L’immigrazione come fenomeno inarrestabile è uno dei mantra degli immigrazionisti. Andando a fondo, è interessante notare come personaggi dello stesso universo africano smentiscano questo dogma, un po’ meno ridondante del solito da quando gli sbarchi di clandestini sono crollati nel nostro Paese. È interessante in tal senso il pensiero espresso da Paul Kagame, presidente del Ruanda, nel corso di un’intervista rilasciata a The New Times e tradotta da Voci dall’Estero nel dicembre scorso, la cui sintesi era chiara: la crisi migratoria è una creazione dell’Europa.
La stessa Europa che prima ammonisce l’Italia sul rispetto degli accordi di Schengen, poi si augura che il governo gialloverde appena insediato “non cambi politica sull’immigrazione” e poi ancora si accoda alle accuse di governo italiano fascista e xenofobo, dopo le prime “chiusure” dei porti risalenti al giugno scorso”.
Con buona lucidità, colpisce in particolare questa dichiarazione al tempo espressa da Kagame:
“L’Europa ha un problema di migrazione perché non è riuscita ad affrontare il problema in anticipo. Invece di aiutare l’Africa, ha ulteriormente impoverito il continente. Non mi fraintenda: non sto dando all’Europa tutta la colpa del problema della migrazione.
È un problema condiviso. Gli africani devono chiedersi perché c’è questo caos con la gente che continua a fuggire dalle proprie terre. Di questo non può essere ritenuta responsabile l’Europa.
Ma gli europei vogliono modellare gli altri a loro immagine. Lamentano costantemente che l’Africa è piena di dittatori. Che è un modo per dire: “Noi sì che siamo liberi, l’Europa è il paradiso, vieni!”. Così l’Europa ha invitato gli africani. Fino ad oggi.”
E anche sul boom di natalità Kagame dimostra di guardare oltre il problema – indubbiamente reale – dell’estrema prolificità degli africani quale causa della loro povertà:
“Non è solo una questione di dimensioni della popolazione. Quello che conta è il contesto in cui cresce la popolazione. La Cina ha 1,3 miliardi di abitanti. Tuttavia, non si sono viste legioni di cinesi migrare illegalmente in altri paesi.
Anche se la popolazione dell’Africa non crescesse, in molti posti la povertà sarebbe ancora così grande che le persone cercherebbero alternative. L’Europa ha investito miliardi su miliardi di dollari in Africa. Qualcosa deve essere andato storto.”
(di Stelio Fergola)
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