Furbetti francotedeschi
di Pietro Ferrari
LAMENTAZIONI SOVRANISTE
di Pietro Ferrari
LAMENTAZIONI SOVRANISTE
Alleluia: l’anno 2018 finisce in gloria. Il Financial Times elegge uomo dell’anno nientemeno che George Soros, l’arcimiliardario finanziere di origine ungherese quasi novantenne.
Il quotidiano londinese è la voce del potere finanziario internazionale apolide, di proprietà della Nikkei, la società giapponese che controlla la Borsa di Tokyo. E’ considerato universalmente “autorevole” e “prestigioso”. Potremmo anzi dire che i due aggettivi stanno alla Bibbia economica della City esattamente come il bravo medico è un luminare, il relatore di tesi di laurea chiarissimo professore e il collega esperto è eminente.
Dunque, inchiniamoci alla scelta del giornalone dei mercati e festeggiamo come merita l’uomo dell’anno, rendendo altresì omaggio a posteriori all’ex primo ministro Gentiloni, antico esponente dell’ultrasinistra, che lo ricevette con tutti agli onori a Palazzo Chigi nel maggio 2017. Continua a leggere
Di Marcello Veneziani
Povera Theresa May. Povera Angela Merkel. Povero Emmanuel Macron. Povero Pedro Gonzales. Tutti inguaiati, in caduta libera, impopolari e messi in croce. E noi? Si, noi stiamo messi male come paese indebitato, messi all’indice come patria dei populisti al governo, saremo pure sotto schiaffo, sotto minaccia di procedura d’infrazione, rispetto agli altri stati europei abbiamo differenti tipi di guai, diversamente gravi. Continua a leggere
Emmanuel Macron non riuscirà probabilmente a placare i gilet gialli, visto che l’ala più intransigente ha già detto di riprendere le iniziative per la quinta giornata di mobilitazione. Ma intanto, il presidente francese ha ottenuto un primo risultato: sforare il tetto del 3%. Come ha spiegato il presidente dell’Assemblea nazionale, Richard Ferrand, la Francia “probabilmente aumenterà il deficit” pubblico “temporaneamente” per finanziare le misure annunciate da Macron in risposta ai gilet gialli.
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La terra in Sudafrica è un elemento che va oltre la sua già importante funzione economica. Il controllo della terra e delle sue risorse, la possibilità di possedere ettari e fattorie sono circostanze che vanno ad incidere e non poco anche sulla questione più sentita nel paese: quella cioè razziale e che riguarda le rivendicazioni delle ante etnie che compongono la nazione sudafricana. Nel 1913 il Native Land Act è stato visto, già all’epoca, come antesignano di possibili tensioni e scontri tra popolazione bianca e popolazione nera. Con quella norma comprare od affittare terra in Sudafrica diventa molto difficile, di fatto ai neri vengono precluse molte possibilità in tal senso ed in alcuni casi si arriva anche all’esproprio. Oggi la storia si ripete con tutto il carico delle preoccupazioni che arrivano quando, nel paese, si parla di terra. Ma questa volta la situazione è rovesciata: è il governo, guidato dall’African National Congress, che vuole dare la possibilità allo Stato di espropriare le terre senza compensazione e redistribuirle. Adesso è la popolazione di origine europea, gli afrikaner, a temere maggiormente. Continua a leggere
Ashoka Modi: «l’insistenza della Commissione che il governo italiano onori gli impegni del governo precedente e riduca il deficit è totalmente irragionevole. L’austerità peggiorerebbe la congiuntura negativa aumentando il peso del debito pubblico» Paul De Grauwe: “I tentativi della Commissione europea di allineare l’Italia oggi sono anche tentativi di imporre eccezioni a questo principio democratico. Non funziona, per fortuna. Si …
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Scritto e segnalato da Antonio Amorosi
La più grande truffa fiscale europea. E’ tedesca, da 55 mld.
Censura in tv Tutto il potere alle banche? Ecco la più grande frode fiscale europea, 55 miliardi di euro, e i tg italiani non riportano una riga… . Schauble sapeva ma…
Mentre l’Italia dovrebbe mandare le truppe a Claviére per bloccare i gendarmi francesi che discaricano in terra nostra i clandestini loro, e ciò con la complicità attiva dei “No Borders” di Clavières che sono una ONG francese, la quale opera nel nostro territorio e sta occupando anche le chiese nostre per metterci i clandestini loro – “perché la UE unisce …
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Segnalazione di Pietro Ferrari
ECCO LA DIMOSTRAZIONE
di Primo Gonzaga
( Savona ha ragione. Senza riforma della BCE qualsiasi sforzo è vano)
Due considerazioni semplicissime le cui conseguenze hanno una importanza fondamentale nell’Economia degli stati UE e in questo caso, dell’Italia e della Germania .
Livello microeconomico: un investitore che compra Bund decennali tedeschi (sono l’equivalente del BTP) ogni hanno perde circa 1,5 % del suo capitale. Infatti ha un rendimento dello 0,5% ma l’inflazione in Germania è al 2% e quindi ha un rendimento reale negativo. Al contrario un investitore che compra oggi un BTP a dieci anni guadagna circa 1,4% annuo. Infatti il BTP paga il 2,972% di interesse ma l’inflazione in Italia e del 1.6% . In questo caso il rendimento reale è positivo.
Livello macroeconomico: A livello di stati, ovviamente il ragionamento si inverte, lo Stato Tedesco vede il suo debito ridursi ogni anno per effetto del differenziale negativo tra tassi di interesse e inflazione. Lo Stato Italiano al contrario dovendo pagare un interesse reale positivo vede il suo debito crescere inesorabilmente. Continua a leggere