Ecco perché Salvini e con lui la politica sovranista e identitaria hanno bisogno degli “anti-Bergoglio”. I globalisti l’hanno capito. Nel centro-destra molti sono ancora intrappolati in vecchie logiche superate dai tempi e dalla realtà: tanti fedeli simpatizzano, a vario titolo e in diverse forme con gli “anti-Bergoglio”
A riportalo è il Fatto Quotidiano, in un retroscena a firma di Carlo Tecce.
Secondo quanto riferisce il giornale diretto da Marco Travaglio, Salvini avrebbe avviato colloqui per un incontro con Bergoglio, ma quest’ultimo gli avrebbe chiuso la porta in faccia con queste motivazioni: “Finché non cambia linguaggio e politiche, io non posso e non voglio stringergli la mano”.
Sulla ricostruzione è intervenuto lo stesso ministro dell’Interno, smentendo categoricamente quanto riportato dal Fatto: “Non ho mai chiesto un incontro a Papa Francesco”.
Il Fatto però va anche oltre, e riferisce della volontà di Bergoglio di porre un argine all’ascesa della Lega: “I vescovi italiani – scrive Tecce – da un anno, spronati da Bassetti, lavorano a un ritorno in politica dei cattolici, studiano scuole di formazione e però, in attesa che la classe dirigente riemerga dopo la diaspora democristiana e il trasversalismo di Camillo Ruini adottato per la Seconda Repubblica, s’aggrappano ai partiti tradizionali e ai Cinque Stelle per arginare Salvini”.
Papa Francesco insomma starebbe dalla parte dei Cinque Stelle e di Luigi Di Maio, a cui del resto darebbe udienza senza problemi (a differenza della Lega): “I Cinque Stelle sono di casa, bussano spesso e noi offriamo ascolto, è l’alleato Salvini che ha superato il limite, s’è infilato in una diatriba costante e diretta con Bergoglio, però ha tentato di ricucire”, riferisce al Fatto un cardinale di cui non viene specificato il nome.
fonte – https://www.tpi.it/2019/05/17/papa-francesco-contro-salvini/