Orbán, alleanza con Salvini: “Difendiamo l’Europa dal multiculturalismo”

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha lanciato la campagna elettorale del suo partito per il Parlamento europeo, e descrive la prossima competizione come uno scontro continentale tra open border e sovranisti. Il Primo Ministro ha osservato che le prossime elezioni europee decideranno “il futuro dell’Europa”. A darne notizia è Breitbart.
“L’Europa rimarrà europea o cederemo il passo alle masse provenienti da altre culture?” ha sottolineato Viktor Orbán:  “Se elezioni stabiliranno se decideremo di proteggere la nostra cultura cristiana europea o lasceremo il posto al multiculturalismo”.
Il voto alle europee assumerà la forma di una scelta relativamente diretta in tutti gli Stati membri dell’UE, secondo il parere del Primo Ministro Orbán, che cade “tra i leader dell’UE dei partiti pro-immigrazione o da quelli che si oppongono all’immigrazione”. Il leader ungherese ha chiarito su quale lato della barricata si è seduto, costruendo un’alleanza con il vice primo ministro e ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, il cui partito potrebbe diventare il primo del Parlamento europeo.
“Gli ungheresi, che hanno protetto l’Europa per mille anni, vogliono l’UE, ma siamo stufi di come vanno le cose a Bruxelles”, ha aggiunto Orbán. Continua a leggere

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Manifesto sovranista

Uno spettro s’aggira per l’Europa: lo spettro del sovranismo.
Tutte le potenze della vecchia Europa si sono alleate in una caccia spietata contro questo spettro: Bergoglio e Draghi, Macron e Merkel, radical chic socialisti e falsi popolari. Per la prima volta, le prossime elezioni europee vedranno la contrapposizione tra i difensori di questa vecchia Europa e le forze politiche sovraniste che stanno avanzando in tutti i Paesi e che lottano per una nuova Europa. Il sovranismo è ormai riconosciuto come potenza dalle potenze europee. È pertanto giunto il tempo che i sovranisti espongano apertamente il loro modo di vedere e i loro scopi e che alla fiaba dello spettro contrappongano un Manifesto sovranista.
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Chiarire, allora, che cosa è il “sovranismo”, che cosa oggi rappresenti, è un compito essenziale, se si vuole evitare di incorrere negli errori che la propaganda globalista contro di esso cerca di alimentare.
Il sovranismo vuole recuperare margini di sovranità nei confronti di una Unione europea, che è diventata un “comitato d’affari” delle lobbies economiche e finanziarie mondiali, ma recuperarli non semplicemente per riaffermare i diritti degli Stati-nazione, bensì per promuovere, finalmente, i diritti dei popoli europei. Continua a leggere

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Dem inesauribili: dopo il RussiaFake, ecco il LegaFake

Non è bastata la sonora sberla del cosiddetto RussiaGate (da qualche tempo RussiaFake), gigantesco scandalo inventato sia dal Deep State americano che dai suoi innumerevoli riverberi Dem statunitensi e italiani. Ovviamente Repubblica è la regina delle banane, e Open la sua figlioccia venuta male. Secondo il giornale fondato da Enrico Mentana, il terribile “documento segreto” scovato dagli 007 nostrani citerebbe in uno dei cinque punti fondamentali: “In Italia puntare su Lega e 5 Stelle. Vanno screditati eventi e persone che si oppongono alla Federazione Russa”.
E nell’anteprima si legge: “Il documento include una lista di partiti europei con i quali costruire una “rete informale”. Per la Francia c’è quello di Marine Le Pen. Continua a leggere

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Salvini smentisce la Chiesa conciliare: "Meno sbarchi, meno morti"

Lo scontro fra il presidente della Cei, monsignor Bassetti e il vicepremier

Salvini smentisce pure la Chiesa: "Meno sbarchi meno morti"

“I migranti vanno soccorsi e salvati, non rimandati o bloccati in Paesi terzi non sicuri”. Le parole di monsignor Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sono decise e affilate: una critica, per nulla velata, alle politiche migratorie del Governo. Bassetti si domanda chi, alla fine, si assumerà la responsabilità di chi perde la vita nel Mediterraneo e della mancata integrazione. Certo, sono diminuiti gli sbarchi, ma aumentano i morti in mare, “in modo esponenziale

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Fonte: https://www.iltempo.it/politica/2019/04/04/news/salvini-migranti-oggi-chiesa-cei-monsignore-bassetti-sbarchi-morti-italia-governo-1129678/

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Effetto Salvini, tagli all'assistenza dei migranti: a Treviso le coop se ne vanno

Ieri vertice in prefettura in visita del nuovo bando con le regole del decreto Salvini. Decine di migranti a rischio “strada”

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fonte – https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2019/04/03/news/effetto-salvini-tagli-all-assistenza-dei-migranti-a-treviso-le-coop-se-ne-vanno-1.30158121
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Rito abbreviato addio, Molteni: «Risultato storico. Chi uccide sconta l'ergastolo senza sconti»

«Un risultato storico». Niente più rito abbreviato e sconti di pena per i reati puniti con l’ergastolo. Finalmente. Il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni, che già dalla scorsa legislatura si batte per questo principio, definisce così l‘ok in Senato – con 168 voti favorevoli (Lega, FdI, M5S, Leu) 48 contrari (Pd, FI) e 43 astenuti – alla riforma del Codice penale che prevede l’esclusione dal ‘rito abbreviato’ di chi abbia commesso reati molto gravi punibili con la detenzione a vita.
Nicola Molteni, si tratta di un provvedimento lungamente atteso: certe sentenze  gridano vendetta. Cosa cambia ora?

«Niente più sconti e “premi”. Si tratta di un battaglia di civiltà e di giustizia che risponde al principio della certezza della pena. Era inaudito che per reati gravissimi per i quali il codice prevede la detenzione a vita, dei criminali incalliti potessero sostanzialmente saltare il processo e avere un “premio”, ossia lo  “sconto” di un terzo della pena».
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fonte – https://www.secoloditalia.it/2019/04/rito-abbreviato-addio-molteni-risultato-storico-chi-uccide-sconta-lergastolo-senza-sconti/

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Sì da tutti a Commissione Banche. Ma non da Monti, Casini..

Tutto l’arco costituzionale a favore della Commissione d’inchiesta sulle banche. All’appello mancano solo 4 voti. Ecco di chi
Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che istituisce una nuova Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario italiano. Anche se Mattarella ha accompagnato il provvedimento con una lettera ai presidenti delle Camere ai quali chiede di vigilare sull’organismo, la commissione dovrà fare luce sui crac di questi ultimi anni e sarà inevitabile vada a mettere il dito anche sulla vigilanza a tempi alterni di Bankitalia e Consob.
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fonte – http://www.affaritaliani.it/politica/si-da-tutti-a-commissione-banche-ma-non-da-monti-casini-bonino-cattaneo-596672.html

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La sfida di Salvini ai grillini: daremo aiuti alle famiglie

Il ministro agli alleati: “Orgoglioso di essere sfigato e difendere mamme e papà. E la 194 non si tocca”
Matteo Salvini la tocca piano contro Luigi Di Maio: «Qualche collega di governo forse distratto ha detto che qui ci sono visioni sfigate della famiglia.
Se sfigato significa difendere la famiglia tradizionale, mamma, papà, magari con l’aggravante di essere cristiani e cattolici, allora io sono orgoglioso di essere sfigato. A chi dice che qua si guarda al passato, dico che invece qui si guarda al futuro, si guarda avanti e non indietro». Il vicepremier arriva al Congresso mondiale delle famiglie nel momento della massima tensione, poco dopo che il corteo delle proteste ha sfiorato piazza Bra tra insulti e fumogeni, e aggiunge attrito ad attrito. Continua a leggere

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Quegli intellettuali dalla parte dei terroristi

Vediamo i fatti: Battisti, condannato con sentenze passato in giudicato per 4 omicidi (2 commessi materialmente e 2 in concorso), evade nel 1981 e trova rifugio in Francia. Dopo qualche anno di peregrinazioni da latitante torna in Francia. Qui viene arrestato ma riesce a beneficiare della cosiddetta “dottrina Mitterand”: non vengono estradati latitanti se si ritiene che si tratti di ricercati “per atti di natura violenta ma d’ispirazione politica”. Peraltro in questi (quasi) quarant’anni Battisti si è sempre dichiarato innocente, completamente estraneo ai fatti per cui è stato condannato, dichiarando di essere perseguitato dallo stato italiano per motivi politici. Fin qui abbiamo un assassino in fuga che si proclama innocente e beneficia (indebitamente) di uno sorta di status di rifugiato politico. Ma la cosa insolita è il fatto che si sia creato, negli anni, un movimento d’opinione, transfrontaliero, che si è “bevuto” la sua versione dei fatti (quindi un intellettuale perseguitato per le sue idee politiche, vittima di processi “farsa” e quindi condannato ingiustamente). E da Fred Vargas a Erri de Luca, da Daniel Pennac a Bernard Henry Levy, tutti quanti a sostenere pubblicamente Battisti denunciando le ingiustizie da lui subite. E la lista è lunga. Nel 2004 è stato pubblicato in Francia il “Manifesto per liberare Battisti”, firmato da decine di intellettuali, nel quale si evocava chiaramente una congiura contro il povero Battisti, ordita da chi aveva l’interesse a tacitarlo per sempre.
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fonte – https://www.nicolaporro.it/quegli-intellettuali-dalla-parte-dei-terroristi/

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Ufficiale: il Russiagate era una fake news

Ora è ufficiale: il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, non ha rinvenuto nessuna collusione fra la campagna di Donald Trump e la Russia. Lo riportano l’Ansa, che cita i media americani.
“Il procuratore speciale non ha rinvenuto che la campagna di Trump, o qualcuno associato con questa, abbia cospirato o si sia coordinato con il governo russo nei suoi sforzi, nonostante le varie offerte giunte da individui affiliati con la Russia per assistere la campagna di Trump”, si legge nella lettera invitata dal ministro della Giustizia, William Barr. Continua a leggere

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