Diciotti, a Rocca di Papa non c'è più nessuno: sono fuggiti tutti i migranti

Diciotti, a Rocca di Papa non c’è più nessuno: sono fuggiti tutti i migrantidi Paolo Stutaro
La verità viene sempre fuori e il buonismo smascherato. A Rocca di Papa non c’è più traccia dei migranti, quelli della famosa Diciotti sono tutti fuggiti dal centro della Cei. L’accoglienza si è trasformata in uno strumento per mettere piede sul territorio italiano e dileguarsi. Come si legge sul Messaggero,a Rocca di Papa le stanze sono desolatamente vuote, nei corridoi non circola nessuno. Restano unicamente gli ospiti non eritrei.  Gli ultimi tre hanno lasciato il centro alla volta delle diocesi di Ascoli Piceno, ma oltre la metà erano già fuggiti per conto proprio.
In fuga da Rocca di Papa. In 34 sono stati intercettati dalla polizia a Ventimiglia mentre viaggiavano verso Campo Roja, il campo gestito dalla Croce Rossa. Erano a bordo di un pullman noleggiato dall’associazione Baobab experience di Roma, dove già in sedici erano stati individuati e fotosegnalati venerdì. Continua a leggere

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Visto che uomo Macron? Orgoglio e dignità dell'Italia, finalmente

di Marcello Foa
Visto che uomo Macron? Orgoglio e dignità dell'Italia, finalmente
Fonte: Marcello Foa
Ma se il portavoce di En marche!, il partito del presidente francese Macron, giudica l’Italia “vomitevole”, perché non bisogna dirlo? Perché una parte della stampa mainstream sente il bisogno di attenuare, magari anche nascondere, come se si dovesse difendere la reputazione della Francia? Oggi su alcuni siti quel titolo è comparso, poi scomparso, poi riapparso; altri hanno affogato l’epiteto all’interno del pezzo.
Tutto questo, giornalisticamente, non ha senso. L’insulto c’è stato, eccome se c’è stato, pesantissimo. E sebbene poi lo stesso Macron abbia parzialmente corretto il tiro, giudicando il governo italiano “cinico e irresponsabile”, il caso è grave.
A provare imbarazzo non deve essere la stampa italiana, che semmai dovrebbe indignarsi. Dovrebbero essere i francesi perché a essere insostenibile non è la posizione italiana ma la loro. Di quella Francia che i porti li ha chiusi addirittura un anno fa; che respinge brutalmente gli immigrati al confine di Ventimiglia, senza compassione nemmeno per bambini e donne incinte, e si permette persino di sconfinare con i suoi gendarmi in territorio italiano.
L’ipocrisia di Macron e del suo partito è flagrante. E il loro macroscopico doppiopesismo dà la cifra di questa Unione Europea, mai solidale nel momento del bisogno e che vede nell’Italia un Paese da sfruttare, da umiliare, da comprare.
Quel Paese, però, grazie a Salvini e al governo Lega- 5 Stelle, ora dice no e rialza la testa con orgoglio. Pretende rispetto, non accetta lezioni da Parigi. E non tornerà indietro. Continua a leggere

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La confessione del tunisino appena sbarcato: ha ragione Salvini “siamo ex detenuti”

di Maurizio Blondet
Scontro tra Salvini e il governo tunisino sulle parole del ministro dell’Interno.
Peccato siano gli stessi clandestini tunisini a confessare di essere ex detenuti ‘graziati’ e caricati sui barconi:

I detenuti tunisini pagano 1.000 euro per imbarcarsi verlo l’Italia. Lo racconta un giovane testimone che da Ventimiglia sta aspettando un passeur che lo porti in Francia. Perché sono già a Ventimiglia.
All’inviato di Matrix mostra i video del suo viaggio, poi quelli della nave inglese che l’ha salvato e portato a Messina. Alla domanda se sia vera la storia dell’indulto che ha aperto le carceri nel suo Paese permettendo a molti criminali di arrivare in Italia, risponde di sì. Almeno 2700 i detenuti scarcerati negli ultimi tre mesi in Tunisia. Continua a leggere

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