QUINTA COLONNA
di Longino
“Vi invito a combattere i miscredenti, con le vostre spade tagliate le loro teste, con le vostre cinture esplosive fate saltare in aria le loro teste. Occorre rompere i crani dei miscredenti e bere il loro sangue per ottenere la vittoria”, diceva a bambini di età compresa fra i 4 e i 10 anni il presidente dell’associazione culturale islamica ‘Al Dawa’ di Foggia, così come risulta dalle intercettazioni disposte dagli inquirenti e pubblicate dai giornali. I magistrati spiegano che l’uomo parlava “dell’obbligo di distruggere le chiese e trasformarle in moschee, individuando l’Italia come obiettivo dell’attività terroristica”. L’uomo è stato arrestato, gli hanno sequestrato beni per un valore di 370.000 euro e il suo centro, utilizzato anche come luogo di preghiera. A Torino, nei giorni scorsi, è stato arrestato un italo-marocchino per “partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. E’ considerato autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano. Nell’inchiesta sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’Islam, oltre a cittadini di origine straniera: l’accusa ipotizzata è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web. L’indagine è partita alla fine del 2015, quando l’italo-marocchino ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo per la pubblicazione sul web di una serie di documenti dell’Isis. Anche a Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia, sono state eseguite perquisizioni da parte della polizia nei confronti di soggetti che si ritiene legati ad ambienti dell’estremismo islamico.
In Italia, le persone di religione musulmana sono stimate in 1 milione e 700mila. In questo dato – dedotto dalla nazionalità di provenienza – non vengono conteggiati né gli italiani convertiti (circa 80mila, dicono le stime) né gli ex stranieri che hanno acquisito cittadinanza italiana. In base ai dati del Centro Studi e RicercheIDOS, vi sono 8 moschee ufficialmente riconosciute, tra cui la Grande Moschea di Roma, attiva dal 1995 nel quartiere di Monte Antenne, la più grande in Europa, edificata grazie all’investimento economico della famiglia reale saudita, che ancora oggi contribuisce alla sua esistenza. I centri di cultura, facenti funzione di luogo di culto – alcuni ampi, moltissimi ricavati da scantinati, magazzini, cantine, garage – sono stimati, perché non esiste una mappa precisa, in circa 800. Le associazioni culturali islamiche sono circa 400. Continua a leggere