di Redazione
Si è concluso lo scorso fine settimana il Forum Eurasiatico a Verona, in uno straripante Palazzo della Gran Guardia, che ha visto un grande interesse da parte del mondo economico, politico e del tessuto sociale, oltre al mondo delle associazioni veronesi. Oltre al Sindaco Federico Sboarina, presenti Matteo Salvini con Andrea Bacciga (assieme anche a alla Fiera cavalli) e il Ministro per la Famiglia e la disabilità Lorenzo Fontana. Ovviamente, anche quest’anno ha partecipato una delegazione del nostro Circolo Christus Rex, ad uno degli appuntamenti annuali, divenuti tra i più importanti.
di Francesco Barana
Poche righe, ma significative. Con un passaggio chiave: “Il Forum euroasiatico di Verona si è guadagnato credibilità e prestigio” per quanto concerne “l’economia della fiducia e la diplomazia del business dall’Atlantico al Pacifico, da liberare da barriere e sanzioni”.
A scriverlo in una lettera letta ieri all’apertura del Forum in Gran Guardia, Vladimir Putin, che così battezza la nostra città come centrale per contribuire a risolvere, o comunque a superare, il conflitto diplomatico-commerciale tra Usa-Ue da una parte e Russia dall’altra.
Il Forum Eurosiatico, ideato dieci anni fa dall’associazione Conoscere Eurasia di Antonio Fallico, vanta da sempre grandi ospiti della politica e dell’economia nazionale e internazionale. Tuttavia la legittimazione di Putin rappresenta un salto di qualità e assume un significato politico-diplomatico decisivo per la rassegna, e di conseguenza anche per la nostra città che ha la fortuna di ospitarla.
E’ chiaro che – al netto della simpatia o antipatia per Putin – la verità l’ha detta con il suo solito acume Romano Prodi, da anni relatore al Forum e certamente non un sovranista putiniano, pur essendo tra i pochi italiani ad avere con il capo del Cremlino un filo diretto. Prodi ha sottolineato come a causa delle sanzioni “gli scambi con Eurasia dal 2012 al 2017 si sono assottigliati dal 46% al 32%. Le quote di mercato perse sono state assorbite in parte dalla Cina. L’Europa deve cominciare a dialogare con la Commissione economica euroasiatica”.
Ovviamente la strada di una riconciliazione è tortuosamente in salita, ma va sottolineato come per una volta Verona, città che troppo spesso pecca di cattivo provincialismo, sia stata davvero centro internazionale. Questa volta senza cornici, balle politicanti e pomposa retorica, ma finalmente nella sostanza. Questa è la strada da seguire.
Fonte: https://m.tgverona.it/pages/749468//il_cielo_sopra_verona/putin_e_la_svolta_per_verona.html