Segnalazione di Redazione BastaBugie
(LETTURA AUTOMATICA)
La psicoterapeuta e scrittrice di romanzi fantasy Silvana De Mari ha fatto saltare sulla sedia Lilli Gruber durante la puntata di lunedì sera di Otto e mezzo su La7.
La De Mari, invitata per parlare di violenza del linguaggio in politica e sui social, ha condannato la dittatura del politicamente corretto e il suo esempio, relativo al circolo Mario Mieli di Roma, ha letteralmente stravolto la scaletta del talk show.
Silvana De Mari è nota per la sua tesi secondo cui l’omosessualità è una malattia psicologica ma non ha parlato di questo nel salotto della Gruber. Riferendosi all’impossibilità di manifestare liberamente le proprie opinioni che è uno dei tratti violenti delle società nelle quali impera il “pensiero unico” ha detto che esiste a Roma un circolo gay ispirato a una figura di intellettuale, Mario Mieli, appunto, morto suicida a 31 anni, il quale era “attratto dall’erotismo dei bambini”.
La De Mari ha riportato citazioni testuali da un libro di Mario Mieli, Elementi di critica omosessuale. Ha inoltre ricordato che nel corso dei suoi spettacoli Mario Mieli, che costruiva il suo personaggio sulle provocazioni, mangiava i suoi escrementi e quelli del suo cane per dimostrare che l’amore deve essere libero di manifestarsi in tutte le sue forme, e tra queste forme appunto erano incluse pedofilia e necrofilia.
Nota di BastaBugie: grande sensazione ha destato nello studio di 8 e mezzo su La7, l’intervento della dottoressa Silvana De Mari, nota per aver espresso posizioni critiche verso l’omosessualità. L’esempio della dottoressa fa inorridire la Gruber, la quale alla fine, per liberarsi della scomoda testimonianza della De Mari chiede aiuto in studio. Da notare l’espressione di Giovanni Floris. Ecco il video con l’episodio (durata due minuti e mezzo):
https://www.youtube.com/watch?v=ORglLbHhIQw
IL PASSAGGIO PIÙ SIGNIFICATIVO DELLA DE MARI
“Il punto più sacro è la libertà di parola. Posso farle un esempio pratico? A Roma abbiamo un circolo che è intitolato a Mario Mieli. Questo circolo riceve fiumi di denaro dallo stato per fare attività pedagogica, psicologica e sanitaria. Mario Mieli è un intellettuale morto suicida a 31 anni. mangiava gli escrementi suoi e del suo cane. Nel suo libro ‘Elementi di critica omosessuale’ lui parla di come lui subisca e come sia affascinato dall’erotismo dei bambini. Cito testualmente: ‘Noi checche rivoluzionarie, noi sì che possiamo accogliere l’eros dei vostri figli. Noi li sedurremo. Noi faremo l’amore con loro’. Allora, noi abbiamo un circolo che riceve denaro pubblico intitolato ad un signore che manifesta pubblicamente la sua pedofilia. Pedofilia non vuol dire aver messo le mani sui bambini, pedofilia significa avere attrazione erotica per i bambini e non è un reato. Poi scrive che faremo l’amore con loro e questa è apologia di pedofilia. Io ho una denuncia da parte del Mario Mieli per aver detto che è una catastrofe aver un circolo intitolato a questa persona”.
Silvana Mari dovrebbe essere invitata nelle parrocchie italiane …Pio desiderio …
Alcune lo fanno ma vengono poi “redarguite”. Lei è portatrice di idee in netto contrasto con quelle dei conciliari occupanti le parrocchie e la Sede petrina. Ma non contrastano con il Cattolicesimo.
Sant’Atanasio diceva agli ariani: “Voi avete le chiese, ma noi abbiamo la Fede!” – noi tradizionalisti lo diciamo praticamente sempre…
La dott.ssa Silvana De Mari, è stata denunciata da ……. per avere chiarito, in chiave medioco-scientifica le problematiche che avvengono nei rapporti omosessuali. L’Ordine dei Medici cui appartiene la dottoressa, che fa ? Nulla, ovviamente, per non turbare l’andazzo politico !
Dalla fine della guerra gli ordini professionali sono diventati servetti del potere statale e non si azzardano mai a lanciare iniziative concrete volte a difendere la categoria in senso autonomo. Il giuramento di Ippocrate, che abiura l’aborto, è stato “epurato” dalla frase quando viene ancora enunciato, per non turbare le coscienze dei novelli medici. Tale comportamento è vergognoso ed indice di asservimento al potere costituito, senza critica . Se venisse la tortura legalizzata, gli Ordini dei Medici accetterebbero anche questo ! Accettare l’aborto come pratica permessa per un medico, significa abiurare al ruolo che un Ordine dovrebbe avere: tutelare ,ad ogni costo, la vita umana…