Il Corriere della Sera si schiera: "L'islamismo uccide la nostra civiltà"

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l’analisi del rapporto con i cittadini islamici che vivono in Italia, dalle colonne del Corriere del professor Angelo Panebianco, centra la questione Islam

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Resistenza, l'Anpi alla comunità islamica: "Tra i partigiani anche numerosi musulmani"

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“La storia ci insegna” è il titolo dell’incontro tenuto ieri presso la sede della Comunità Islamica di Piacenza. Ad…

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Savona, statua censurata per non offendere i musulmani

Nel Savonese un drappo rosso sul nudo di Epaminonda durante il convegno interreligioso. I musulmani: “Non l’abbiamo chiesto noi”
di Chiara Sarra
La statua è troppo nuda, offende i musulmani. Proprio come nel gennaio 2016 – quando i Musei capitolini velarono i nudi per non indignare il presidente iraniano Rohani in visita in Italia -, una statua di Epaminonda è stata coperta con un drappo rosso e un quadro raffigurante una donna nuda di spalle intenta a lavarsi è stato spostato per non irritare le associazioni musulmane.
A denunciarlo è Mario Capelli Steccolini il pittore e scultore autore delle opere in mostra a Cairo Montenotte, nel Savonese. “Alla faccia di chi ha detto che era una mia trovata pubblicitaria; hanno coperto Epaminonda!”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. E poi ha aggiunto: “Sia chiaro, Epaminonda è stato coperto dai musulmani per esigenze loro cerimoniali. Il quadro l’ho tolto io a loro richiesta. L’Amministrazione non ha colpe”. Continua a leggere

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La prima emergenza da affrontare

Risultati immagini per no moscheeQUINTA COLONNA
di Longino

“Vi invito a combattere i miscredenti, con le vostre spade tagliate le loro teste, con le vostre cinture esplosive fate saltare in aria le loro teste. Occorre rompere i crani dei miscredenti e bere il loro sangue per ottenere la vittoria”, diceva a bambini di età compresa fra i 4 e i 10 anni il presidente dell’associazione culturale islamica ‘Al Dawa’ di Foggia, così come risulta dalle intercettazioni disposte dagli inquirenti e pubblicate dai giornali. I magistrati spiegano che l’uomo parlava “dell’obbligo di distruggere le chiese e trasformarle in moschee, individuando  l’Italia come obiettivo dell’attività terroristica”. L’uomo è stato arrestato, gli hanno sequestrato beni per un valore di 370.000 euro e il suo centro, utilizzato anche come luogo di preghiera. A Torino, nei giorni scorsi, è stato arrestato un italo-marocchino per “partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico”. E’ considerato autore del primo testo di propaganda dell’Isis in italiano. Nell’inchiesta sono coinvolti anche alcuni italiani convertiti all’Islam, oltre a cittadini di origine straniera: l’accusa ipotizzata è di aver svolto una campagna di radicalizzazione e proselitismo sul web. L’indagine è partita alla fine del 2015, quando l’italo-marocchino ha patteggiato una condanna a due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per istigazione a delinquere con finalità di terrorismo per la pubblicazione sul web di una serie di documenti dell’Isis. Anche a Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia, sono state eseguite perquisizioni da parte della polizia nei confronti di soggetti che si ritiene legati ad ambienti dell’estremismo islamico.

In Italia, le persone di religione musulmana sono stimate in 1 milione e 700mila. In questo dato – dedotto dalla nazionalità di provenienza – non vengono conteggiati né gli italiani convertiti (circa 80mila, dicono le stime) né gli ex stranieri che hanno acquisito cittadinanza italiana. In base ai dati del Centro Studi e RicercheIDOS, vi sono 8 moschee ufficialmente riconosciute, tra cui la Grande Moschea di Roma, attiva dal 1995 nel quartiere di Monte Antenne, la più grande in Europa, edificata grazie all’investimento economico della famiglia reale saudita, che ancora oggi contribuisce alla sua esistenza. I centri di cultura, facenti funzione di luogo di culto – alcuni ampi, moltissimi ricavati da scantinati, magazzini, cantine, garage – sono stimati, perché non esiste una mappa precisa, in circa 800. Le associazioni culturali islamiche sono circa 400. Continua a leggere

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L'Europa è già stata conquistata dall'Islam?

Segnalazione di Redazione BastaBugie
In Svezia ci sono le scuole musulmane, Berlino viene messa in scacco da bande di arabi, nelle moschee francesi si invoca lo sterminio degli infedeli (davvero in Italia possiamo stare tranquilli? per quanto?)
di Leone Grotti

(LETTURA AUTOMATICA)
Chiudere tutte le scuole aperte da istituti religiosi per trasformarle in scuole laiche e statali. È l’incredibile proposta che il partito socialdemocratico, che guida un governo di minoranza in Svezia, ha fatto mercoledì per spiegare che cosa farà in ambito educativo se vincerà le elezioni legislative del prossimo settembre.
Ardalan Shekarabi, importante esponente del partito e attuale ministro della Pubblica amministrazione, ha annunciato il progetto in conferenza stampa a Stoccolma. L’obiettivo è quello di «sconfiggere e abbattere il muro della segregazione nelle nostre scuole. Troppe volte vediamo che esistono istituti dove le femmine sono separate dai maschi e vengono insegnati valori che non sono quelli svedesi».
Shekarabi si riferisce ad alcune scuole musulmane dove sono stati riscontrati problemi di segregazione e insegnamenti “limite”. Le scuole dichiaratamente islamiche sono solamente 11 in tutto il paese ma i socialdemocratici temono che il numero possa crescere in futuro dal momento che dal 2012 la Svezia ha accolto 400 mila richiedenti asilo, perlopiù musulmani. Un numero altissimo se si considera che la popolazione conta poco più di nove milioni di abitanti. Continua a leggere

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Figlia in ospedale con islamica: il papà deve uscire dalla stanza

In Austria sta facendo discutere il caso di un padre costretto a rinunciare a stare accanto alla figlia morente in ospedale perché la compagna di stanza è musulmana radicale e non accetta la presenza dell’uomo in stanza
di Luca Romano
L’integralismo religioso si trasforma in una punizione per il prossimo. In Austria sta facendo discutere il caso di un padre costretto a rinunciare a stare accanto alla figlia morente in ospedale perché la compagna di stanza è musulmana radicale e non accetta la presenza dell’uomo in stanza.
La figlia dell’uomo ha 20 anni ed è gravemente malata di sclerosi multipla e, nonostante ci fosse una tenda divisoria tra i due letti, il signor Robert Salfenauer è dovuto uscire. Già, perché quando la musulmana si è accorta della sua presenza ha cominciato a urlare. E non ha smesso nemmeno quando il padre della ragazza ha provato a parlare con la figlia dalla soglia, restando nel corridodio. Continua a leggere

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Londra è sempre meno british e si arrende all’islamizzazione

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di Lorenzo Formicola
«Trasformerò la capitale in un faro dell’islam», fu il motto elettorale del socialista Ken Livingstone nel 2012. Forse non è stato completamente merito suo, ma si può dire tranquillamente che a oggi l’obiettivo è stato raggiunto con successo. La Gran Bretagna ha la terza maggior popolazione musulmana nell’Unione europea, dopo Francia e Germania. I musulmani hanno ormai superato, infatti, anche la soglia dei 4,1 milioni. Il paradigma di una tale crescita ha tre uscite: immigrazione, alto tasso di natalità e disinvoltura nella conversione all’islam. I musulmani si sono integrati nella società inglese semplicemente occupandola. Importando e imponendo costumi, usi e leggi la diffusione della sharia sembra inarrestabile. E Londra è lo specchio di questo scenario a cominciare dal suo sindaco.
L’Inghilterra è un Paese che si è rifatto il trucco per non migliorare. In viso infatti non ha semplicemente i segni del tempo, ma gli sfregi di una identità mortificata. E lo sfruttamento sessuale dei bambini britannici da parte di gang islamiche è solo una parte del problema. A prendersi la briga di spulciare le pagine di cronaca degli ultimi dodici mesi, è una nazione svilita quella che si incontra, incamminata verso il nulla che avanza. Continua a leggere

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Un voto che sia identitario e contro l’islamizzazione

Risultati immagini per voto consapevole“Il Circolo Cattolico Christus Rex” non dà un’indicazione di voto partitica. Si limita a dire a coloro che ci chiedono un’indicazione, di votare, in coscienza, per quello che si ritiene il “male minore”, tenendo conto della Dottrina Sociale della Chiesa, della scomunica latae sententiae per chi vota le sinistre e della realtà d’oggi. Ove possibile, il cattolico eviti l’isolamento e cerchi di poter dare il suo contributo per la buona battaglia o parte di essa, ricordando che tutto ciò che non viene fatto o condizionato da noi, vien fatto o condizionato dai nemici giurati di Cristo, nelle piccole come nelle grandi cose”.
QUINTA COLONNA
di Longino

C’è un pericolo più grande di tutti gli altri nelle elezioni del 4 marzo: esprimere un voto che non sia utile a tentare di fermare l’islamizzazione dell’Italia. I cristiani hanno il dovere di votare solo chi si oppone in modo credibile a questo progetto di cent’anni fa. E’ del 1925 la prima edizione del piano Kalergi, che ora viene attuato da una lobby mondialista, che ha in Bergoglio la punta di diamante, in George Soros il finanziatore e in Emma Bonino, l’esecutrice sul piano politico in Italia.

Come voleva Kalergi, la sostituzione della popolazione europea con popolazioni provenienti dall’area afro-asiatica è in atto. La sua conseguenza saranno gli stupri delle donne europee, che dall’ideologia islamista sono considerate niente di più che prede da conquistare, i matrimoni misti – per realizzare il meticciato – e la scomparsa dell’identità cristiana dall’Italia e dall’Europa. Continua a leggere

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Verona, Danilo Quinto ospite di Christus Rex: "Eurislam? Fermiamo l'invasione, in nome dell'identità classico-cristiana"

di Lucia Rezzonico

A cinque giorni dall’udienza del processo che lo vede imputato per diffamazione ai danni di un esponente dei Radicali, per averlo definito in un libro di sei anni fa come “servo sciocco”, il dott. Danilo Quinto arriva a Verona per presentare la sua ultima fatica: “Eurislam – l’ivasione dell’Europa ed il crollo dei valori occidentali” (Arkadia Edizioni). La sala è colma e alcuni sono costretti ad assistere in corridoio.
Il Circolo Christus Rex-Traditio ha organizzato l’evento in Via Albere 43 presso la sede del Gruppo Sportivi Veterani Veronesi di cui fa parte dall’Agosto del 2016. Il Presidente del G.S.V.V. Pierluigi Tisato ha fatto gli onori di casa, mentre i nostri militanti si sono adoperati affinché il pomeriggio uggioso e denso di iniziative nel veronese si svolgesse al meglio.
Simone Costa ha presentato e introdotto l’autore del libro, offrendo la solidarietà e la vicinanza, non solo in unione di preghiere, da parte di “Christus Rex” in vista del suddetto processo, all’amico e collaboratore di questo sito. “Chi è tra i principali responsabili della morte di centinaia di migliaia di bambini tramite l’aborto, viene, invece, esaltato come fosse un eroe…” (video della prima parte della presentazione e alcune foto possono essere consultate sulla pagina Facebook di Christus Rex :https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/ mentre chi fosse interessato all’acquisto del libro può scrivere a christusrex@libero.it ). Continua a leggere

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