di Francesco Lamendola
Fonte: Accademia nuova Italia
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nega ai clandestini della nave Diciotti di sbarcare dal porto di Catania, dopo aver dato il permesso di scendere a terra ai bambini non accompagnati e alle persone con problemi di salute, e la procura di Agrigento apre un fascicolo su di lui; ipotesi di reato: sequestro di persona, abuso d’ufficio, incitamento all’odio razziale.
Ci si chiede, intanto, perché la nave Diciotti abbia preso a bordo quei clandestini, che si trovavano in acque territoriali maltesi; perché abbia replicato lo stesso copione dei primi di luglio, quando ebbe luogo una vicenda pressoché identica. Errare humanum, perseverare diabolicum. Identico anche l’atteggiamento dell’Unione europea: tante belle parole e nessuna disponibilità concreta; anzi, la seconda volta meno della prima. I tre interlocutori che alla fine si sono fatto avanti sono stati l’Irlanda e l’Albania, e quest’ultima non è neanche membro dell’Unione, più la Chiesa cattolica: come se non si sapesse che domani, o dopodomani, gran parte di quei clandestini saranno a spasso per l’Italia, ad ingrossare il già pauroso esercito che scorrazza dalle Alpi alle Sicilia, libero di rubare, spacciare, rapinare, sfruttare il racket della prostituzione, stuprare e ammazzare: seicentocinquantamila anime, cifre ufficiali del ministero.
Quello precedente al governo giallo-verde, sia ben chiaro; perché se fossero state fornite da questo governo, chi ci avrebbe creduto? E il bello è che sono cifre immensamente inferiori alla realtà. Gli italiani sono tenuti al buio, da anni vengono sistematicamente ingannati; non hanno il diritto di sapere. Si fa loro credere che quanto sta avvenendo è qualcosa di naturale, e, comunque, d’inevitabile; che si può, sì, “governare i flussi” (ma è mai stato fatto?), non però arrestarli, perché così vuole la Storia, e così vogliono anche l’Umanità, la Solidarietà, la Civiltà, il Cristianesimo e la Chiesa cattolica: quella di Bergoglio, però, cioè quella taroccata e apostatica, non quella vera. Già: però il signor Soros è venuto in Italia ed è stato ricevuto a Roma, dal premier Gentiloni, come se fosse un Capo di Stato. Si sono parlati a porte chiuse e non è chiaro cosa si siano detti. Soros, per chi non lo sapesse, oltre a essere il grande sponsor delle o.n.g. che ci scodellano i migranti dalla sponda africana alla nostra, è anche quel signore che, con le sue speculazioni, ha causato al nostro Paese un immenso danno finanziario, negli anni passati. È anche un signore che è ricercato da alcuni Stati europei, come l’Ungheria e la Russia, nei quali il suo ritratto figura sulle segnalazioni dei delinquenti pericolosi e notori, e, se osasse mettere il naso da quelle parti, verrebbe immediatamente arrestato e processato. Soros è uno dei più grandi criminali della finanza mondiale, però questo non viene detto dai nostri mass-media, forse perché, in tema di migrazioni e di globalizzazione, parla lo stesso linguaggio del signor Bergoglio, l’altro grande impostore, colui che sta distruggendo scientemente la Chiesa cattolica, per eseguire lo sporco lavoro che gli è stato affidato dalla massoneria ecclesiastica. Ma per i nostri mass media, padroni incontrastati del discorso perché operanti in regime di monopolio, non solo senza concorrenza, ma anche senza il minimo contraddittorio, Bergoglio è già santo adesso, in vita, e Soros è un grande filantropo, un amico dell’umanità. Continua a leggere