Forse qualcuno, nel linciare politicamente e mediaticamente il consigliere comunale della Lega Alberto Zelger per avere detto un’ovvietà a “La Zanzara” su Radio24, ossia che se si lasciasse da solo un gruppo sodomiti su un’isola, dopo qualche decennio la specie sarebbe estinta, vorrebbe che il Comune di Verona si comportasse come quello di Roma? Aveva ragione George Orwell, laddove dice: “Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario” (Matteo Castagna, “Christus Rex”)
di Filippo Savarese
La Fondazione CitizenGO Italia porterà in Tribunale il Comune di Roma per chiedere giustizia sull’assurda censura ideologica con cui lo scorso maggio ci hanno tappato la bocca, violando il nostro diritto (mio e tuo) di esprimere liberamente le nostre idee e i valori in cui io e te crediamo.
Vado in Tribunale a difendere la tua Libertà, caro compatriota!
Aiutami a sostenere le spese di questo processo storico = clicca qui!
Ricorderai senz’altro quel caso vergognoso: avevamo affisso per tutta Roma – pagando quanto dovuto – 50 manifesti sull’aborto, definendolo “la prima causa di femminicidio nel mondo” (infatti sono decine di milioni gli aborti procurati ogni anno nel mondo solo perché si tratta di feti femminili – quindi abbiamo detto la pura e semplice verità!).
Si scatenò un putiferio! Siamo stati attaccati dal partito cosiddetto “democratico”, dai collettivi antifascisti, dalla Lobby LGBT, dai circoli ultra-femministi, dalla stampa e dai media di sinistra. La Giunta Cinquestelle di Virginia Raggi, nell’arco di poche ore, decise che io e te non avevamo il diritto di dire la nostra opinione sull’aborto in Italia (dicendo cose vere).
E così il Comune ordinò all’agenzia di affissioni di rimuovere immediatamente tutti i cartelloni, minacciando la revoca della concessione pubblica degli spazi (un metodo squallido). E questo è ciò che accadde. Ma ora…
Ora io e te abbiamo l’occasione di fare giustizia — di difendere le nostre Libertà fondamentali e riscrivere la storia di questo bruttissimo capitolo. Dobbiamo farlo non solo per noi, ma perché siano Liberi di esprimersi i nostri figli e nipoti.
CitizenGO si è affidata a uno degli Studi Legali più importanti sul versante del Diritto Amministrativo. Lo Studio dell’Avv. Massimo Luciani, professore di Diritto Costituzionale all’Università Sapienza di Roma e Presidente dell’Associazione Costituzionalisti Italiani.
Come ci siamo detti con l’Avv. Luciani, qui non si tratta di difendere il merito del nostro messaggio, che si può condividere o contestare. Qui si tratta di difendere il Diritto Umano ad esprimere liberamente le proprie opinioni — anche se “scomode” o “politicamente scorrette”. Non credi anche tu?
Io andrò personalmente in Tribunale, mettendoci la faccia, non per me. Ma per te. Per te e per tutti quelli che vogliono restare LIBERI di esprimere le loro idee in Italia.
Abbiamo già depositato il ricorso presso il Tribunale Amministrativo del Lazio. Contestiamo la norma comunale sulle affissioni che, di fatto, dà al Comune il potere assoluto di decidere quali opinioni possono e non possono essere espresse tramite i cartelloni pubblicitari. Noi sosteniamo che quella norma sia assolutamente illegittima e contro i princìpi costituzionali.
Se vinceremo questo processo, la norma con cui siamo stati censurati sarà invalidata. E allora ripartiremo con una nuova, grande campagna a favore della Vita e soprattutto a favore del mio e del tuo diritto di esprimere liberamente le nostre opinioni. T’immagini che emozione sarebbe?
La posta in gioco, quindi, è altissima! Possiamo scrivere la Storia delle Libertà fondamentali in Italia.
Fare causa al Comune di Roma? Non ci avrei nemmeno pensato! Meglio il quieto vivere.
Ma non voglio vivere ‘quieto’. Io voglio vivere Libero.
Anche tu? E allora coraggio: andiamo a vincere questo processo per tornare Liberi! Aiutaci oggi stesso!
Grazie di cuore del tuo sostegno — insieme possiamo vincere!