Usurocrazia: le strategie oligarchiche per distruggere Popoli e civiltà

di Elena Quidello
Fonte: Controinformazione
IL 10 maggio 2019 l’autore del libro ‘Usurocrazia Svelata’ Cosimo Massaro, sarà a Roma ospite di un importante convegno su ‘Spiritualità e Finanza’ che si terrà nella sede del Movimento Sdebitalia con la partecipazione di eminenti personaggi tra i quali il moderatore prof Nino Galloni, Presidente del Centro Studi Monetari, (associazione per lo studio dei mercati finanziari e di forme monetarie che non creano debito pubblico), e l’emerito prof. Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e criminologo ha arricchito con la sua pregevole prefazione lo sforzo creativo dello scrittore Cosimo Massaro.
Il Meluzzi, già rilevante esponente della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, è un profondo conoscitore della psiche umana ed ha avuto la capacità di individuare quello Spirito universale che muove la vita e la storia dei popoli nel mondo.
Il libro del Massaro, ‘Usurocrazia Svelata’ , si avvale di una panoramica e insieme analitica visione dell’attuale e martoriato secolo che, tramite guerra e finanza sta ancora sconvolgendo il mondo, la nostra Europa, la nostra Italia, le nostre vite.
Chi siano i signori della guerra e della moneta che tanto orrore e miseria hanno generato e continuano a generare in ogni angolo del pianeta non è più materia occulta grazie anche all’opera di Cosimo Massaro , scrittore nato a Torino ma residente nell’antica città messapica di Manduria, con al suo attivo 5 libri di facile lettura pubblicati, fra cui ha finalmente visto la nascita editoriale questo suo nuovo libro dal titolo ‘Usurocrazia Svelata’; una opera questa che potrebbe divenire un best seller per le tematiche insolite che Massaro coraggiosamente affronta con l’intento di svelare appunto le cause nascoste del declino economico europeo e di quella lenta e quasi inevitabile morte della nostra civiltà cristiana. Continua a leggere

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Il fattore religioso nelle strategie di dominio della elite di potere anglostatunitense

di Luciano Lago
Fonte: controinformazione
Come molti analisti hanno segnalato, non si può trascurare il fattore religioso negli assetti geopolitici e nei processi di cambiamento che attualmente si stanno producendo negli equilibri mondiali. Non è una questione trascurabile il fatto che l’appartenenza religiosa contribuisce in maniera decisiva a rafforzare il senso di identità di un popolo o di una comunità di popoli o perfino, in certi casi, a riconfigurarne l’identità stessa.
Come noto la strategia delle potenze dominanti, gli Stati Uniti d’America oggi e la Gran Bretagna, ai tempi dell’Impero Britannico, hanno sempre fatto leva sulle appartenenze religiose ed a sfruttare il divario religioso che esiste praticamente in ogni stato, allo scopo di protrarre il loro dominio sul resto del mondo.
Nell’epoca attuale, fino da tempi della guerra in Afghanistan contro l’URSS, gli USA hanno sfruttato il radicalismo islamico per i loro fini geopolitici, quelli di rovesciare regimi sgraditi o di occupare paesi strategici ( dall’Afghanistan all’Iraq) su cui ottenere il controllo delle risorse. Basta pensare all’utilizzo di Al Qaeda che è stata coltivata dalle agenzie di intelligence americane, fin negli anni ’80 in Afghanistan,come successivamente gli stessi USA hanno favorito la costituzione del cosiddetto Stato islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS), per le proprie finalità di rovesciare i governi e di balcanizzare l’area sulla base delle divisioni religiose ed etniche.
Non si può negare che le guerre confessionali ed i contrasti religiosi sono sempre stati una costante nella Storia, in Europa come in altri continenti, e questi sono stati utilizzati dai gruppi di potere per i loro fini, rappresentando i conflitti più lunghi e dolorosi della storia umana, con una enorme quantità di violenza e di spargimento di sangue che tali scontri provocarono. Continua a leggere

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Globalizzazione e liberalismo sono sull'orlo del collasso, ma chi e cosa verrà dopo?

di Alexandr Dugin
Fonte: controinformazione
Il liberalismo e la globalizzazione hanno decisamente fallito. La situazione mi ricorda gli ultimi anni dell’URSS. A quel tempo, il vero potere era ancora totalmente nelle mani del Partito Comunista che controllava quasi tutto, ma allo stesso tempo l’intero sistema era finito. E chiunque potrebbe avvertirlo.
Oggi ci troviamo nella stessa identica situazione con il dominio globale delle élite liberali. Controllano ancora tutto, ma sono già nella fase terminale. Scompariranno alla stessa velocità del comunismo nell’Europa orientale. La mobilitazione anti-populista (anti-Putin, anti-Assad, anti-Cina, anti-Brexit, anti-Iran, anti-Salvini e così via) di Bernard-Henri Lévy, di E. Macron, di G.Soros, dei Rothschild o dei Clintons mostra di essere in uno stato di pura sofferenza. È finita per loro ma non ne sono consapevoli.
Le elite liberals non potranno più governare. Sono condannati al declino ed alla scomparsa dalla scena.. Persevereranno e potranno guadagnare un po ‘di tempo prima del collasso definitivo e irreversibile, ma i loro giorni saranno contati. Continua a leggere

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Gli alleati europei degli USA e della NATO sono “terrorizzati” per la fine delle vecchie certezze

di Pepe Escobar
Gli alleati europei degli USA e della NATO sono “terrorizzati” per la fine delle vecchie certezze
Fonte: controinformazione
Trump ha ragione – La NATO è obsoleta, e se l’Europa vuole combattere i nemici immaginari, dovrebbe pagarsi le spese a modo suo
Terrorizzati da Trump, gli eurocrati di Bruxelles in questi ultimi giorni hanno trasmesso i loro timori ad Asia Times circa la fine della NATO, la fine dell’Organizzazione mondiale del commercio, persino la fine dell’UE.
Il livello d’isteria è giunto al culmine. Dopo il vertice della NATO a Bruxelles, il declino definitivo dell’Occidente è stato dichiarato da un accordo fatto mentre il presidente Trump si preparava a incontrare il presidente Putin a Helsinki.
Era stato lo stesso Trump a decretare che voleva parlare con Putin a porte chiuse, faccia a faccia, senza aiutanti e, in teoria, spontaneamente, dopo  che era stata annullata la riunione preparatoria tra il Segretario di Stato Mike Pompeo e il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.  Il summit si svolge nel palazzo presidenziale dei primi del XIX secolo a Helsinki, ex residenza degli imperatori russi.
Come preambolo per Helsinki, lo spettacolare blitzkrieg di Trump alla NATO è stata una rappresentazione scenica per i secoli; i vari “leader” assortiti a Bruxelles semplicemente non sapevano cosa li stava colpendo. Trump non si è nemmeno preoccupato di arrivare in tempo per le sessioni mattutine relative alla possibile adesione di Ucraina e Georgia. I diplomatici hanno confermato ad Asia Times che, dopo la pungente “tirata d’orecchi o altra” sgridata di Trump, all’Ucraina e alla Georgia è stato chiesto di lasciare la stanza perché ciò di cui sarebbe discusso era strettamente un problema interno alla NATO. Continua a leggere

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Il mondo si è trasformato ma pochi in Occidente lo hanno compreso

di Martin Sieff
Il mondo si è trasformato ma pochi in Occidente lo hanno compreso
Fonte: Controinformazione
Il mondo è cambiato e nessuno nell’Occidente lo ha notato. L’India e il Pakistan si sono uniti alla Shanghai Cooperation Organization. L’Organizzazione, a 17 anni dalla sua fondazione avvenuta il 15 giugno 2001, si è tranquillamente affermata come la principale alleanza e raggruppamento di nazioni in tutta l’Eurasia. Ora la stessa si è espansa da sei a otto paesi, due dei nuovi membri sono le gigantesche potenze regionali con armi nucleari dell’Asia meridionale, India, con una popolazione di 1.324 miliardi e il Pakistan, con 193,2 milioni di persone (entrambe nel 2016).
In altre parole, la popolazione combinata delle potenze facenti parte dello SCO, che già erano di oltre 1,5 miliardi di persone, è praticamente raddoppiata in un colpo solo. Continua a leggere

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Solo i servi e gli ignoranti sono ancora europeisti

di Gabriele Sannino
Solo i servi e gli ignoranti sono ancora europeisti
Fonte: controinformazione
Sentirsi europeisti oggi implica coraggio e incoscienza. Più semplicemente, serve tanta, tantissima ignoranza, sia dei processi che dei fenomeni.
Se per l’uomo della strada – che è ignorante per forza di cose data la quotidianità, il lavoro, i mass media che disinformano e via discorrendo – l’Europa è bella perché ti permette di viaggiare senza passaporto, non devi cambiare la moneta, o perché ti permette l’Erasmus, per molti cittadini – più informati e consapevoli – quest’Europa dei banchieri, ormai, sta diventando un vero e proprio incubo.
Già, perché è da qui che bisogna partire per ragionare: l’Europa dei popoli non esiste più, forse non è mai esistita, esiste solo l’Europa della finanza, della tecnocrazia e dei banchieri.
L’uomo della strada o magari il giovanotto di belle speranze costretto ad emigrare a Londra o a Dublino per fare il lavapiatti o il cameriere ignora – per esempio – che è proprio quest’Europa coi suoi meccanismi monetari a indurlo a tale gesto. Continua a leggere

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Non è successo niente in Siria, l’Occidente è perduto

di Pierrick Tillet
Non è successo niente in Siria, l’Occidente è perduto
Fonte: controinformazione
Mi sento un po’ rassicurato perché non è successo nulla. Se seguivi la stampa anglo-americana, cosa che faccio ogni mattina, ti trovavi in un’escalation anti-russa. Infatti quello che risultava dopo le vicende d’Inghilterra, che risultava nel discorso, era una sorta di crescente russofobia assolutamente misteriosa e che meriterebbe un’analisi. E gli ultimi sviluppi diplomatici sono stati che gli americani e Trump hanno tweettato minacciando un massiccio attacco, ecc. E i russi che hanno detto: State bene a sentire, se è così, useremo la nostra difesa antiaerea e questo sistema che spaventa tutti, il sistema S400 che sembra sia il miglior sistema di difesa terra-aria del mondo.
A quel punto c’era semplicemente la possibilità di una guerra più grande e di una sorta di resa dei conti, le carte scoperte alla fine di una partita di poker, dal momento che in realtà non si sa di cosa i russi sono capaci. L’S400 potrebbe essere in grado di distruggere in aria tutto ciò che vola e in dieci minuti ci sarebbe stata la fine dell’impero americano. O ci sarebbe stato il fallimento degli S400 e gli Stati Uniti si sarebbero scatenati di nuovo.
Ebbene, abbiamo sparato petardi, abbiamo negoziato con i russi. C’era stata una dinamica anti-russa che montava e, alla fine, gli americani, i britannici e i francesi hanno colpito là dove i russi li hanno autorizzati a colpire. Dunque siamo tornati al nulla. Allo stato attuale delle informazioni, mi sento piuttosto rassicurato. Continua a leggere

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