Adesso lo certificano i numeri: i migranti sono solo un costo

I numeri del’l’ultimo rapporto di Itinerari Previdenziali, realizzato dal centro studi di Alberto Brambilla: a pesare sono le spese sanitarie per i migranti
di Claudio Cartaldo
I numeri parlano chiaro: i migranti non sono un guadagno. O almeno non lo sono per come ce l’hanno sempre raccontata.
La favoletta “ci pagheranno le pensioni“, per quanto formalmente corretta, non tiene infatti conti di altri fattori. Come le spese mediche per gli immigrati (anche irregolari).
Andiamo con ordine. Secondo l’ultimo rapporto di Itinerari Previdenziali, realizzato dal centro studi di Alberto Brambilla, è vero che il saldo tra contributi versati e pensioni erogate ai migranti è positivo. Ma non bisogna fermarsi a questo. “Se si prova a fare un bilancio complessivo tra entrate e uscite del 2015 e si sommano le relative poste per gli immigrati extra comunitari e neo-comunitari – si legge nel rapporto, come riporta Libero – otteniamo una stima per le entrate contributive che ammonterebbero a circa 9,5 miliardi di euro, di cui la quota a carico dei lavoratori è di circa 2,6 miliardi. Le entrate fiscali che riguardano salari tra i 10mila-12mila euro superano di poco la soglia di esenzione Irpef, le uscite stimate per pensioni e prestazioni a sostegno del reddito sarebbero di circa 1,9 miliardi di euro, con un saldo positivo dell’anno di circa 700 milioni di euro”. Continua a leggere

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Bergoglio, il "papa" contempl-attivo che muove la sua "Contro-Chiesa" coi droni

bergoglio-and-tagle-give-the-horns-wally-santana-ap1Bergoglio il papa contempl-attivo che muove religione e Chiesa con i droni. –

La Chiesa (o meglio la “Contro-Chiesa, n.d.r.) di Bergoglio  con i “santi fatti in casa”( vedi La Fabbrica dei Santi” di Laura Fezia-Nell’attività frenetica della «fabbrica dei santi»  soprattutto durante il pontificato (conciliare, n.d.r.) di Giovanni Paolo

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http://blog.ilgiornale.it/franza/2018/04/24/bergoglio-il-papa-contempl-attivo-che-muove-religione-e-chiesa-con-i-droni/# Continua a leggere

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La svolta della Baviera: "Crocifissi negli uffici governativi"

L’annuncio del presidente della Baviera: “Verranno installati a partire dal primo giugno”
di Marco Gombacci
“Crocifissi in tutti gli uffici governativi,” è quanto è stato deciso oggi da Markus Söder, Presidente della Baviera dopo una riunione del gabinetto di Presidenza.

“Croci e crocifissi cristiani verranno installati a partire dal 1 giugno in tutti gli uffici governativi per rimarcare l’identità bavarese e i suoi valori cristiani” ha annunciato via Facebook il politico tedesco.

Markus Söder è stato eletto Presidente del Land più ricco della Germania a marzo del 2018 quando ha sostituito Horst Seehofer, diventato Ministro dell’Interno nel nuovo governo federale tedesco. Continua a leggere

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SCANDALO A TORINO: La sindaca Appendino registra figlio con due mamme

Dopo le parole, il sindaco Appendino passa ai fatti. Il Comune di Torino ha infatti registrato all’anagrafe il figlio nato in Italia da due madri
di Franco Grilli
Di fatto questo episodio costituisce la prima trascrizione all’anagrafe di un bambino nato da una coppia “omogenitoriale”. La Appendino nei giorni scorsi era stata chiara: “Riconoscerò i diritti anche a costo di forzare la mano”. Il bimbo registrato all’anagrafe è Niccolò Pietro. È figlio di Chiara Foglietta, vicecapogruppo Pd in Consiglio comunale, e della compagna, Micaela Ghisleni. Ed è stata proprio la Foglietta ad annunciare su Facebook la registrazione all’anagrafe: “Niccolò ora è ufficialmente registrato ed è figlio mio e di Micaela anche per lo Stato italiano. Abbiamo aperto una strada importante per tutte le coppie che si trovano nella nostra stessa situazione, abbiamo dato coraggio a quelle donne che non hanno più intenzione di dichiarare il falso”.
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Lo schiaffo di Orban a Soros: chiusi gli uffici di Open Society a Budapest

La mossa finale del premier ungherese: chiusi gli uffici di Open Society a Budapest. Si trasferiranno prima Vienna e poi a Berlino
di Ivan Francese
Viktor Orban passa dalle parole ai fatti. Questa mattina a Budapest le autorità ungheresi hanno assistito alla chiusura degli uffici della Open Society di George Soros.
Una mossa che il premier magiaro aveva ampiamente preannunciato e si era augurato già nella recente campagna elettorale e che rientra nella sua strategia di lotta alla politica liberale e globalista da sempre perseguita dal filantropo e miliardario americano (ma di origini ungheresi). In particolare nel mirino del governo di Budapest ci sono le misure reiterate negli anni a favore di migranti, minoranze e per lo sviluppo dei diritti civili.
“La lotta contro Soros, la sua ideologia liberale, le sue iniziative sui migranti, continuerà ovunque siano le sedi della sua fondazione – ha detto Orban alla radio pubblica ungherese – Capirete che non mi metto a piangere per la loro decisione di chiudere la sede nella nostra capitale”. Continua a leggere

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Macron gioca a fare il Napoleone

di Gian Micalessin
Lui la chiama autorevolezza della democrazia. Sarà, ma quella di Emmanuel Macron, salito in cattedra all’Europarlamento per spiegarci come la diversità di idee sia, per l’Europa, un pericolo assimilabile a una guerra civile, non sembra un’auspicabile rivisitazione della libertà di pensiero.
Non occorre scavar tra le righe per intuire come, nel Macron-pensiero, l’unica idea buona di democrazia sia quella francese. O meglio quella di una Francia sotto la sua guida. O, meglio ancora, quella di un’Europa con lui come nuovo Napoleone. Non illudiamoci. Non è l’ennesima «macronata». Non è una fanfaronata assimilabile alla sparata, già smentita dalla Casa Bianca, con cui s’è attribuito il merito d’aver convinto Trump a restare in Siria. Stavolta siamo di fronte a un progetto. La rifondazione dell’Europa e la riduzione delle sovranità nazionali, i due concetti su cui Macron batte fin da settembre, hanno come punto di partenza la creazione di liste transnazionali per le elezioni europee. Il modello è quello di «En Marche!», la formazione con cui Macron ha fatto piazza pulita di socialisti e vecchia destra gollista a casa propria. Continua a leggere

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Savona, statua censurata per non offendere i musulmani

Nel Savonese un drappo rosso sul nudo di Epaminonda durante il convegno interreligioso. I musulmani: “Non l’abbiamo chiesto noi”
di Chiara Sarra
La statua è troppo nuda, offende i musulmani. Proprio come nel gennaio 2016 – quando i Musei capitolini velarono i nudi per non indignare il presidente iraniano Rohani in visita in Italia -, una statua di Epaminonda è stata coperta con un drappo rosso e un quadro raffigurante una donna nuda di spalle intenta a lavarsi è stato spostato per non irritare le associazioni musulmane.
A denunciarlo è Mario Capelli Steccolini il pittore e scultore autore delle opere in mostra a Cairo Montenotte, nel Savonese. “Alla faccia di chi ha detto che era una mia trovata pubblicitaria; hanno coperto Epaminonda!”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. E poi ha aggiunto: “Sia chiaro, Epaminonda è stato coperto dai musulmani per esigenze loro cerimoniali. Il quadro l’ho tolto io a loro richiesta. L’Amministrazione non ha colpe”. Continua a leggere

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Ungheria, Orban stravince

Si profila un trionfo oltre le attese per il partito conservatore che potrebbe avere due terzi dei seggi. E spaventa l’Europa
di Luca Romano
“Abbiamo vinto”. Con queste parole il premier ungherese Viktor Orban ha iniziato a celebrare davanti alla sua folla quello che sembra un trionfo che va oltre le aspettative della vigilia.
“Grazie per averci dato fiducia, per esservi uniti a noi”, ha aggiunto, citato dal Guardian. “Questa è una vittoria decisiva in futuro saremo in grado di difendere la nostra madrepatria”, ha aggiunto.
Si profila un trionfo oltre le attese per Fidesz, il partito conservatore del premier ungherese Viktor Orban (Fidesz). Secondo i risultati parziali delle elezioni legislative, con il 75% dei voti scrutinati, Fidesz conquisterebbe 134 seggi, il che significa non solo certezza della maggioranza assoluta, ma anche possibilità di raggiungere la maggioranza di due terzi dell’Assemblea nazionale, il Parlamento unicamerale composto da 199 membri. Continua a leggere

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Ecco perché le nuove chiese sono così brutte

Segnalazione di F.F.
Archistar & chiese. Dio, condonali: non sanno quello che costruiscono
di Angelo Crespi
Pubblichiamo qui un estratto del saggio di Angelo Crespi «Costruito da dio» (Johan&Levi, pagg. 138, euro 11). Il libro sarà presentato oggi a Milano al Megastore Mondadori (piazza Duomo 1, ore 18,30) e mercoledì al Cantiere Galli Design di Roma (via A.Pacinotti 63, ore 18,30).
E se volete segnalarci le vostre chiese più brutte, mandate una foto a segnala@ilgiornale.it. Saranno tutte pubblicate online (guarda).
Verrebbe da dire: Dio, condonali perché non sanno quello che fanno. Anzi… costruiscono. Perché le nuove chiese firmate dalle archistar più apprezzate (e pagate) al mondo sembrano aver perso il senso del sacro e soprattutto del bello. Stravaganti fino all’eccesso, alcune sono capannoni o cubi, o hanno le toilette vicino all’altare; luoghi in cui si celebra di tutto, tranne il culto. E, intanto, ogni città che si rispetti desidera il proprio «museo del contemporaneo» come un tempo si ambiva al campanile. Continua a leggere

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La confessione choc della suora: "II papa propone il preservativo"

Una suora argentina sostiene che Bergoglio le abbia proposto l’utilizzo di tre metodi contraccettivi: preservativo, diaframma e legatura delle tube
di Giuseppe Aloisi
Una suora appartenente all’ordine delle Carmelitane Missionarie Teresiane sostiene che il papa abbia in qualche modo avallato l’utilizzo del preservativo e del diaframma come metodi contraccettivi.
La “confessione” choc è stata diffusa attraverso un’intervista a Radio Cut. Martha Pelloni, questo il nome della consacrata e superiora, ha detto che Jorge Mario Bergoglio le ha proposto tanto l’uso del preservativo quanto il diaframma e la legatura delle tube per le donne che non hanno il desiderio di rimanere in stato interessato. “Papa Francesco parlando di questo tema – ha dichiarato la suora argentina – mi ha detto tre parole: preservativo, transitorio e reversibile. Un diaframma, e in ultimo caso, quello che noi consigliamo alle donne del campo…legare le tube…niente che sia abortivo o distruttivo della donna”. E ancora, si legge sul blog del vaticanista Marco Tosatti, la suora ha sottolineato che: “Se c’è un’educazione sessuale e responsabilità dello Stato per occuparsi della donna nella sua situazione di povertà, non abbiamo bisogno di depenalizzare l’aborto perché non c’è necessità di abortire”. Continua a leggere

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