"Soros chiese la Troika per l'Italia". Il giallo sull'incontro con i vertici Ue

1474400464-soros1

È giallo sui reali contenuti dell’incontro svoltosi il 26 novembre a Bruxelles tra il finanziere George Soros e Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, nonché vice di Jean-Claude Juncker. L’argomento dell’incontro fu l’Italia e la manovra economica del governo giallo-verde? “Non posso confermare né smentire che l’argomento del bilancio dell’Italia sia stato discusso” rispose all’epoca Natasha Bertaud, portavoce della Commissione europea, a un giornalista che chiedeva se nel colloquio si fosse parlato anche della manovra italiana. “Sono stati discussi temi europei e globali”.

Dopo quella risposta evasiva, il giallo ora s’infittisce. Secondo Italia Oggi, che cita una fonte riservata vicina a Timmermans, non solo la manovra italiana fu uno dei principali argomenti del colloquio, ma il finanziere, presidente dell’Open Society Foundations, chiese l’intervento della Troika per il nostro Paese. “Senza tanti preamboli – scrive Italia Oggi – Soros chiese a Timmermans di attivarsi perché la Commissione Ue bocciasse la manovra italiana, aprendo la strada alla Troika. Il terreno sui mercati, con il rialzo dello spread, era già stato preparato. Mancava solo il colpo finale”.
In quell’occasione, tuttavia, Soros avrebbe ricevuto un secco “no” da parte del vicepresidente della Commissione: la bocciatura della manovra italiana avrebbe aperto una crisi finanziaria drammatica, con ripercussioni in tutta l’Europa, che avrebbero toccato anche Germania e Francia. Un rischio che nessuno poteva permettersi di correre. Un’indiscrezione che – se confermata – è destinata a scatenare ulteriori polemiche sulla figura controversa del magnate di origini ungheresi.

Il precedente raccontato da Mario Monti

Il retroscena – da verificare – raccontato da Italia Oggi ha un precedente molto importante e riguarda l’ex presidente del consiglio Mario Monti. Sono gli anni dello spread alto e il senatore a vita è da poco succeduto al governo Berlusconi. “Soros mi chiamò suggerendomi di chiedere aiuto all’Europa – rivelò l’ex premier – ma noi volevamo evitare di far entrare la troika e non seguimmo quel consiglio. Ma Soros era molto preoccupato per situazione italiana”. Una telefonata insolita, raccontata nel novembre scorso in diretta tv dallo stesso Monti, ospite di Lili Gruber.
Ciò che è acclarato è che George Soros ha un ottimo rapporto con Timmermans, e i due si erano incontrati ufficialmente anche ad aprile dell’anno scorso. I dettagli dei loro meeting, però, sono rimasti in gran parte segreti. Come riporta Brussels Times, interpellato da un giornalista, il portavoce di Timmermans ha riferito che i due “si conoscono da molti anni” e che nell’incontro dello scorso aprile “hanno discusso di questioni di ampia rilevanza per l’Unione europea” come, ad esempio, “il mantenere uniti gli Stati membri dell’Ue”.

L’amicizia tra Timmermans e George Soros

Timmermans ha confermato al giornale belga di essere stato regolarmente in contatto con George Soros e l’Open Society Foundations negli ultimi 20 anni. “Ho visto in prima persona, in molti posti diversi, ciò che il suo impegno e il suo contributo hanno fatto per aiutare i Paesi a liberarsi del loro passato totalitario e comunista e costruire una società basata sugli stessi valori di cui godevano coloro che erano abbastanza fortunati da vivere al di qua della Cortina di ferro dopo la Seconda guerra mondiale o hanno avuto la fortuna di liberarsi dalla dittatura”, ha osservato Timmermans, non facendo mistero della sua vicinanza al finanziere. “Non ho alcun dubbio che il suo impegno per la libertà, la democrazia e lo sviluppo di società aperte con pari diritti per tutti i cittadini sia genuino e onesto”, ha affermato il vice di Juncker.
Sull’incontro di fine novembre, il Movimento Cinque Stelle, su iniziativa dell’europarlamentare Isabella Adinolfi, ha presentato un’interrogazione: “Abbiamo inoltrato alla Commissione europea una interrogazione per rendere pubblici i contenuti dell’incontro tra il primo vice-presidente della Commissione Frans Timmermans e George Soros, che come riportato dalla Commissione stessa, si sarebbe tenuto lo scorso 26 novembre”.
“Per noi la trasparenza è un valore fondamentale. Ecco perché Timmermans, che è anche lo Spitzenkandidat del gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, dovrebbe dichiarare se ha ricevuto in passato finanziamenti da parte delle Open Society Foundations di Soros. Chiediamo che questa trasparenza sia estesa anche ai finanziamenti per la prossima campagna delle elezioni europee”, conclude Adinolfi.

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *