Sanzioni dannose, il premier fa bene a stare con Putin
di Massimo Fini
Fonte: Massimo Fini
L’esordio del nuovo governo italiano in un consesso internazionale, il G7 di La Malbaie in Canada, non poteva essere più difficile. Il nostro premier, Giuseppe Conte, è stato infatti il primo e finora l’unico leader europeo ad avere il coraggio, nel suo discorso d’investitura al Senato, di avanzare qualche riserva sulle sanzioni che gli Stati Uniti, seguiti dall’Europa, hanno imposto alla Russia per aver occupato la Crimea.
C’è stato subito un niet della Nato (che come tutti sanno è un’alleanza a solo uso e consumo degli Stati Uniti) attraverso le dichiarazioni del suo attuale e fantoccio Segretario generale Jens Stoltenberg e dell’ambasciatrice Usa nel quartier generale dell’Alleanza atlantica a Bruxelles, Bailey Hutchison. Una delle obiezioni per tenere fermo il punto su queste sanzioni è che non si possono violare le leggi di diritto internazionale senza che siano seguite da un’adeguata punizione. Ora, se c’è un Paese che negli ultimi vent’anni ha violato queste norme e agito col massimo disprezzo verso l’Onu, che rappresenta tutti gli Stati del mondo e ne dovrebbe essere il difensore, è proprio l’America. Quando, per esempio, si aggredisce la Serbia per la questione del Kosovo (1999) contro la volontà dell’Onu è poi difficile, avendo creato questo precedente, attaccare la Russia per essersi annessa la Crimea. Anche perché c’è una differenza sostanziale. Il Kosovo era fuori dall’area d’influenza americana e lontanissimo dai suoi confini, tanto che il presidente Clinton per convincere i suoi concittadini della bontà di quella aggressione, giustificata naturalmente in nome dei soliti “diritti umani” pronti per ogni uso, dovette prendere un’enorme carta geografica e con una bacchetta, come un maestrino, indicare loro dove mai fosse questo misterioso Kosovo che nessuno negli States aveva mai sentito nominare. La Russia ha invece occupato un territorio, la Crimea, che se proprio russo non è, era però russofono da sempre. Continua a leggere