MB. Posto qui questo importantissimo articolo di Evans-Pritchard perché dimostra le conseguenze disumane della dittatura tecnocratica – ossia della perdita di sovranità su economia e moneta . Gli Stati hanno ceduto potere e sovranità alle tecnocrazie non elette (autoselezionatesi) , in base alla mitica credenza che i politici sbagliano per ignoranza o perché sono corrotti mentre i tecnocrati sono “scientifici”, … Leggi tutto.
Salvate il soldato Mattarella da chi vuole difenderlo a tutti i costi
Le scelte del presidente della Repubblica hanno scatenato un conflitto senza precedenti. Una lotta che vede combattere sedicenti difensori delle istituzioni contro chi si sente espropriato dell’investitura popolare. Ma il Colle, sede della concordia nazionale, non può diventare un campo di battaglia. (di Alessandro Giuli, LEGGI)
di Maurizio Blondet
Da quel che ho capito io, Mattarella non vuole i ministri che gli propone l’alleanza di governo. Dicono che continua telefonare a Draghi per avere, diciamo, istruzioni o pareri: “Conti ti va?”. Draghi: Per carità, e chi lo conosce. E’ incompetente. E’ un tecnico (i media ripetono: incompetente, troppo tecnico, ha falsato il suo curriculum)
Mattarella: “Mi propongono Paolo Savona lo accetti? Draghi: “Di male in peggio, quello è troppo competente. E’ anche uno del sistema, quindi non possiamo attaccarlo come un barbaro invasore. Ex direttore generale di Confindustria e ministro dell’Industria del governo Ciampi, lunghi anni a fianco di Guido Carli, che da ministro del Tesoro firmò per l’Italia il trattato di Maastricht. Sperimentato. La sa troppo lunga. Riuscirebbe a pilotare l’uscita concordata dall’euro. Sa come fare. Nelle trattative metterebbe in difficoltà Merkel e Macron. No no, proprio no”.
I media strombazzano: Paolo Savona è anti-euro, non va bene. Ci vuole un ministro non critico dell’euro, altrimenti l’Europa si sente offesa. Altri spiegano: Paolo Savona è interno al Sistema, dunque in contraddizione col populismo. Bocciato.
Mattarella mette il veto.
Il presidente Mattarella si prende tempo. Continua a ricevere messaggi dalla cosiddetta Europa: “L’Italia rispetti gli impegni”; “Presidente, non permetta che i barbari distruggano lo splendido lavoro che abbiamo fatto a Bruxelles”.
Centocinquanta economisti tedeschi firmano un documento di fuoco in cui esigono che l’Italia esca dall’euro. Cosa che dimostra lo stato di confusione mentale in cui li abbiamo sprofondati: prima, quando l’opzione di uscita dall’euro era comparsa nella bozza Lega-M5S, tutti a strillare che è uno scandalo! E obbligano a cancellare quella opzione. Poi la stessa opzione compare con la firma di 150 economisti germanici, e va bene. E Mattarella che fa? Aspetta. Aspetta che Salvini e Di Maio gli propongano i ministri giusti. Giusti secondo gli europeisti e i media. Si capisce che sarebbe contento se Salvini e Di Maio gli proponessero: come presidente del consiglio, vogliamo assolutamente Gentiloni. Come ministro dell’economia, scegliamo di nostra iniziativa, Padoan. Agli Esteri, Alfano. La Fedeli all’Istruzione… Continua a leggere
ecco la breve ma straordinaria storia di Michelino…
La sua storia inizia con un lampo di luce. Davvero: nell’istante della fecondazione dell’ovulo nel grembo materno, viene sprigionata una luca stupenda, visibile con il microscopio.
Dopo solo tre o quattro settimane, il cuore di Michelino si forma e inizia a battere. A dieci settimane Michelino è grande quasi cinque centimetri. Tutti i suoi organi sono formati. Qualche volta si succhia il pollice come i bambini amano fare (e siamo ben prima del limite di 13 settimane entro il quale – nella pratica – si può abortire il bambino per qualsiasi motivo!). Nel grembo Michelino si abitua alla voce della mamma.
Michelino si sente al sicuro, ma… Uno strumento freddo, estraneo, pungente può porre violentemente fine per sempre alla storia di Michelino. Aiutaci a salvare Michelino, facendo in modo che nasca e trovi il caldo abbraccio di sua mamma! Ovviamente “Michelino” rappresenta tutti i bambini nel grembo. Rappresenta in particolare i bambini, minacciati dall’aborto, che aiuteremo con la campagna nazionale di ProVita in difesa dei nascituri. Rappresenta i bambini che tu potrai aiutare se decidi di unire il tuo contributo (anche piccolo, di 5 o 10 euro) a quello di tante persone attive, convinte e generose, le quali hanno deciso di aiutarci ora a combattere la cultura della morte.