Ma quanto è scorretto il politicamente corretto?

Più ci parlano di modernità, più ci riportano al Medioevo.
Quella della Moretti che ipotizza le tendine scorrevoli per nascondere i simboli religiosi cristiani nei cimiteri per non turbare le cerimonie delle altre confessioni religiose sarebbe solamente da ridere e neppure varrebbe la pena commentare se fosse solo una ‘boutade’ isolata di una donna in carriera ma sull’orlo di una crisi di nervi. Niente di preoccupante se si trattasse della ricerca di un politcally correct sterile e senza senso fatto per contrappasso da chi come prova massima di politicamente corretto ha mostrato una dimissione da parlamentare italiano per andare ad accumulare altri privilegi da parlamentare europeo per poi dimettersi anche da quello e passare alla raccolta anche al Consiglio regionale del Veneto. Qui farsi trovare 25 volte su 90 assente quando lo avrebbe dovuto presenziare per discuterne la legge di stabilità, darsi perfino ammalata e farsi in ultimo beccare in vacanza a Jaipur (India) con una foto che lei stessa è andata a postare su Instagram. Talmente politicamente corretta che poi s’è meravigliata che la cosa avesse creato scandalo. A proposito, adesso si ricandida alle europee. Questo per dire che spesso chi tanto più ci parla di morale e correttezza è il primo ad essere in difetto. No, il problema non è la Moretti e le cazzate che dice (boutade quello vuol dire in francese), il problema è che questa ondata di cretinismo selvatico che ci viene fatto sorbire come raffinatezza di metodo, modo ed intelletto, è oramai arrivato all’esasperazione.
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fonte – https://it.sputniknews.com/opinioni/201905047591973-politicamente-corretto-polemica-croci-cimiteri-Alessandra-Moretti/

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Goldman Sachs: incertezza della Brexit costa all’economia inglese £600 milioni a settimana

L’incertezza sulla Brexit è costata all’economia del Regno Unito 600 milioni di sterline a settimana a partire da un referendum sulla Brexit nel 2016; lo hanno calcolato gli analisti della banca d’investimenti Goldman Sachs.
Secondo Goldman Sachs, le lunghe negoziazioni sulla Brexit tra Londra e Bruxelles, così come le difficoltà nel negoziare una bozza di accordo nel parlamento britannico, hanno portato a un rallentamento degli investimenti delle imprese.

“I rischi dovuti all’incertezza hanno condizionato la crescita degli investimenti subito dopo il voto sulla Brexit, e questi (rischi) sono aumentati di recente a causa dell’incertezza crescente”, hanno detto gli esperti.

Secondo le previsioni della banca, se il Regno Unito lascerà l’UE senza un accordo, determinando i dettagli di un “divorzio”, il PIL della Gran Bretagna perderà il 5,5% in tre anni e la sterlina si deprezzerà del 17%. Alla conclusione della transazione con l’UE, la crescita dell’economia britannica sarà dell’1,75% e la valuta nazionale aumenterà del 6%.

I paesi dell’UE, nel caso di una Brexit senza accordo, perderanno anche l’1% del PIL, ritengono alla Goldman Sachs.

fonte – https://it.sputniknews.com/economia/201904017478143-Goldman-Sachs-incertezza-della-Brexit-costa-alleconomia-inglese-600-sterline-a-settimana/

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Copyright, approvata la nuova direttiva

Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla nuova e molto discussa direttiva sul diritto d’autore. A favore della riforma hanno votato 348 europarlamentari, 274 hanno votato contro mentre 36 si sono astenuti.
La riforma prevede che tutti i diritti e obblighi del diritto d’autore si applichino anche online. Uno dei principali obiettivi della riforma è che i giganti del web condividano i loro introiti con artisti e giornalisti.
Nel testo dell’articolo è specificato che l’uso dei contenuti nelle enciclopedie libere, come Wikipedia, o su piattaforme software open source, e anche in modo non commerciale, verrà automaticamente escluso dal campo dell’applicazione della direttiva.
Fonte: https://it.sputniknews.com/mondo/201903267459389-Copyright-approvata-la-nuova-direttiva/

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A Chigi il patto delle frappe, soddisfazione per vertice governo

Al centro il punto economico dell’agenda. C’è soddisfazione al termine dell’incontro “cordiale” tra il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, riferiscono fonti di Palazzo Chigi.

Dopo le consultazioni in Sardegna i tre si sono ritrovati stasera a palazzo Chigi per una cena veloce e per fare il punto economico dell’agenda di governo. Codice degli appalti, parola d’ordine semplificazione, sbloccare opere pubbliche e cantieri, corsia veloce per l’autonomia. Questi alcuni dei temi affrontati dai tre esponenti di governo.
“Vertice a tavola con i vicepresidenti @luigi.di.maio e @matteosalviniofficial per parlare di investimenti, decreto sblocca cantieri, autonomia regionale”.
Così il premier Conte sul suo account Instagram dove ha postato una foto di una confezione di frappe di carnevale e ha parlato della cena con i due vicepremier a Palazzo Chigi.

fonte – https://it.sputniknews.com/italia/201902287348992-palazzo-chigi-patto-delle-frappe-vertice-conte-salvini-di-maio/

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Rosneft ha chiesto un'altra smentita di un articolo che riguarda la Lega

Nell’articolo, pubblicato sul quotidiano La Stampa il 22 febbraio, e nell’articolo “Quei 3 milioni russi per Matteo Salvini: ecco l’inchiesta che fa tremare la Lega“, della rivista L’Espresso (incluso nel gruppo GEDI insieme alla Stampa) si afferma, che Rosneft, presumibilmente, potrebbe essere coinvolta nel finanziamento della campagna elettorale della Lega Nord per il Parlamento europeo.

“Tutte le informazioni in questi articoli, riguardanti Rosneft, non corrispondono alla realtà, sono bugie che hanno l’obiettivo di danneggiare la reputazione aziendale”, si legge nel comunicato.

Rosneft si è rivolta alla redazione de La Stampa e del giornale L’Espresso con la richiesta immediata di confutare queste disinformazioni e in casi di danno intende far valere i propri diritti in tribunale, si legge nel comunicato. Continua a leggere

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Europee 2019: Chi comanderà in Europa?

 

La sede del Parlamento europeo a BruxellesMancano 100 giorni dalle europee che dovranno tenersi fra il 23 e il 26 maggio 2019, saranno le elezioni più cruciali dall’istituzione del Parlamento Europeo nel 1979.
Il prossimo voto europeo è molto atteso perché potrebbe rappresentare un passo importante verso un riorientamento del progetto di integrazione europeo e potrebbe determinare l’avanza definita delle forze di maggioranza in Italia — Lega e M5S — e un ulteriore ridimensionamento dei partiti più tradizionali, cioè Pd e Forza Italia
Quale visione politica dominerà il vecchio continente: sovranisti vs europeisti? Come sarà formato il prossimo Parlamento UE? Chi comanderà in Europa? Per parlarne Sputnik Italia ha raggiunto Raffaele Marchetti, Professore di Relazioni Internazionali della LUISS Giudo Carli.
— Professore, Lei è soddisfatto con quello come sta andando la campagna elettorale per le europee 2019? A Suo avviso, come questo appuntamento elettorale potrebbe essere diverso dai precedenti?

— Per adesso non c’è ancora quasi nessun tipo di discussione sul merito specifico delle elezioni europee. Siamo in campagna elettorale ma di politica europea stiamo discutendo molto poco. Per essere soddisfatto io vorrei vedere un dibattito molto più approfondito e accurato sulle tematiche europee e questo non è ancora presente. Continua a leggere

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Siria, Putin: ritiro truppe Usa sarebbe un passo positivo

L’annunciato ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria sarebbe un passo positivo, mentre il controllo sui territori liberati dovrebbe passare alle autorità di Damasco.
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in seguito al vertice in formato Astana sulla Siria. Putin, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente iraniano Hassan Rouhani si sono incontrati all’inizio della giornata nella località russa del Mar Nero di Sochi per discutere l’attuazione degli accordi di Astana sul processo di pace in Siria. Continua a leggere

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Processiamo le Ong, non Salvini

Matteo SalviniIl caso Sea Watch dimostra come alle organizzazioni umanitarie non interessi salvare vite umane, ma usare i disgraziati recuperati in mare per costringere Italia ed Europa ad aprire le porte ai migranti irregolari.
Ci risiamo. Dopo la richiesta di mandare a processo il ministro degli Interni Matteo Salvini per il caso Diciotti s’attende la richiesta di qualche magistrato pronto a inquisirlo anche per il caso dei 47 migranti bloccati a bordo della Sea Watch davanti a Siracusa. Nulla di strano per un’Italia dove il senso dello Stato di alcuni magistrati va in senso contrario rispetto al buon senso e al sentire della maggioranza della popolazione. Per capire come la giustizia rischi di trasformarsi, una volta di più, in arma politica al servizio di magistrati convinti di poter cambiare i governi a colpi di incriminazioni bastano i paradossi del caso Sea Watch.

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Quella sinistra metamorfosi

Quella sinistra metamorfosidi Alessio Trovato
Fonte: Sputnik
La generazione dai quarantenni in sù penso se la ricordi. C’era una volta una sinistra che parlava di Palestina, criticava il capitalismo, aborriva l’imperialismo, lottava per i diritti dei lavoratori e dei più deboli, voleva uno Stato forte, autorevole, capace di difendere tutte le classi sociali ed erogare servizi. Poi a un certo punto…
Ad un certo punto apri i giornali e leggi: “Il populismo è destra, la peggiore destra. Quella contro la quale un galantuomo come John McCain ha combattuto fino all’ultimo.”
Cioè, a un certo punto quella sinistra lì è sparita. Al suo posto è comparsa una ‘sinistra’ che parla di globalizzazione come del Santo Graal, è neoliberista come mai nessuno prima, bombarda Belgrado con la NATO senza risoluzione ONU, sanziona Russia e Siria senza passare dal Parlamento, si fissa con i diritti civili e dimentica completamente quelli sociali, definisce Soros un ‘filantropo’, si auspica maggiori controlli e censure sui social, parla di democrazia e libertà di espressione però se voti come ti pare ti dà del populista, se parli di sovranità nazionale ti dà del fascista e del razzista se ti preoccupi della difesa delle frontiere.
E piange McCain. Anzi, ti spiega che combatteva al tuo fianco, era lui che ti difendeva dalle destre perchè era lui quello che in caso di necessità poteva aiutarti ad organizzare l’ennesima rivoluzione colorata contro il tuo nemico politico. Perdere quindi non solo l’identità di sè ma anche quella del vero avversario. Continua a leggere

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Il Quirinale ci ha schedati?

IL QUIRINALE CI HA SCHEDATI?

IL QUIRINALE CI HA SCHEDATI?

Immediatamente Gianni Riotta, membro della Commmissione anti-fake news della UE, rilancia il Corriere ed accusa pubbblicamente Messora di essere un troll russo: Gianni Riotta Gianni Riotta @riotta La notte dell’allarme al Quirinale per i trolls russi di Sputnik e Messora. Allarme che qui leggete da mesi La notte dell’allarme al Quirinale In 400 per l’attacco sull’impeachment corriere.it 10:40 AM · …
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