Segnalazione Lega Nazionale Antipredazione degli Organi
Una bambina dell’Alabama – Lacey Jane Ayers – era finita in fin di vita dopo un incidente stradale gravissimo.
La bimba ha riportato gravi traumi sia a livello cerebrale che al collo. Da giorni era ricoverata in terapia intensiva al Children’s Hospital di Birmingham e non dava segni di ripresa. Ormai i medici avevano perso ogni speranza, tanto da contattare la famiglia per l’ultimo saluto prima di sospendere il sostegno alla vita.
Ma proprio all’ultimo momento la piccola ha iniziato di nuovo a respirare e a muoversi. Come riporta il Daily Mail la dottoressa che la segue è rimasta molto soddisfatta dei progressi di Lacey durante le ultime ore e lo zio ha sottolineato: “L’ho visitata e mi ha stretto la mano”.
Se i medici avessero staccato la spina – come nelle intenzioni – la piccola Lacey sarebbe stata uccisa… e nessuno avrebbe sospettato nulla.
La “morte cerebrale” quindi è una finzione utilitaristica propagandata da una scienza ingannevole.
In Italia la “morte cerebrale” è imposta. Perfino la Legge detta del “Fine-vita” (Disposizioni Anticipate di Trattamento) votata il 14 dicembre 2017 al Senato (e non ancora pubblicata in Gazzetta) ha programmaticamente escluso il diritto di opposizione alla dichiarazione di “morte cerebrale” sotto l’unificato accordo politico-economico impegnato a procacciare organi e liberare i letti piuttosto che salvare il paziente.
http://www.dailymail.co.uk/health/article-5176705/Girl-3-makes-miracle-recovery-pulling-plug.html
Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente
www.antipredazione.org
COMUNICATO STAMPA ANNO XXXIV n. 1 15 Gennaio 2018
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LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI E LA MORTE A CUORE BATTENTE
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