Verona, mozione anti aborto, Andrea Bacciga saluta le "donne in rosso"

“Ma, adesso, non posso manco più salutare?” Così il Consigliere Comunale di Verona Avv. Andrea Bacciga, a fronte delle polemiche scatenate dai soliti noti, nel corso del Consiglio di ieri sera, resta stupito davanti ai suoi accusatori. “A Verona mi sento rappresentato al meglio dall’amico consigliere Andrea Bacciga. A Roma apprezzo molto le dichiarazione di un altro amico, il Ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana. Su immigrazione e temi etici non si faranno intimidire dai nuovi stalinisti, neppure se alcuni gironzolano tra i Sacri Palazzi, e tireranno dritto, perché la linea è quella giusta” – commenta così Matteo Castagna.

SCOPPIA IL CASO IN CONSIGLIO COMUNALE

Mozione anti aborto, Bacciga fa il saluto
romano alle donne sulla balconata

Dalla Prima Pagina de L’Arena odierna Continua a leggere

Condividi

Aquarius, i migranti buttano via i doni della croce rossa e vanno al ristorante con banconote da 100 euro

di Maurizio Blondet
A pochi giorni dallo sbarco, i migranti dell’Aquarius non si sarebbero per ora distinti per un comportamento ineccepebile. Come riporta il portale spagnolo casoaislado, i migranti alloggiati nella municipalità di Cheste, nei pressi di Valencia, avrebbero buttato via i doni fatti loro dalla croce rossa, perlopiù vestiti e coperte. D’altra parte le foto scattate dai residenti che abitano vicino alla struttura non lasciano adito a molti dubbi.
Ad Alicante invece, dove vengono alloggiati i migranti minorenni (o presunti tali), degli abitanti dichiarano aver visto i richiedenti l’asilo dell’Aquarius in un ristorante a bere alcolici pagando con banconote da 100 euro. Questo sin dalla prima sera e nonostante molti media spagnoli avessero riportato che i migranti fossero, dopo il viaggio dalla Libia alla Spagna, scioccati e traumatizzati.
Fonte. https://www.maurizioblondet.it/aquarius-i-migranti-buttano-via-i-doni-della-croce-rossa-e-vanno-al-ristorante-con-banconote-da-100-euro/ Continua a leggere

Condividi

La Via Yankee al Sovranismo

di Riccardo Paccosi
La Via Yankee al Sovranismo
Fonte: Bye Bye Uncle Sam
Le ambivalenze della emergente prospettiva sovranista analizzate relativamente al caso italiano.
Un contributo da leggere con attenzione.
Ho iniziato a parlare dell’esistenza di una Via Yankee al Sovranismo, più o meno da quando ho iniziato a identificarmi, da un punto di vista marxista, con tale categoria politica. Dunque, intorno al 2012.
Infatti, dall’avvento dell’austerity del Governo Monti nel 2011, si è immediatamente palesato che, a fronte della rigidità tedesca che indirizzava le posizioni dell’Unione Europea imponendo politiche di macelleria sociale a Grecia e Italia, da parte degli Stati Uniti vi era un atteggiamento decisamente più elastico nei confronti della spesa pubblica e del bilancio statale. La troika che impartiva ordine ai governi euro-mediterranei, in altre parole, risultava essere composta dal “poliziotto buono” FMI e dal “poliziotto cattivo” Commissione Europea.
Così, molte figure pubbliche che in quel periodo e a vario titolo si pronunciavano contro l’austerity – per esempio Paolo Barnard, ma anche Stefano Fassina – enunciavano altresì esplicitamente la necessità di cercare sponda politica negli Stati Uniti e nel Fondo Monetario per uscire dalla trappola mortale del fiscal compact e dal controllo tedesco sulla nostra economia.
Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti.
Otto anni di austerity hanno quasi del tutto eroso, presso l’opinione pubblica italiana ed europea, il preesistente sostegno alla prospettiva eurofederalista e hanno portato, quindi, il sovranismo al centro del dibattito politico e reso maggioranza parlamentare quelle forze politiche che, con varia gradazione, alle tematiche sovraniste sostengono di rifarsi. Continua a leggere

Condividi