Gender, a scuola arriva il consenso informato: vince il buon senso!
“Continueremo a presidiare le scuole dei nostri figli contro la colonizzazione ideologica di progetti ispirati alla dittatura gender”, dicono i cattolici.
La teoria gender troverà degli enormi ostacoli all’interno della scuola italiana. Attraverso una nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur), dicastero guidato dal leghista Marco Bussetti, è stato riconosciuto il diritto al consenso informato dei genitori su tutti i progetti extracurricolari.
Diventa così obbligatorio per le scuole, di ogni ordine e grado, l’esonero degli alunni che lo richiedono (attraverso il diniego da parte dei genitori, espresso con il mancato consenso informato) dai progetti che non fanno parte delle discipline obbligatorie.
In base alla nota ministeriale, che riguarda in particolare il Piano triennale dell’offerta formativa di ogni istituto, il cosiddetto Ptof (che deve essere approvato e comunicato alle famiglie), si stabilisce che “le famiglie devono esprimere il consenso, ove occorra, al fine della partecipazione degli alunni e studenti alle attività extra-curricolari” e, inoltre, che ogni scuola “deve promuovere i necessari rapporti con tutti i portatori di interesse”, prendendo in considerazione “le proposte e i pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori” e, per le scuole secondarie di secondo grado, dagli studenti. Continua a leggere