Le europee cambiano gli equilibri interni alla coalizione che governa l’Italia

Le elezioni europee hanno dimostrato una volta di più quanto siano mutevoli le fortune dei partiti in questa epoca storica contrassegnata dal declino delle ideologie.

Siamo entrati in una prolungata fase sperimentale, in cui gli elettori riconsiderano e riorientano di continuo le loro preferenze sulla base dei bisogni percepiti istante per istante e di quanto promettono loro le forze politiche per soddisfarli.

Questa tendenza ha trovato conferma anche in molti degli altri paesi che si sono misurati con il rinnovo della propria delegazione al Parlamento europeo. In Francia si è consolidato un bipolarismo nuovo, già emerso in verità in occasione delle presidenziali vinte da Emmanuel Macron sulla Le Pen, mentre in Gran Bretagna il mancato perfezionamento della Brexit non ha comportato solo le dimissioni del premier Theresa May, ma il tracollo dei partiti tradizionali, scesi a percentuali bassissime. Probabilmente, la formazione fondata e guidata da Farage non avrà prospettive politiche ulteriori, ma la sua affermazione in occasione delle europee sembra dimostrare il momento di acuto pragmatismo che stanno vivendo gli elettori del Vecchio Continente.

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fonte – https://it.sputniknews.com/opinioni/201905287703629-le-europee-cambiano-gli-equilibri-interni-alla-coalizione-che-governa-litalia/

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L'eresia antiliturgica e la riforma protestante (di dom Prosper Guéranger)

[…] È solo in seno alla vera Chiesa che può fermentare l’eresia antiliturgica, vale a dire quell’eresia che si pone come nemica delle forme del culto. Soltanto dove c’è qualche cosa da distruggere il genio della distruzione cercherà di introdurre tale deleterio veleno. L’Oriente ne ha provato una volta sola, ma violentemente, i colpi, e ciò è avvenuto ai tempi dell’unità. Nel secolo VIII sorse una setta furibonda la quale sotto il pretesto di liberare lo spirito dal giogo della forma ha rotto, strappato, bruciato i simboli della fede e dell’amore del cristiano. Il sangue fu sparso per la difesa dell’immagine del Figlio di Dio come era stato sparso quattro secoli prima per il trionfo del vero Dio sugli idoli. Ma è stato riservato alla cristianità occidentale di vedere organizzare nel suo seno la guerra più lunga, più ostinata, che ancora continua, contro l’insieme degli atti liturgici. Due cose contribuiscono a mantenere le chiese dell’Occidente in tale stato di prova: innanzi tutto, come si è detto, la vitalità del cristianesimo romano, il solo degno del nome di cristianesimo, e di conseguenza quello contro cui dovevano rivolgersi tutte le forze dell’errore. In secondo luogo il carattere razionalmente materiale dei popoli occidentali, i quali, privi dell’agilità dello spirito greco come del misticismo orientale, in fatto di credenze, non sanno che negare, che rigettare lontano da sé quanto li disturba o li umilia, incapaci per questa duplice ragione, di seguire al pari dei popoli semitici una stessa eresia per lunghi secoli. Ecco il motivo per cui da noi, se si trascurano certi fatti isolati, l’eresia non ha mai proceduto che per via di negazione e di distruzione. In questa direzione, come ora vedremo, vanno tutti gli sforzi della immensa setta antiliturgista.
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Nuova riunione segreta del Bilderberg. Ecco chi sono gli italiani invitati

Si avvicina la riunione annuale di uno dei poteri sovranazionali più potenti…(n.d.r.)

La 67ma riunione del gruppo Bilderberg si terrà a Montreux, in Svizzera, dal 30 maggio al 2 giugno. Per l’Italia ci saranno Matteo Renzi, Stefano Feltri del Fatto Quotidiano e Lilli Gruber
Si riuniranno dal 30 al 2 giugno, ma il luogo dell’incontro preciso non è ancora stato confermato e verrà comunicato soltanto due giorni prima.

Questa volta i membri del gruppo Bilderberg si troveranno a Montreux, in Svizzera. L’incontro segreto del riservato gruppo formato da David Rockfeller nel 1954 questa volta ospiterà anche Matteo Renzi, Stefano Feltri del Fatto Quotidiano e Lilli Gruber. Durante la 67esima riunione del gruppo, i circa 130 partecipanti parleranno in modo riservato di economia, industria, finanza e media.
Come riportato dall’Huffington Post, i temi saranno undici, e tra questi ci saranno anche ambiente e futuro. Ecco alcuni titoli delle discussioni che si terranno: “Un ordine strategico stabile”, “Cosa adesso per l’Europa?”, “Cambiamenti climatici e sostenibilità”, “Cina”, “Russia”, “Il futuro del capitalismo”, “Brexit”, “L’etica dell’intelligenza artificiale”, “I social media come arma”, “L’importanza dello spazio”, “Le minacce cyber”.
La quattro giorni di dibattiti segreti, di cui i partecipanti sono autorizzati ad utilizzare i contenuti senza però poter rivelare né l’identità né l’affiliazione degli oratori, l’anno scorso si è tenuta a Torino all’Nh Hotel Lingotto Congress. A pagare l’organizzazione dell’evento dell’edizione scorsa, secondo le regole della Fondazione, erano stati i membri italiani del “comitato direttivo”, ossia John Elkan e la giornalista Lilli Gruber.

fonte – http://m.ilgiornale.it/news/2019/05/28/nuova-riunione-segreta-del-bilderberg-ecco-chi-sono-gli-italiani-invit/1702569/

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Attacco alla Siria: false notizie, veri criminali

Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza

Comunicato n. 42/19 del 28 maggio 2019, Sant’Agostino di Canterbury
 
Attacco alla Siria: false notizie, veri criminali
 
Armi chimiche e ‘false flag’
Ulteriori prove che l’attacco USA ‘per armi chimiche’ fu basato su una ‘false flag’
Ulteriori prove sono emerse che indicano che il presunto attacco chimico in Douma del 2018, in Siria, fu messo in scena dai miliziani sostenuti dagli Stati Uniti, non dal governo siriano.
Recenti rivelazioni indicano che gli Stati Uniti non solo hanno falsamente accusato Damasco di aver effettuato l’attacco, ma hanno eseguito bombardamenti contro la Siria basati su un falso pretesto. A tutt’oggi, gli Stati Uniti hanno categoricamente omesso di produrre alcuna convincente prova a sostegno delle loro affermazioni iniziali.
Al contrario, una successiva indagine condotta dall’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ha prodotto prove schiaccianti che dimostrano che un evento ‘falso flag’ è stato condotto da militanti appoggiati dagli Stati Uniti. Questo includeva una bombola di gas di cloro trovata in un deposito di armi dei militanti ispezionato da investigatori dell’OPCW, che combaciava esattamente con i due cilindri usati pretestuosamente nello stesso attacco di Douma del 2018.
Mentre i militanti sostenuti dagli Stati Uniti hanno insistito nel sostenere che due bombole di gas sono state sganciate da elicotteri governativi su Douma, l’OPCW ha osservato che i presunti crateri causati dall’impatto dei cilindri corrispondevano a quelli degli edifici vicini chiaramente provocati da ordigni esplosivi.
La relazione finale dell’OPCW riguardante l’incidente di Douma ha affermato: Il team [della missione OPCW in Siria] ha osservato che un simile cratere era presente su un vicino stabile in costruzione.
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Europee, la Grecia svolta a destra. Tsipras costretto alle dimissioni

I cedimenti di Alexis Tsipras ai diktat dell’Unione europea non hanno pagato. E In Grecia ci saranno elezioni anticipate. Il premier Tsipras ha annunciato che chiederà al presidente Prokopis Pavlopoulos di convocare il voto dopo il secondo round di domenica delle elezioni locali e regionali. Le elezioni avrebbero dovuto tenersi a ottobre. Il partito del premier, Syriza, è arrivato secondo, con un distacco di circa il 9% dai conservatori di Nuova Democrazia. “Il risultato non è in linea con le nostre aspettative e non ignorerei mai un tale risultato”, ha detto Tsipras in una conferenza stampa. La prima data utile per le elezioni anticipate sarebbe il 30 giugno. I conservatori di Nd avrebbero il 33% contro il 24% di Syriza.
Nuova Democrazia, il partito di centrodestra guidato da Kyriakos Mitsotakis, sarebbe arrivato in testa nelle elezioni europee superando il partito del primo ministro Alexis Tsipras, secondo gli exit poll alla chiusura delle urne in Grecia.
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fonte – https://www.secoloditalia.it/2019/05/europee-la-grecia-svolta-a-destra-tsipras-costretto-alle-dimissioni/

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Elezioni Europee: denigrare la famiglia fa perdere voti. Vero, Di Maio?

Le elezioni europee si compiono nel segno di una tenuta delle forze di governo ma con proporzioni rovesciate. Rispetto alle Politiche di un anno fa, la Lega raddoppia i consensi e vola dal 17% al 34%, mentre, al contrario, il M5S crolla dal 32% al 17%. Risale la china il Pd (dal 19% delle politiche al 23%), cresce Fratelli d’Italia (dal 4% al 6%), cala invece Forza Italia (dal 14% al 9%).
Nella prospettiva di Pro Vita & Famiglia è impossibile non notare una crescita delle liste che hanno mostrato un atteggiamento favorevole (o quantomeno non ostile) ai principi della vita, della famiglia e della libertà d’educazione. Lega e Fratelli d’Italia, che hanno complessivamente guadagnato il 19% dei consensi, sono le formazioni politiche che hanno espresso il maggior numero di candidati firmatari del Manifesto di Pro Vita & Famiglia.
In attesa di conoscere i nomi degli eletti al nuovo Europarlamento, va preso atto che la debacle pentastellata si associa a una costante del dibattito politico da una dozzina d’anni a questa parte. Lo sanno bene Renzi e il Pd, che, dopo l’approvazione delle unioni civili all’inizio del 2016, iniziarono a perdere tutte le elezioni amministrative, incassando la storica sconfitta al referendum costituzionale, fino al minimo storico del 18,7% delle Politiche dello scorso anno. “#Renziciricorderemo” è l’indimenticato striscione esposto al Family Day del 30 gennaio 2016: gli elettori furono di parola e castigarono severamente alle urne il Partito Democratico e tutti i suoi alleati di governo. In quell’occasione, l’aggravante fu rappresentata dall’intromissione del governo in un Ddl Cirinnà che, per quanto eticamente inaccettabile, nasceva in ambito squisitamente parlamentare: Renzi promise che non avrebbe messo la fiducia sulle unioni civili, salvo poi rimangiarsi clamorosamente la parola.
Un precedente era stato il primo tentativo di approvazione delle unioni civili (allora chiamate Dico) nel 2007: il Ddl Bindi-Pollastrini venne però contestato dal primo Family Day nel maggio di quell’anno e venne quindi accantonato. All’inizio dell’anno successivo il Governo Prodi veniva sfiduciato e alle elezioni politiche del 2008, il centrosinistra subiva una pesante sconfitta alle Politiche.
Una dinamica simile si è ripetuta in occasione delle Europee 2019. Almeno quattro sono state le esternazioni contro la famiglia del vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Welfare, Luigi Di Maio. «Si prepara un festeggiamento di un nuovo medioevo che io non vado a festeggiare», dichiarò di Maio lo scorso 14 marzo, ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull’imminente Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona. E rincarò la dose: «Benedico tutte le istruttorie che hanno aperto a Palazzo Chigi per tornare indietro su quel patrocinio». Riferito ad alcune associazioni coinvolte nella promozione del Congresso, disse: «Più che destra sono degli sfigati. Quella visione della donna sostanzialmente mero angelo del focolare non rappresenta niente della cultura del M5s. Chi vuole tornare indietro ne risponderà alla storia, neanche agli elettori».
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Ora c’è il matrimonio "sologamico": così una donna ha sposato se stessa

La nuova frontiera delle relazioni fluide è il matrimonio “sologamico”: in Brasile un’imprenditrice ha sposato se stessa.
È successo in Brasile, ed è stata celebrata una cerimonia in piena regola: l’imprenditrice Jussara Dutra Couto 38 anni, si è sposata. Ma con lei non c’era nessuno, all’altare: stando a quanto ha affermato, questo è stato il primo matrimonio sologamico in Brasile.
La Couto ha deciso di non dividere la propria vita (di successo) con nessuno, non perché non ne avesse la possibilità ma perché, ha dichiarato a diversi giornali: “Sto scoprendo e amando me stessa. Non c’è nessuno che amo di più di me, così ho capito che ero così felice che volevo sposarmi. ”
Dopo alcune ricerche, la Couto ha scoperto che il matrimonio sologamico è già una tendenza in Australia e in alcuni paesi in Europa. Così, ha organizzato tutto: come riporta il quotidiano brasiliano BHAZ, la cerimonia è stata curata sin nel minimo dettaglio.
La festa ha seguito tutti i riti di un matrimonio normale: aveva altare, celebrante, decorazioni, buffet, gruppi musicali e  invitati. Il “sì” della Couto si è ridotto all’applicazione di un timbro sul suo avambraccio, con scritto “amo me stesso”.
Di seguito il video del “matrimonio”.
VIDEO
fonte – https://vocecontrocorrente.it/ora-ce-il-matrimonio-sologamico-cosi-una-donna-ha-sposato-se-stessa/

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Boom della Lega, la sinistra impazzisce: Lerner incolpa i "poveri", Raimo vuole espatriare

Roma, 27 mag – La sinistra italiana tace sui social. Forse si devono tutti riprendere dalla batosta della Lega primo partito in Italia, forse non sanno davvero cosa dire. E forse è meglio che stiano in silenzio, se poi la comunicazione scende a livelli del tweet di Gad Lerner, ad esempio, o ai mal di pancia di Christian Raimo – che da ieri notte sembra in preda ad una crisi di astinenza da benzodiazepine.

I miei cari inferiori

Mentre l’Huffington stamattina apriva con foto ducesca di Salvini titolando “Mai così a destra” e Repubblica gli faceva eco con un melodrammatico “Ombre nere”, Gad twittava: “L’Italia leghista è un rivolgimento profondo, sociale e culturale prima ancora che politico, come testimonia il voto nelle ex regioni rosse. Già in passato le classi subalterne si illusero di trovar tutela nella trincea della nazionalità. Non finì bene”. Con quel “subalterne” che regalerebbe altri due o tre punti percentuali a Salvini, potendo tornare indietro nel tempo, e che dà l’esatta motivazione di quel 34% di consensi raccolti dal Carroccio. Sì ok, il luogo comune della sinistra che odia i popolo, ormai è persino scontato ripeterlo; ma di fatto, quel “subalterni”, cos’altro è se non il “cari inferiori” di quel Direttore Magistrale Duca Conte PierMatteo Barambani di fantozziana memoria? “Sono anche democratico, la mia famiglia siete voi poveracci! Voi disgraziati! I miei cari inferiori, perché come voi ben sapete amo molto i pezzenti!”. Ma forse Barambani ci metteva meno disprezzo. Per lo meno, il Duca Conte aveva concesso a Fantozzi l’onore di salire sulla barchètta.
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Bonino, sinistra e verdi bocciati: tutti a casa

In Europa avanzano liberali ed ecologisti, ma in Italia…
Brutta sorpresa nelle urne italiane per il mondo radicale, laicista ed ecologista. Le elezioni europee negli altri paesi hanno visto una discreta affermazione dei partiti liberali e ambientalisti, una svolta che aveva fatto ben presagire anche gli ambienti di casa nostra. Ma non è andata così.
La Bonino, con la sua lista “+Europa Italia in comune”, resta ferma al 3,1%. Troppo pochi i voti per sperare di superare la soglia di sbarramento per entrare a Strasburgo. Sfumano così le ambizioni della storica leader radicale di essere la candidata liberale alla presidenza della Commissione Ue..
Niente da fare anche per gli ecologisti. La lista “Europa Verde” non riceve il traino degli altri partiti amici dell’ambiente che in Europa sono andati piuttosto bene. Nulla la spinta degli attivisti vicini a Greta Thunberg, solo una manciata di voti per arrivare al 2,3% (anche qui, troppo pochi per lo sbarramento).
Ma la vera mazzata è arrivata alla lista “La Sinistra”. Nato a poche settimane dal voto come federazione tra Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana, il partito ha fatto peggio di qualsiasi altro precedente della stessa area nella storia: appena l’1,8%.
fonte – https://vocecontrocorrente.it/bonino-sinistra-e-verdi-bocciati-tutti-a-casa/

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La Kyenge trombata alle europee. E ora come faremo?

Roma, 27 mag – Cécile Kyenge Kashetu non ce l’ha fatta. La Giovanna D’Arco (ok, forse il paragone è un po’ azzardato) dei diritti degli africani a discapito dei nostri, che correva con il Partito democratico-Siamo Europei-Pse ha totalizzato 41.732 preferenze nella circoscrizione di Nord Est dove era candidata. La precedono (aggiudicandosi la poltrona a Bruxelles) Carlo Calenda, Elisabetta Gualmini, Paolo De Castro e Alessandra Moretti. Nulla di fatto quindi per Cécile, che si vede costretta a lasciare lo scranno. Un altro colpo al cuore, un’altra ferita lancinante, un altro vuoto incolmabile, dopo quello di Emma “Miss Europa” Bonino, la quale si è vista sbarrare l’ingresso alla sua +Europa. Tutti i soldi elargiti da Soros non sono comunque riusciti a spalancarle le porte di Bruxelles.
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fonte – https://www.ilprimatonazionale.it/politica/kyenge-trombata-europee-come-faremo-119532/

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Un leghista sindaco di Riace, bocciato il “modello Lucano”

Dopo l’affermazione di Salvini alle Europee – impostosi con il 30,7% dei voti – arriva una nuova doccia fredda per Mimmo Lucano, per la verità già preannunciata proprio dal risultato di questa mattina.

 A Riace, la città in cui l’ex sindaco era candidato al Consiglio comunale con la lista “Il cielo sopra Riace” guidata da Caterina Spanò, si impone Antonio Trifoli, espressione di “Riace rinasce”, vicino alla Lega.
Dopo i problemi giudiziari, quindi, arriva una nuova débâcle dal sapore molto amaro per Lucano. L’orientamento è chiaro: il “modello Riace” è stato bocciato dagli stessi riacesi.

fonte – https://lacnews24.it/politica/riace-boccia-modello-lucano-batosta-elettorale-ex-sindaco-elezioni-comunali-calabria-2019_88219/

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Sant'Agostino di Canterbury

28 maggio, Sant’Agostino di Canterbury, Vescovo e Confessore (Roma, 13 novembre 534 – Canterbury, 26 maggio 604).
“A Canterbury, in Inghiltérra, sant’Agostino Vescovo e Confessore, il quale, mandato là insieme con altri dal beato Gregório Papa, predicò agli Inglesi il santo Vangelo di Cristo, ed ivi, glorioso per virtù e per miracoli, si riposò nel Signore”.
O Signore, che con la predicazione e i miracoli del tuo beato confessore e vescovo Agostino, ti sei degnato illuminare della luce della vera fede la Nazione inglese, concedi, te ne preghiamo per la sua intercessione, che i cuori degli erranti ritornino all’unità della vera fede, e noi restiamo fedeli alla tua santa
fonte – https://www.sodalitium.biz/santagostino-di-canterbury/

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Orban stravince: "Ora stop ai migranti"

Gli ungheresi ci hanno dato il mandato per tre cose: prima di tutto che fermiamo l’immigrazione, che proteggiamo l’Europa delle nazioni e che proteggiamo la cultura cristiana in Europa”. Lo ha detto il premier ungherese Vitkor Orban, in un discorso a Budapest dopo il trionfo del suo partito Fidesz, che ha ottenuto oltre il 52%. “Abbiamo vinto le elezioni europee – ha affermato, sottolineando “la vittoria record” – e vorremmo ringraziare tutti quelli che hanno votato per noi”. Poi, Orban, in un riferimento all’alta affluenza registrata, oltre il 43%, ha concluso: “L’Ungheria ha dimostrato che è una nazione europea, un Paese europeo. Il nostro posto è in Europa, l’Europa è la nostra casa e anche per questo vogliamo cambiarla”.
fonte – https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2019/05/26/orban-sono-passato-modello-italiano_K5febw0KQhYmhHqKFJ4I7H.html

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Cosi Greta Thunberg ha svuotato i socialisti: il boom dei Verdi

Ben cinquecento anni fa Machiavelli ci metteva in guardia sull’influenza dell’apparire in politica. Aveva infatti già capito, il segretario fiorentino, che la vera miscela in grado di generare cause ed effetti era la semplice apparenza. Ed è andata essenzialmente così nel corso di questi mesi con l’ascesa della sempre più ideologizzata Greta Thumberg. Due trecce strette, viso pulito e zero accenni di sorriso: un simbolo contemporaneo di una costretta “Davide” contro un inesorabile Golia, il cambiamento climatico che tanto viene citato dalla giovane attivista.
Eppure molti punti non tornano, a partire dall’aspetto prettamente scientifico sino a quello che in realtà Greta ha rappresentato nel corso di questi mesi. Diventa necessario riflettere sul tsunami mediatico ed ideologico che Greta ha messo in atto in tante diverse occasioni sino a raggiungere poi i più importanti palazzi del potere e portare milioni di studenti in piazza.
Chi durante questi anni ha avuto modo di studiare le tipologie di propaganda moderna e le diverse “wars of informations”, sa bene che il modo migliore per veicolare messaggi è quello di avvalersi di ambasciatori intoccabili, incapaci di farsi voler male dall’opinione pubblica, indifesi e in tutti i sensi attrattivi perché semplici ed intuitivi. Se al posto di Greta vi fosse stato uno scienziato con numerose competenze al livello accademico e globale, molto probabilmente non si sarebbe mai attivato il meccanismo a cui oggi stiamo assistendo.
Uno scienziato qualsiasi, per quanto autorevole, non avrebbe mai avuto l’impatto mediatico necessario, capace addirittura di catalizzare l’attenzione dei potenti del mondo ed influenzando – a pochi mesi dal voto – le dinamiche elettorali europee. Eppure è andata così: al posto di un uomo qualunque, c’è stata una ragazzina non esattamente anonima. A questo punto l’inevitabile tsunami ha sortito i suoi effetti: in Italia piazze piene di ragazzi e cartelli, Greta Thumberg definita una giovane messia del clima, giovani che gridano su un palco sostenendo che “Piazza del Popolo scomparirà tra dieci anni se non daremo ascolto a Greta”, e politici pronti a legittimare tutte le teorie thumberghiane perché la giovane svedese fa tendenza, e la tendenza porta voti.
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Il trionfo della Lega e la "Sinistra" che non impara mai

Le reazioni sono, tanto per cambiare, isteriche o nella migliore delle ipotesi ossessivo – compulsive. Il trionfo della Lega alle europee le ha scatenate tutte, ancora una volta, come era avvenuto già dai tempi di Bettino Craxi, passando per il malvagio Silvio Berlusconi e – per certi versi – perfino in un Matteo Renzi che tentava – alla sua maniera – di cambiare i canoni tipici della cultura di sinistra italiana dall’interno. La costante è una sola: in quasi 40 anni, la sinistra italiana continua a non imparare nulla dalle sconfitte.
Persiste la demonizzazione dell’avversario, l’incredulità rispetto al voto contrario alle proprie aspirazioni, quello che premia una Lega addirittura oggetto di  sottospecie di inchieste sondaggistiche che dovrebbero chiarire meglio quali pseudomalati mentali si sono permessi di votare Salvini, come quella di Repubblica
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fonte – Il trionfo della Lega e la “Sinistra” che non impara mai

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