCILIARE, N.D.R.) Pedro Barreto, designato dal papa (PAPA DELLA CHIESA ECUMENISTA CONCILIARE, N.D.R.) ed arcivescovo della Diocesi di Huancayo (SEMPRE DELLA CHIESA ECUMENISTA CONCILIARE, N.D.R.), si è dichiarato pubblicamente a favore dell’ideologia gender nelle scuole, in aperto contrasto col resto della Chiesa peruviana, oppostasi in blocco alla scandalosa operazione con massicce dimostrazioni ed i fedeli scesi anche nelle piazze in segno di protesta. Il neo-cardinale (DELLA CHIESA ECUMENISTA CONCILIARE, N.D.R.) Barreto, le cui posizioni hanno subito incontrato il gradimento delle Nazioni Unite, ha accusato quanti siano contrari di essere al servizio degli «interessi delle lobby». Continua a leggere

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Franceschini e Gentiloni fuori con tutti gli scatoloni!

Buone notizie: Franceschini e Gentiloni fuori con tutti gli scatoloni!di Gioacchino Rossello
Finalmente alcune buone notizie: Paolo Gentiloni se ne torna a casa con tutti gli scatoloni appresso.  Il premier uscente (e speriamo non più rientrante!) prima di togliere il disturbo ha riunito dipendenti e collaboratori di palazzo Chigi per il discorso di commiato: “Grazie, è stato un grandissimo onore”, ha sussurrato ai presenti nella sala Verde. Applausi di circostanza e via. Come tutta la compagine di governo. Spazzata dal voto degli italiani.  Alcuni, come la Fedeli o Galletti, si erano portati avanti già da qualche giorno. E così anche Dario Franceschini, che l’11 maggio scorso aveva voluto dare di persona “un abbraccio affettuoso e un saluto” ai dipendenti del Mibact, ma che solo oggi però ha chiuso l’ufficio. L’ormai ex ministro dei Beni Culturali non ha resistito al richiamo dei social e, con un tweet con tanto di foto ha immortalato se stesso con l’ultimo scatolone. Continua a leggere

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Nella nostra scuola non abbiamo studenti disabili né stranieri

Segnalazione di Redazione BastaBugie

Scoppia la polemica per questa frase di una preside di un liceo romano e il ministro Fedeli minaccia sanzioni per obbligare la scuola ad essere inclusiva e multitutto
di Costanza Miriano

(LETTURA AUTOMATICA)
L’isteria collettiva del politicamente correttissimo ormai fa sì che se una preside, Clara Rech del liceo classico Visconti di Roma per fare nomi e cognomi, scrive su un documento di autovalutazione un dato oggettivo – “non ci sono alunni stranieri né disabili” – scatta la damnatio su Repubblica, il ministro Fedeli minaccia provvedimenti perché la scuola deve essere inclusiva e multitutto.
Bene, vorrei dire che il ministro ha ragione, la scuola deve essere inclusiva, cioè dare a tutti le stesse possibilità. Il principio è sacrosanto, ma chiediamoci che significa, in concreto. Inclusivo per me vuol dire che chiunque decida di studiare seriamente, da qualunque paese o estrazione sociale provenga, possa avere le stesse possibilità. È un bellissimo programma, sarei d’accordo. Così davvero si permetterebbe la mobilità sociale, attualmente impossibile in Italia. Se sei figlio di professionista ma sei un deficiente, se sei una capra e soprattutto se non studi, per arrivare all’esame di abilitazione che ti permetterà di occupare il posticino preparato dai tuoi nel loro studio ci devi mettere almeno trentasei anni di studio, cioè ogni anno dei diciotto del percorso scolastico lo devi ripetere. Questa, una scuola che boccia e seleziona, sarebbe una scuola davvero inclusiva, dove anche il figlio del fruttivendolo del Bangladesh se si ammazza sui libri può diventare avvocato, mentre il figlio dell’avvocato che non ha voglia di studiare può comunque trovare posto al mercato; e adesso scatta anche per me l’accusa di essere classista, immagino. Chiariamo: il fruttivendolo è un lavoro nobilissimo, ma non serve studiare tanto. Punto. Continua a leggere

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