Oltre il danno la beffa. Dopo l’inchiesta della Dda “Lande desolate”, coinvolgeva anche vertici regionali, l’Ue congela alla Calabria 130 mln di fondi europei.di Antonio Amorosi
Ma il problema è Oliverio. Anche se alcuni responsabili sono mutati buona parte delle autorità tecniche calabresi coinvolte nella gestione dei fondi sono indagate in “Lande desolate”.
E i dirigenti che gestiscono il POR 2014/2020 sono in massima parte gli stessi che hanno gestito anche il POR 2007/2013, su cui ricadono i casi. Così in via precauzionale Bruxelles ha inviato una missiva decidendo di sospenderne i pagamenti per 6 mesi anche per capire meglio cosa sia stato certificato.
Nella missiva si cita esplicitamente “Lande desolate” della Dda.
“Erano reati annunciati”, spiegò all’esplosione dell’inchiesta il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, “è triste, vedo questo rito che continuamente si verifica qui in Calabria…questa Calabria che continua ad essere, ahinoi, l’Africa del nord”. E ancora Gratteri: “Dichiaravano di aver completato le piste da sci ma c’era solo terra battuta”.
Il congelamento del finanziamento diventa un problema non da poco. L’autorità di gestione delle risorse, che resta l’Ue, ha inviato alla Calabria il documento chiedendo una serie di chiarimenti, elencati dal direttore generale del Dipartimento Politica regionale e urbana della Commissione Europea Marc Lemaìtre. Chiarimenti che potrebbero tranquillizzare la Ue e far ripartire i fondi, qualora il quadro fosse in regola. La Ue chiede di espletare dei controlli accurati sulla veridicità e altri interventi tra cui rivedere le dichiarazioni sullo stato di avanzamento dei lavori, sull’eventuale completamento di questi e fornire un rapporto che includa lo stato dettagliato di ogni infrastruttura e lavoro pubblico ammesso al cofinanziamento Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).
L’autorità locale che certifica la situazione attuale dovrebbe confermare che la spesa eventualmente ritenuta irregolare verrà detratta dal programma di finanziamento, spiegando anche come si intende intervenire su eventuali irregolarità identificate.
La Ue chiede anche se la Regione conferma “il ritiro del progetto ‘Aviosuperficie di Scalea’”, e “l’esclusione delle operazioni su Lorica e piazza Belotti”. Invitando infine le autorità locali ad avvertire i beneficiari dei fondi che potrebbero avere “conseguenze negative” data la mancata erogazione dei fondi.
Tra i livelli attivati dalla Ue ora potrebbe scattare anche un controllo con l’invio di ispettori.
Se le misure richieste non venissero seguite il rischio per la Regione Calabria è di vedersi bloccare definitivamente i pagamenti.
Martedì la questione è esplosa in consiglio regionale perché i componenti delle opposizioni erano in possesso della lettera di Marc Lemaìtre ed hanno chiesto spiegazioni ad Oliverio.
Questi, presente in aula, nel suo intervento ha fatto solo un vago cenno alla lettera sostenendo che comunque si riferisce al programma 2007/2013, la gestione precedente al suo mandato. Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia ha commentato così il caso ad Affaritaliani:
“Non entriamo nella vicenda giudiziaria ma avendo avuto sentore di questa lettera contestiamo i numeri trionfalistici utilizzati costantemente da Oliverio per descrivere la propria opera. Abbiamo anche dubbi sulle ricadute che sul territorio hanno le opere in oggetto”.
fonte – http://www.affaritaliani.it/cronache/sospesi-fondi-europei-per-la-calabria-bloccati-130-mln-dopo-inchiesta-dda-590772.html