I DUE MOTIVI CHE FANNO ARRABBIARE LA SINISTRA PER VERONA COME CITTA' A FAVORE DELLA VITA

Ieri e l’altro ieri Cruciani e Parenzo, conduttori su Radio24 della trasmissione “La Zanzara” a partire dalle 18.30 hanno cercato in ogni modo di mettere in difficoltà il nostro Matteo Castagna, che con la consueta determinata aplomb e con un po’ di sana ironia, ha ribattuto colpo su colpo, da cattolico integrista, senza timori e dicendo la verità su contraccezione, aborto, rapporti pre-matrimoniali, omosessualità, ruolo della donna nella società ecc.  
Segnalazione Redazione BastaBugie

La mozione del Consiglio comunale impegna il Comune a promuovere il programma ”Culla segreta” e a stanziare fondi di bilancio per progetto Gemma e progetto Chiara
di Rodolfo Casadei

La mozione del Consiglio comunale che proclama Verona «città a favore della vita», che impegna il Comune a promuovere il programma regionale “Culla segreta” e a stanziare fondi di bilancio per progetto Gemma e progetto Chiara, due iniziative che offrono aiuto economico a donne che incontrano difficoltà materiali al momento di una gravidanza, non chiede in alcun modo l’abrogazione della legge 194/78 che ha legalizzato l’aborto in Italia. Il testo della mozione cita anzi gli articoli della legge che auspicano interventi per rimuovere i motivi che possono condurre le donne a richiedere un’interruzione della gravidanza. Perché allora la stampa di sinistra ed esponenti politici di spicco di Partito democratico, Leu e Movimento Cinque Stelle si sono scagliati con violenza inaudita contro il voto dei consiglieri comunali veronesi? Esponenti nazionali del Pd come Andrea Orlando hanno addirittura chiesto l’espulsione dal partito della capo gruppo piddina in Consiglio comunale Carla Padovani, che ha votato a favore della mozione; la senatrice Monica Cirinnà si è dichiarata «esterrefatta e schifata» per il voto veronese. Continua a leggere

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Gentes, Verona, 23/10/18, ABORTO: Le ragioni di una mozione per la Vita

Dopo la schiacciante vittoria in Consiglio comunale a Verona (21 sì e 6 no) della mozione 434 per la prevenzione dell’aborto con aiuti economici concreti ad associazioni e progetti, l’Ass. Cult. Gentes organizza un convegno per spiegare i motivi di questo successo per la Vita 

Saranno presenti esponenti del Circolo Cattolico Christus Rex-Traditio

Segnalazione di Lucia Rezzonico

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Verona pro vita: se previene l’aborto è per le donne!

Risultati immagini per Alberto ZelgerLa sinistra globalista fa, come al solito, un uso ideologico di una legge sbagliata. Noi sosteniamo la maggioranza che ha approvato la mozione a difesa della vita e delle donne. (Christus Rex)
di ProVita
Francesca Romana Poleggi
Ha destato furore e scandalo, spaccature interne al PD, indignazione e costernazione da parte di illustri personaggi come la senatrice Monica Cirinnà, la mozione propostadal Consigliere Alberto Zelger (nella foto) che impegna il Comune  di Verona ad azioni concrete a favore delle donne incinte in difficoltà, atte a prevenire l’aborto.
Tra le sceneggiate e le mascherate delle femministe e di coloro che sostengono pervicacemente il punto, molti invocano il rispetto della legge 194.
Ebbene, la legge 194 dice, all’art. 1Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonche’ altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite». E poi all’art. 2 insiste che i consultori devo informare le donne sui diritti e i servizi sociali che hanno a disposizione in occasione di una gravidanza indesiderata «contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanzaI consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternita’ difficile dopo la nascita» (art.2, lett.d).
Sappiamo bene che queste parti della 194 sono state messe lì con l’unico scopo di gettare fumo negli occhi e far passare l‘aborto libero e a richiesta (cioè a prescindere da qualsivoglia motivazione) fino a tre mesi, e ben oltre se c’è pericolo per la salute della madre o se il bambino è imperfetto e va quindi eliminato eugeneticamente.  Ma al di là delle intenzioni, la carta canta: la mozione Zelger è – di fatto – un atto che dà “piena attuazione” alla infausta normativa in questione. Continua a leggere

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L’aborto e l’infelicità delle donne

Slovacchia- Monumento ai bambini mai natiSlovacchia – monumento ai bambini mai nati
La dimostrazione che l’ideologia sessantottarda è ancora viva e che la 194 è stata fatta per non essere applicata. Quindi il Governo osservi l’indegna gazzarra che sta avvenendo a Verona in questi giorni e proceda con l’iter di abrogazione. (Christus Rex)
di Costanza Miriano
A Verona scelgono di applicare la 194, cioè di far sì che per le donne ci siano serie alternative, e che la morte del loro figlio sia l’ultima possibilità, se proprio niente altro ha funzionato. Così prevedeva una legge – brutta, ma legge – sfrontatamente disapplicata e contravvenuta in tutti gli ospedali italiani.
Grazie al consigliere Andrea Bacciga che per votare sì alla mozione a favore della vita, ha citato questo articolo.
Premio Pulitzer a chi scopre perché, esattamente, secondo il Corrierone queste parole sono “particolarmente dure”.
C’è un’infinità di argomenti contro l’aborto, ma io, visto che mi piace perdere facile, scelgo il più opinabile, il più attaccabile, il meno spendibile in un dibattito pubblico: l’aborto rende le donne infelici. Si potrebbe affrontare il tema sul piano filosofico, come Bobbio (o la Paola Belletti, la mia filosofa preferita, di certo la più gnocca), culturale, come Pasolini, di fede, come fa la Chiesa, o ancora economico, come fa chi elenca nomi dei finanziatori dei prochoice e cifre (fiumi di denaro: perché?). Si potrebbero contestare i numeri falsi che hanno alimentato falsi miti e portato all’approvazione delle leggi sulla base di bufale (come la sentenza Roe – Wade negli Usa o la campagna radicale in Italia), e mostrare come l’aborto ha risparmiato pochissime vite di donne evitando l’aborto clandestino ma ha sterminato schiere infinite di bambini che senza la 194 sarebbero nati. Continua a leggere

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Verona, mozione anti aborto, Andrea Bacciga saluta le "donne in rosso"

“Ma, adesso, non posso manco più salutare?” Così il Consigliere Comunale di Verona Avv. Andrea Bacciga, a fronte delle polemiche scatenate dai soliti noti, nel corso del Consiglio di ieri sera, resta stupito davanti ai suoi accusatori. “A Verona mi sento rappresentato al meglio dall’amico consigliere Andrea Bacciga. A Roma apprezzo molto le dichiarazione di un altro amico, il Ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana. Su immigrazione e temi etici non si faranno intimidire dai nuovi stalinisti, neppure se alcuni gironzolano tra i Sacri Palazzi, e tireranno dritto, perché la linea è quella giusta” – commenta così Matteo Castagna.

SCOPPIA IL CASO IN CONSIGLIO COMUNALE

Mozione anti aborto, Bacciga fa il saluto
romano alle donne sulla balconata

Dalla Prima Pagina de L’Arena odierna Continua a leggere

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Enrico Scio, «La Verità», e l’aborto

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di Toni Brandi
Intervista a Enrico Scio, amministratore delegato del quotidiano La Verità, cui abbiamo chiesto cosa pensa del diritto alla vita e dell’aborto.
  • Gentile dottor Scio, sembra che il quotidiano La Verità sia il principale quotidiano laico che si è schierato definitivamente dalla parte della vita, della famiglia e della ragione, perchè?

La vita è sacra: tutti noi siamo vivi perché i nostri genitori ci hanno accolto, curato, aiutato, sostenuto… e non ci hanno abortito. Il diritto alla vita è il primo e più importante diritto umano. Ricordo che la Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo dice che «il fanciullo, a causa della sua mancanza di maturità fisica ed intellettuale, necessita di una protezione e di cure particolari, ivi compresa una protezione legale appropriata, sia prima che dopo la nascita». Protezione che va data dalla famiglia, quella naturale ovviamente, che è il nucleo naturale e fondamentale della società umana da sempre. Per quanto riguarda la ragione, sì La Verità difende la ragione e il buonsenso perché oggi sembra veramente che la nostra società abbia perso la bussola.

  • Quale ne è la causa principale?

Una delle cause è che viviamo in un mondo preda del puro egoismo e dell’estremo individualismo: sono sposato ma incontro una donna che mi piace, lascio mia moglie; voglio un bambino, me lo compro; non voglio un bambino, abortisco.

  • Cosa pensa dell’aborto? Non crede che vada regolato?

Sono contrario all’aborto. La soppressione del più debole è espressione del darwinismo sociale, secondo cui deve prevalere sempre e solo il più forte. Uno Stato che pretende di proteggere la parte più forte (in questo caso la madre, anche se spesso è soggetta a ingiuste pressioni ed è lei stessa ignara di cosa sia l’aborto e dei rischi che correrà abortendo) a discapito del più debole (il bambino), è la pura e semplice rappresentazione palese della legge della giungla.

  • Ma non crede che ogni donna possa gestire il suo corpo come desidera?

Ma può esserci la libertà per una persona di decidere sulla vita di un altro essere umano? Il bambino fa parte del corpo umano come un rene, con cui siamo liberi di fare ciò che vogliamo? Certo che no, il bambino nel grembo materno è un essere umano, non è un dito!

  • Ma l’aborto nel caso di stupro?

Come possiamo concepire, dopo un terribile atto di violenza come uno stupro, un secondo atto di violenza come l’aborto che elimina un bambino innocente? Cosa ha fatto quel bambino di male per meritare quella sentenza di morte che neppure lo stupratore riceve? Guardi l’ecografia di un bambino di 10 settimane che è il risultato di uno stupro e l’ecografia di un bambino di 10 settimane che è il risultato di una gravidanza normale, qual è la differenza? Non sono entrambi esseri umani? Seguendo questa logica, persone come l’attivista per i diritti umani Jesse Jackson, o cantanti molto apprezzate come Eartha Kitt o una pittrice come Ethel Waters potevano essere state abortite. E tutte le donne che hanno il coraggio di portare a termine la gravidanza frutto di stupro si dichiarano ben felici di averlo fatto.

  • E nel caso di malformazione del feto?

Ma siamo ancora una società umana? Non sappiamo vedere quante persone disabili hanno contribuito al bene dell’umanità (un esempio per tutti, Stephen Hawking)? Seguendo questa logica, persone come Stevie Wonder, la pittrice Frida Kahlo, o Andrea Bocelli, potevano essere state abortite…

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Melissa Ohden, sopravvissuta a un aborto come Gianna Jessen, ma meno famosa di lei perché cattolica

Segnalazione Redazione BastaBugie

Anche lei sottoposta ad aborto salino, è viva grazie a un’infermiera che l’ha sentita vagire e l’ha raccolta
da Notizie Provita

(LETTURA AUTOMATICA)
Giovanna Tedde, su Pour Femme, racconta la storia di Melissa Ohden: 41 anni fa sopravvissuta a un aborto e gettata tra i rifiuti ospedalieri. È viva grazie a un’infermiera che l’ha sentita vagire e l’ha raccolta.
Anche noi abbiamo scritto di Melissa, più volte. E più volte abbiamo trattato del dramma dei piccoli sopravvissuti che – pur essendo nati – non hanno, in questo mondo tanto “civile” il diritto di vivere…
Nel 1977, nello Iowa, una giovane di 19 anni si è sottoposta ad aborto salino (lo stesso di Gianna Jessen), incinta di otto mesi.
La bambina espulsa a seguito di detto aborto pesava 1300 grammi ed è stata gettata tra i rifiuti. Un’infermiera ha sentito i vagiti e l’ha portata in terapia intensiva.
La Tedde dice che «Tutti la credevano morta»: ce l’auguriamo per loro. Sappiamo, però, che spesso non si sta lì ad approfondire. Del resto se la piccola piangeva tra i rifiuti, ci sono buoni motivi di ritenere che respirasse anche prima… Continua a leggere

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Bufera su manifesto antiabortista a Roma: 'rimuovetelo'! e l'hanno rimosso ma l'obiettivo è stato raggiunto!

http://www.ansa.it/webimages/ch_700/2018/4/5/8c30871fdd1812f4fbb95e694fe2391a.jpg

Polemiche su maxi cartellone ProVita. Campidoglio, già diffidati (ANSA)

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http://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2018/04/05/bufera-su-manifesto-antiabortista-a-roma-rimuovetelo_789dcfec-82be-429f-8a18-a813af2a695e.html Continua a leggere

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