Foibe, il sottile boicottaggio del film Red Land. Gli esuli: lo trasmetta la Rai

A Torino un solo cinema ha in programmazione il film Red Land-Rosso Istria, che racconta il dramma delle foibe e la storia di Norma Cossetto. Anche a Milano un solo cinema. A Genova nessuno, a Perugia nessuno, in Emilia Romagna è possibile vederlo solo in una multisala di Cesena, in Campania per vederlo bisogna andare ad Avellino. A Cagliari non c’è. Nulla in Sicilia. Possibile sia solo un problema di distribuzione? No, non è possibile.
E tra l’altro nei cinema dove il film viene proiettato il pienone è assicurato. Tanto che nei due cinema di Roma che ospitano la pellicola le proiezioni sono state prolungate. C’è dunque un problema culturale, di rimozione, di sottile boicottaggio, che accompagna ancora oggi il tema-tabù delle foibe. “In Italia – ha scritto Fausto Biloslavo – ci sono circa 4500 schermi, ma il film sulla tragedia delle foibe, dopo 70 anni, ha trovato spazio nella prima settimana appena in 30 sale e nella seconda in altre 40.”
Come continuare allora un’opera di condivisione che agevola le verità storica e rende doveroso omaggio a vittime scandalosamente dimenticate? L’Unione degli Istriani, attraverso la sua pagina Facebook, lancia un proposta contando sulla diffusione via social: “Ci sono molte preoccupazioni rispetto alla corretta diffusione del film Red Land-Rosso Istria nelle sale cinematografiche italiane. L’Unione degli Istriani sta valutando l’opportunità di chiedere a Palazzo Chigi-Presidenza del consiglio dei ministri, anche attraverso il sostegno dei Presidenti della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e della Regione Veneto Luca Zaia di farsi direttamente carico della questione, affinché la pellicola venga proiettata in prima serata sulla Rai, in uno dei giorni della settimana precedente il Giorno del Ricordo dell’Esodo e delle vittime delle Foibe. Solo in questo modo, e con una adeguata campagna pubblicitaria su tutti i canali della Rai, tutte le famiglie italiane – anche quelle che per ragioni economiche o di altra natura non potrebbero permettersi di andare al cinema – avrebbero la possibilità di vedere questo film. Dateci una mano in questo senso, se condividete l’iniziativa. Contiamo su di voi!”. Sarebbe auspicabile che la Rai celebri degnamente il Giorno del Ricordo trasmettendo il film, che tra l’altro ha co-prodotto. Comunque vada a finire, il modo in cui un film di ottima fattura come Red Land-Rosso Istria è stato accolto e “silenziato” dimostra ancora una volta come verso gli esuli istriani e giuliano-dalmati permanga un senso di fastidio e di indifferenza che impedisce alla comunità nazionale di farsi carico pienamente del loro dramma.
FONTE: http://www.secoloditalia.it/2018/11/foibe-il-sottile-boicottaggio-del-film-red-land-gli-esuli-lo-trasmetta-la-rai/

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