La sinistra inventa il pericolo razzismo…che non c'è

Segnalazione di Redazione BastaBugie

L’immigrato è la nuova immagine del proletario, per questo è diventato sacro e intoccabile (perciò ogni fatto di cronaca è un pretesto per alimentare questo mito)
di Rino Cammilleri

(LETTURA AUTOMATICA)
L’emigrato è sacro e guai a chi lo tocca. Sei poi è africano, è ancora più sacro. Il presidente Mattarella, per esempio, in visita di stato in Armenia, al deporre una corona di fiori sul sacrario del genocidio insieme al presidente armeno, non imita quest’ultimo, che si fa il segno della croce, dunque nemmeno il memoriale del genocidio è per lui sacro. Però alza la voce contro l’Italia-farwest se un cretino spara ad aria compressa su una bambina nomade. Una ragazza di origine nigeriana si becca un uovo in un occhio ed ecco tutti i giornali e i tiggì fare la conta, tutte le volte che danno la notizia, di quanti neri nell’ultimo mese si sono fatti la bua per colpa dei bianchi. Sicuramente il Tg2 metterà, se continua così, il numeretto in alto a destra dello schermo, così come per i «femminicidi». Cioè, ogni volta che ci sarà un caso, ci ricorderà tutti i precedenti, in modo che gli italiani non si scordino il sacro dovere di santificare il migrante. Continua a leggere

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Populismo, sovranismo e miliardi alla povertà… il coraggio uno se lo può dare

di Rosanna Spadini
Populismo, sovranismo e miliardi alla povertà… il coraggio uno se lo può dare
Fonte: Comedonchisciotte
All’inizio dell’ottavo capitolo dei “Promessi Sposi”, il nostro Don Abbondio, quello che il “coraggio uno non se lo può dare”, mentre stava leggendo un libro per caso, gli capita di leggere il nome di un filosofo per caso “Carneade chi era costui?”, di cui lui non conosceva nulla, se non che forse l’aveva sentito nominare almeno una volta lungo il pavido, inutile corso della sua vita.
Ora noi potremmo dire la stessa cosa… la “politica” che razza di animale è? Un sarchiapone che inquieta solo a nominarlo, o un unicorno uscito da una sorta di bestiario contemporaneo. Se la politica il coraggio non se lo può dare, a cosa serve? Ora sembra che il governo giallo/verde di coraggio ne abbia da vendere, determinato a liberarsi dalle sacche finanziarie in cui è stato cacciato.
Manovra demagogica ha detto qualche barbagianni in tour mediatico, dimenticando che invece il DEF ha rappresentato finalmente l’affermazione della politica sulla finanza, sfidando la maglia di veti e vincoli europei, che hanno contribuito ad aumentare il livello di povertà in Italia, ridotta a fanalino di coda dell’UE.
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Cari europeisti, è la Merkel che sfascia la UE

Avviso agli Europeisti nostrani: è la MERKEL che sfascia UE

Avviso agli Europeisti nostrani: è la MERKEL che sfascia UE

Copio e incollo da L’Unione Sarda, visto che i media “importanti”, progressisti ed europeisti  non hanno dato la notizia. La notizia è già nota (sul web). Germania dichiara guerra agli immigrati europei: “Quelli senza lavoro saranno espulsi” Gli italiani e tutti gli europei emigrati e rimasti senza lavoro potrebbero essere espulsi se non trovano un’occupazione entro sei mesi. A sollevare …
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Elezioni europee, Casini tifa per l'accozzaglia: "Tutti uniti contro i sovranisti"

Uno storico esponente di quella che nel suo libro “Cattolici tra europeismo e populismo” Matteo Castagna chiama “internazionale bianca” (il modernismo liberale in politica) ovvero Pierferdinando Casini, “democristo doc”, ex forlaniano, scopre le carte e dimostra ciò che è una delle tesi del saggio di Castagna: il “centro che porta inevitabilmente a sinistra” e si schiera con i mondialisti/globalisti/europeisti (n.d.r.):
Il senatore eletto con il Partito Democratico invoca un listone unico in vista della tornata elettorale di maggio
Emma Bonino, Laura Boldrini, Beatrice Lorenzin e Carlo Calenda. Pier Ferdinando Casini guarda a loro e a loro chiede, in vista delle elezioni europee di maggio 2019, di creare un fronte comune contro tutti i sovranisti.
Il senatore, eletto a Palazzo Madama con l’appoggio del Partito Democratico – ha vinto nel collegio uninominale di Bologna – fa il suo appello dalle colonne di Repubblica. Intervistato dal quotidiano, l’ex Dc, sciorina la sua ricetta anti populismi, così da affrontare al meglio l’asse Salvini-Di Maio. Con un’accozzaglia di tante anime diverse, diversissime. Continua a leggere

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Verona: "Cattolici tra Europeismo e Populismo" di Matteo Castagna/ VIDEO

In foto da sinistra: Alberto Zelger, Andrea Bacciga, Matteo Castagna, Giacomo Bergamaschi

di Lucia Rezzonico
Venerdì sera, nella splendida cornice di Castelvecchio, in centro a Verona, il nostro responsabile Matteo Castagna è stato ospite del Circolo Ufficiali dell’esercito che ha nell’antico e prestigioso complesso scaligero la sua sede per la presentazione del suo libro. “CATTOLICI TRA EUROPEISMO E POPULISMO. La sfida al nichilismo” (Edizioni Solfanelli). Definito da alcuni, uscendo dalla sala: “un pugno nello stomaco per modernisti e globalisti”.
Video-interviste a cura di Nicola Pasqualatohttps://youtu.be/qRNhdoMe4Bs  (TITOLO YOUTUBE: Pres. Libro “CATTOLICI TRA EUROPEISMO E POPULISMO” di Matteo Castagna” )
Video integrale della presentazione: https://youtu.be/R7nJEFPkHU4
Organizzatore, l’On. Vito Comencini (Lega) che, trattenuto a Roma per il voto al “decreto mille proroghe” ha inviato un bel discorso al Consigliere Comunale Alberto Zelger, che lo ha letto all’attenta platea. Accanto a lui, sempre al tavolo dei relatori, il moderatore dell’evento, il Consigliere Comunale Avv. Andrea Bacciga, che ha incalzato il nostro novello scrittore con alcune domande. Poi, Giacomo Bergamaschi, sempre del nostro “Christus Rex-Traditio”, autore della postfazione.

200 persone hanno riempito l’affascinante sala. Non solo i nostri militanti e sostenitori, ma anche militanti di Fortezza Europa e della Lega ed un vasto pubblico eterogeneo di ogni età. Un successo che è andato oltre ogni aspettativa. Assai gradi gli auguri da parte del Sindaco Avv. Federico Sboarina e inaspettati quelli di Giuseppe Zenti, ordinario diocesano di Verona, forse d’auspicio ad un contraddittorio alla Biblioteca Capitolare, già paventato da qualcuno. I nostri ringraziamenti al Generale Sperotto ed al Colonnello Responsabile del Circolo Ufficiali per  l’intervento iniziale, la cortesia, l’ospitalità e gli apprezzamenti. Continua a leggere

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Verona: Matteo Castagna torna ospite della Lega per presentare il suo libro

L’incontro pubblico è organizzato nella prestigiosa cornice di Castelvecchio a Verona dall’On. Vito Comencini (Lega). Successivamente sarà realizzato un video con intervista, che sarà caricato su Youtube. Inoltre, sabato 15 Settembre all’interno dei TGFlash di TeleNuovo delle 20.30, 23,00 e 01,30 con repliche Domenica 16 Settembre alle 06,15, 07,30 e 08,30 saranno mandati in onda degli spot montati dall’emittente stessa. Lunedì 1 Ottobre alle 17.20 circa, Matteo Castagna sarà ospite della trasmissione di TeleArena “A casa tua” per parlare del libro. Per comprarlo scrivere a christusrex@libero.it lasciando i vostri dati e vi sarà spedito a 17,00 euro comprese le spese di spedizione. 

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Intervista al ministro leghista Fontana: "Alleanza identitaria per influenzare il Ppe a Strasburgo"

Foto: Tony Gentile/Reuters

“Dalla Svezia segnale importante: da ottobre parte il lavoro per le europee, puntiamo a essere il secondo gruppo al Parlamento Ue”

di Angela Mauro
“Il buon risultato dei Democratici svedesi è un segnale molto importante. A partire da ottobre avvieremo tavoli di lavoro con le altre forze identitarie europee per costruire insieme una piattaforma per le elezioni di maggio. Obiettivo realistico: diventare il secondo gruppo a Strasburgo e condizionare così le scelte del Parlamento europeo, magari costruendo una maggioranza con il Ppe per impedire che ce ne sia un’altra consociativa tra Popolari e socialisti”.
Lorenzo Fontana esulta per il risultato della destra di Jimmie Akesson alle politiche in Svezia. In questa intervista ad Huffpost, il ministro leghista, ex eurodeputato del Carroccio e mente della svolta sovranista della Lega, traccia le tappe del progetto politico di Matteo Salvini da qui alle europee di maggio 2019. Missione: conquistare Bruxelles e Strasburgo e cambiare i connotati all’Ue.
Partiamo dalla Svezia: l’exploit dei populisti non c’è stato, sebbene abbiano guadagnato consensi.
I sondaggi dell’ultima settimana li davano tra il 16 e il 19 per cento, direi che si sono rivelati giusti: i ‘Democratici svedesi’ sono andati oltre il 17 per cento, mentre i socialdemocratici sono in calo pure in Svezia, la patria della socialdemocrazia. E’ il trend degli ultimi dieci anni.
Ora che succede, da qui alle europee di maggio?
A breve, penso da ottobre, ci sarà una serie di tavoli di lavoro con le altre forze identitarie europee per costruire una piattaforma per le elezioni. Il primo dovrebbe essere a Vienna.
Per costruire un’alleanza… come la chiamate: sovranista? Populista? Identitaria? Continua a leggere

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Caritas, gli ultras dell'immigrazione. Dalle app per l'accoglienza alla difesa delle Ong

Risultati immagini per caritasPerché il Conciliabolo Vaticano II (1962-65) ha trasformato quella che tutti credono la Chiesa Cattolica (ma in realtà è una Contro-Chiesa occupante i Sacri Palazzi) in una sorta di Ong, composta oggi da Presidente (il “papa”) presidente emerito (il “Papa emerito”), consiglio di amministrazione (“cardinali”) e amministratori delegati (Conferenze “episcopali”) coi suoi sottoprodotti smistati nelle parrocchie, modello Caritas, ma non solo (n.d.r.)…
di Francesca Totolo
Abbiamo già trattato in precedenza il fervore della Caritas Italiana riguardo all’accoglienza dei migranti in Italia. Impegno che si è concretizzato in una sezione apposita, denominata Caritas InMigration. L’associazione religiosa è tornata protagonista perché, su invito della Conferenza Episcopale Italiana, si è resa disponibile per accogliere i migranti “sequestrati” sbarcati dalla nave Diciotti della Guardia Costiera. Una ghiotta occasione per promuovere internazionalmente i valori cristiani testimoniati dall’attuale Curia vaticana.

Dopo lo sbarco a Catania, 100 migranti sedicenti eritrei sono stati portati al Centro Mondo Migliore della Caritas di Rocca di Papa (ormai vuota dopo l’allontanamento volontario di tutti gli accolti), gestita dalla cooperativa Auxiliumdei fratelli Angelo e Pietro Chiorazzo. I costi dell’accoglienza sono stati finanziati dall’8×1000 messi a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana. Negli ultimi 3 anni, la Caritas ha ospitato 26.000 immigrati, grazie soprattutto ai fondi dello SPRAR del Ministero dell’Interno. Sapendo che la durata media per esaminare una richiesta di asilo è 18 mesi, si può stimare che l’associazione religiosa ha beneficiato di quasi 500 milioni di euro derivanti dalle tasse pagate dai contribuenti italiani.

Torniamo alla coop bianca Auxilium che gestisce il Centro Mondo Migliore. Durante le udienze in Tribunale riguardanti Mafia Capitale, sono state rese note intercettazioni investigative in merito alle conversazioni di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati (gli stessi che hanno stimato che il business dell’accoglienza rendeva più del mercato della droga) in cui questi affermano che “Loro stanno in posizione di forza” e “Loro c’hanno i Prefetti” suggerendo che i fratelli Chiorazzo avessero dei rapporti diretti con l’allora Viminale, come scritto da Fabio Amendolara sulla Verità il 31 agosto scorso. Angelo Chiorazzo, nelle medesime udienze, ha confermato di avere “semplici rapporti di conoscenza” con l’ex Viceministro Filippo Bubbico,

Negli ultimi anni e grazie al cristiano business dell’accoglienza dei poveri migranti, la cooperativa Auxilium ha visto il suo fatturato crescere massicciamente, fino ai 61,1 milioni di euro del 2016, con un utile pari a 543.000 euro. Un settore che fino al 2017 non è stato colpito dalla crisi economica. Il bilancio del 2018 non sarà senz’altro così florido dopo la chiusura dei porti italiani alle ONG. Dal centro di Rocca di Papa, 8 sedicenti immigrati eritrei sono stati trasferiti nel centro “Casa Suraya” della Caritas Ambrosiana, gestita dalla cooperativa Farsi Prossimo.

Sebbene come riferisce il direttore della Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, gli immigrati abbiano “dormito tutto il viaggio da Rocca di Papa fino a Milano” perché “stanchi e provati”, alcuni di loro sono stati immediatamente ingaggiati per una conferenza stampa organizzata al loro arrivo, e quindi buttati in pasto ai cronisti. Continua a leggere

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Se anche la sinistra se ne accorge: “Il popolo si rivolta contro le élite”

di Matteo Carnieletto
Se anche la sinistra se ne accorge:  “Il popolo si rivolta contro le élite”
Fonte: Gli occhi della guerra
Si fa presto a dire che il populismo è il male assoluto. Una sorta di fascismo del nuovo millennio da estirpare. Certo, nei movimenti populisti di oggi ci sono punte di estremismo, a volte perfino di razzismo. Ma non si può comprendere come questi movimenti stiano avendo successo in tutto il mondo senza comprenderne le cause. Quelle più profonde e che hanno creato il malcontento nel popolo che poi va alle urne e decide chi premiare (o castigare).
In un’intervista a Il Manifesto, il noto attivista Noam Chomsky ha detto la sua, non risparmiando nessuno, soprattutto la sinistra americana: “Negli Usa molti lavoratori hanno votato per Obama, credendo nel suo messaggio di speranza e cambiamento, e quando sono stati rapidamente disillusi, hanno cercato qualcosa’altro. Questo è terreno fertile per demagoghi come Trump, che fine di essere la voce dei lavoratori mentre li indebolisce di volta in volta attraverso politiche antisindacali della sua amministrazione, che rappresenta l’ala più selvaggia del Partito Repubblicano”. Qui Chomsky ha ragione sulla prima parte, ma torto sulla seconda, dato che con Trump si è registrato il tasso più basso di disoccupati dal 2000.  Continua a leggere

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L'Europa fra Soros e Bannon

di Rosanna Spadini
L'Europa fra Soros e Bannon
Fonte: Comedonchisciotte
Scrive Eric Zuesse, su strategic-culture.org, che due schieramenti politici, uno guidato da George Soros, e l’altro creato dal nuovo arrivato Steve Bannon, sono entrati in competizione per il controllo politico dell’Europa. Soros ha guidato a lungo i grandi capitalisti liberals americani per il controllo dell’Europa, e Bannon sta ora organizzando una squadra di miliardari conservatori per strappare la vittoria ai liberals. Quindi le due fazioni di ‘filantropi’ ora combatteranno per il controllo del consenso politico e delle istituzioni europee. Faranno però fatica a mantenere l’Europa come alleata nella guerra contro la Russia, ma ogni squadra lo farà da prospettive ideologiche diverse. Proprio come esiste una polarizzazione politica liberal-conservatrice tra capitalisti all’interno di una nazione, c’è anche un’altra polarizzazione tra capitalisti riguardo alle politiche estere della loro nazione. Nessuno di loro è progressista o populista di sinistra. L’unico ‘populismo’ che attualmente ogni capitalista promuove è quello della squadra di Bannon. Comunque entrambe le squadre si demonizzano a vicenda per il controllo del Governo degli Stati Uniti, e a livello internazionale per il controllo del mondo intero, opponendo due diverse visioni del mondo: liberale e conservatrice, o meglio globalista e nazionalista. Entrambi poi dicono di sostenere la ‘democrazia, ma invece promuovono la diffusione della “democrazia” attraverso l’invasione e l’occupazione di Paesi “nemici”. […] Continua a leggere

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