Identità, fede e famiglia: così Salvini ha convinto i cattolici

Salvini, anche in questa tornata elettorale, ha potuto contare su una “base cattolica”. L’analisi sui perché di questi consensi
Non è stato un mero caso. Durante la passata tornata elettorale, Matteo Salvini ha potuto contare, ancora una volta, sui consensi di molti cattolici.
C’è chi ha votato Lega per difendere l’identità occidentale, chi per la linea restrittiva in bioetica, specie rispetto ai tentativi aperturisti dei grillini, e chi per il rosario e le invocazioni.
Certo, non tutti coloro che si professano credenti hanno scelto di sostenere la causa sovranista. Sappiamo come la pensino le gerarchie ecclesiastiche del Vaticano e non possiamo non sottolineare come è dai tempi della fine Democrazia Cristiana che non esiste più compattezza nel voto catolico. Qualcosa però è successo. Su La Stampa si legge di un'”opa sulla base dei credenti” e di una moltiplicazione dei voti in cui emerge “l’identikit dell’elettore catto-sovranista forgiato a marzo nell’infuocato Congresso delle famiglie a Verona”. Costituisce un ottimo punto di partenza. Indagare non è poi complesso: basta porsi in ascolto delle voci di chi fa parte di questo insieme o di quelle di chi è in grado di analizzare il fenomeno. Continua a leggere

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Con la scusa dell'odio ci imbavagliano

Il regolamento dell’Agcom
Occhio a quello che dite e a quello che scrivete. E forse anche a quello che pensate. Non solo se siete giornalisti, anche perché, grazie alle reti sociali, sono tutti un po’ giornalisti e tutti possono dire quello che gli pare e piace.

Ieri il garante per le comunicazioni, l’Agcom, ha tracciato un limite inviolabile oltre il quale si sprofonda nell’hate speech. Chi sgarra viene segnalato e poi multato. Fino a qui siamo tutti d’accordo. Il problema è: quali sono le parole d’odio? Perché a questo punto entra in ballo la sensibilità personale e quindi, almeno in una certa misura, anche la soggettività.
Le parole d’odio – spiega l’Agcom – prendono di mira bersagli specifici (come le donne, gli omosessuali, gli immigrati, i rom, le persone di colore). Parole che farebbero leva su stereotipi e luoghi comuni. Ma nel mirino del garante finiscono anche i contenuti di cronaca che possono portare a «pericolose generalizzazioni». E la questione si fa sempre più complicata. Facciamo un esempio pratico: lunedì a Mirandola un giovane marocchino ha dato alle fiamme le sede dei vigili urbani, uccidendo due persone e ferendone altre venti. Posso dire che è marocchino? Oppure sto seminando odio nei confronti della popolazione del Nordafrica? E se, come purtroppo molte volte è accaduto, qualcuno fa una strage nel nome di Allah, possiamo scriverlo o dobbiamo tacerlo per non turbare la sensibilità degli 1,8 miliardi di musulmani nel mondo? Perché quelle non sono parole d’odio, sono parole che raccontano l’odio.
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Croazia, dalla fossa comune emergono i corpi dei soldati della X Mas

Grazie alla collaborazione tra il governo italiano e quello croato, ad Ossero, sono stati riesumati i corpi probabilmente appartenenti ad un manipolo di soldati della X Mas trucidati dai titini
Riportati alla luce, dopo settantaquattro anni oblio, dalla fossa comune che li aveva inghiottiti, senza gloria né onori, senza scarpe né uniformi.

 Erano lì, dietro al cimitero di Ossero, sull’isola di Lussino, quando ancora non era Croazia, e tutti sapevano. C’è comunque voluto più di mezzo secolo perchè si avverassero le condizioni necessarie al loro recupero. Erano gli uomini della Decima flottiglia Mas, inviati dal principe Borghese come ultimo disperato argine all’avanzata dell’esercito Jugoslavo.

Una quarantina in tutto quelli di stanza a Lussino, a difesa delle località di Zabodaschi e Neresine. A Zabodaschi si arresero e vennero deportati nei gulag. Neppure una manciata furono quelli che poi riuscirono a tornare a casa. A Neresine invece provarono a resistere, asserragliati in un’ex caserma dei carabinieri e in netta inferiorità numerica, fino all’ultima pallottola. Chi sopravvisse alle scariche dei partigiani e non decise di usare l’ultimo proiettile per sé, venne condotto ad Ossero. Costretto a scavarsi la fossa, scalzo, venne fucilato e ricoperto di terra. Era il 21 aprile del 1945.
A dare la notizia della riesumazione di una trentina di corpi non ancora identificati è la FederEsuli che nel 2008, in quel luogo, già aveva apposto una lapide con l’elenco dei caduti. “Anche se quei poveri resti, a tutt’oggi, risultano essere ufficialmente di persone ignote, per tutto il mondo dell’esodo lo scavo della fossa di Ossero rappresenta un successo, seppure amaro, conseguito a decenni di distanza ed ottenuto grazie all’insistenza delle associazioni che hanno da sempre richiesto di onorare i propri caduti”. Continua a leggere

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È una persecuzione mondiale 345 cristiani uccisi ogni mese

I dati sono allarmanti. I leader che ricordano le vittime di Colombo non hanno il coraggio di definirle cristiane
Sono i nostri Fratelli nella fede. Incarnano i nostri valori e le radici della nostra civiltà. Ma sono anche la comunità religiosa più perseguitata nel mondo.

 Eppure ce ne freghiamo. E prima di noi se ne fregano i rappresentanti di quella sinistra cultura del politicamente corretto che ha divorato l’Europa e sta contagiando un Vaticano sempre più incline a guardare ai Cristiani come ai propri figli minori. Eppure statistiche e medie mensili sono tremende

fonte – http://www.ilgiornale.it/news/politica/persecuzione-mondiale-345-cristiani-uccisi-ogni-mese-1683156.html?mobile_detect=false

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"Io antifascista chiedo di fare il corteo per Ramelli"

«Io sono radicalmente ed eternamente antifascista. Ma mi spiegate perché bisogna vietare un corteo in ricordo di Sergio Ramelli, ragazzino del Msi trucidato a sprangate nel 1975? L’uccisione di Sergio è stato uno degli atti più barbari della politica di quegli anni».

Ex direttore del quotidiano «Il dubbio» e da sempre brillante coscienza critica della sinistra, Piero Sansonetti ha twittato così ieri nel suo profilo. «Ci sono i nemici, cui non deve neppure essere corrisposto l’odio, perché non meritano alcuna attenzione. Poi ci sono gli avversari, con cui serve confrontarsi…», gli ha risposto su Facebook l’ex deputato Massimo Corsaro, altrettanto brillante coscienza critica della destra. L’antipasto del solito, inevitabile dibattito (e purtroppo scontro) su tempi e modalità delle manifestazioni per ricordare l’assassinio di Ramelli per mano di Avanguardia operaia, ma anche il consigliere provinciale del Msi Enrico Pedenovi ucciso il 29 aprile del 1976 da un commando dei terroristi di sinistra di Prima Linea e l’eroe di guerra Carlo Borsani trucidato dai partigiani a guerra finita il 29 aprile del ’45. Per ora di fronte alla richiesta di un corteo silenzioso chiesto dal comitato di cui fanno parte due partiti come Casa Pound e Forza Nuova che si presentano alle prossime elezioni europee e all’appello di 60 politici di diversi schieramenti (tra cui i vice presidenti di Camera e Senato), la questura ha negato il permesso. Elezioni sì, corteo no. A favore del quale, però, si schiera anche un uomo convintamente di sinistra come Piero Sansonetti.
fonte – http://www.ilgiornale.it/news/milano/io-antifascista-chiedo-fare-corteo-ramelli-1683213.html?mobile_detect=false

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Europee, Soros dona 200mila euro a Più Europa

Il partito guidato da Emma Bonino ha ricevuto quasi 200mila euro di finanziamenti dal fondatore di Open Society e da sua moglie.
George Soros e la moglie, Tamiko Bolton, hanno finanziato Più Europa, il partito guidato da Emma Bonino, con 200mila euro.
In vista delle prossime Elezioni europee, l’imprenditore ungherese ha così voluto dare il suo contributo.
In seguito all’entrata in vigore della legge Spazzacorrotti (l. 9 gennaio 2019, n. 3), è stato lo stesso partito a pubblicare sul suo sito internet i dati dei versamenti avvenuti il 22 e 30 gennaio 2019. Come riporta Wall Street Italia, da inizio anno Soros e la moglie risultano gli unici finanziatori di Più Europa ad aver superato tale soglia. Continua a leggere

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Aborto, ora spunta quello "postnatale" per le malattie genetiche

Aborto per le persone già venute al mondo: questa è una delle ultime frontiere degli intellettuali scientisti. Ecco le patologie a rischio

La guerra ideologica che si combatte attorno ai temi bioetici non conosce pause. L’aborto è uno dei fronti più caldi. In Italia, dopo anni, è stato riaperto il dibattito sulla reale applicazione e/o sulla messa in discussione della legge 194, ma sono le idee diffuse in certi ambienti frequentati da intellettuali a spaventare chi ritiene che la vita sia sacra e inattaccabile sin dal suo concepimento fino alla morte naturale. A denunciare la pericolosità di chi propone una forma di pratica abortiva successiva, in linea temporale, alla venuta al mondo di un essere umano, è stata la dottoressa Silvana De Mari, in un pezzo pubblicato sull’edizione odierna de La Verità. Continua a leggere

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L'ossessione della sinistra lo ha reso davvero "eterno"

Negli anni, l’accusa di essere fascista ha colpito tutti: da Mao a Nenni, da Stalin alle femministe fino a 007
Il Duce ha fatto carriera. Benito Mussolini è stato appeso a testa in giù a Piazzale Loreto (Milano) ma il suo fantasma è diventato l’ossessione della sinistra antifascista.
Una sinistra che per molti anni si è identificata quasi per intero con il Partito comunista. Una sinistra quindi antidemocratica. Per appartenere alla famiglia democratico-liberale è infatti necessario un doppio requisito che pochi avevano: essere sia antifascista sia anticomunista.
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I "vescovi" benedicono i sindaci anti-Salvini: "Non guida lui la Chiesa"

Sul decreto Sicurezza di Salvini, i prelati chiedono “obiezione di coscienza”. E sposano il ricorso dei governatori alla Consulta
Dopo gli appelli ad aprire i porti, ora i vescovi italiani si schierano al fianco di Orlando&Co. contro l’applicazione del dl Sicurezza. A prendere la parola è monsignor Perego, vescovo di Ferrara ed ex direttore generale della Fondazione Migrantes della Cei.
“Ci sono due livelli, entrambi importanti – osserva il monsignore all’Adnkronos -. In Costituzione abbiamo l’art. 10 che tutela il diritto di asilo e in questo momento, di fronte ad un decreto sicurezza che non tutela il diritto di asilo e mette in difficoltà ulteriormente le realtà locali, è giusto ricorrere ai giudici della Consulta da parte dei sindaci e anche delle associazioni”.
Nei giorni scorsi anche Bagnasco era arrivato a chiedere un “giudizio di coscienza sul dl Sicurezza”. Ora Perego torna all’attacco: “Di fronte a gravi disagi – dice – è giusto il ricorso perché in coscienza non si può accettare quello che va contro diritto”. È dunque giusto “fare obiezione di coscienza di fronte ad un decreto che non tutela la vita delle persone”.
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Il nuovo missile nucleare di Putin: neanche la Nato può fermarlo

Il presidente annuncia la riuscita del test: “Abbiamo una nuova arma”. Il missile vola 20 volte la velocità del suono. La Russia ha testato con successo Avangard, un nuovo missile ipersonico che secondo il presidente Vladimir Putin renderà obsoleti tutti i sistemi missilistici precedenti. “La Russia ha un nuovo tipo di arma strategica, e nel 2019 il nuovo sistema strategico intercontinentale Avangard entrerà al servizio delle Forze armate – queste le parole con cui il presidente russo ha annunciato al governo la buona riuscita dei test del sistema missilistico -. Il test è stato un successo completo, siamo i primi ad avere questo tipo di arma strategica“. Continua a leggere

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