Il “mondo nuovo” sognato da Jacques Attali

 

Se i Media sono stati molto concentrati su Brigitte, moglie di Emmanuel Macron, sulle sue gambe, gli outfit e la loro storia d’amore, minor interesse hanno rivolto al “padre spirituale” del presidente francese, l’economista e banchiere francese Jacques Attali, storico consigliere di Mitterand, poi consigliere di Sarkozy: sarebbe stato costui a presentare Macron a Hollande che poi lo avrebbe chiamato come segretario aggiunto all’Eliseo, infine nel 2014 a ricoprire la carica di ministro dell’Economia sotto la presidenza di Manuel Valls, prendendo il  posto di Arnaud Montebourg.
È stato proprio Attali a rivendicare la “paternità” spirituale del novello presidente francese di cui parla con orgoglio («Sarà un presidente straordinario»). Già nell’aprile 2016 pronosticava che uno sconosciuto avrebbe vinto le presidenziali del 2017 e indicava due possibili nomi: Emmanuel Macron e Bruno  Le Maire.
Attali, che contribuì a scrivere il Trattato di Maastricht, è un lobbista che ha rilasciato negli anni interventi a dir poco inquietanti in linea con la sua fervida produzione saggistica (si pensi a Breve storia del futuro del 2006). A lui è stata anche attribuita la frase «E cosa credeva la plebaglia europea, che l’Euro fosse stato fatto per la loro felicità?». Continua a leggere

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