La Romania vota contro le unioni gay (e la sinistra di governo è favorevole)
“La Costituzione espliciti che il matrimonio è tra uomo e donna”
di Manuela Gatti
La Treccani ne fa una questione linguistica. Oggi e domani, spiega l’Enciclopedia, la Romania vota sulla definizione di «famiglia» contenuta nella Costituzione: deve continuare a significare «matrimonio tra coniugi» oppure dev’essere trasformata in un più netto «matrimonio tra uomo e donna»? Il quesito che i 18 milioni di elettori si troveranno davanti è esattamente questo, ma è facile intuire che le conseguenze del voto non saranno solo glottologiche.
L’obiettivo della Coalizione per la Famiglia, il raggruppamento di Ong supportate dalla Chiesa ortodossa che ha proposto il referendum, è quello di vietare che, anche in futuro, possano essere legalizzate le unioni tra persone dello stesso sesso, che comunque già non sono previste dall’ordinamento giuridico romeno. Se vincessero i «sì», servirebbe una – lunga e laboriosa – modifica costituzionale per ammettere i matrimoni arcobaleno. Continua a leggere