Libertà di informazione e manipolazione mediatica a Schio, sabato 13 ottobre!

Risultati immagini per ProVitaSegnalazione di Toni Brandi
Sono lieto di segnalarti il convegno che avrà luogo a Schio (provincia di Vicenza) sabato 13 ottobre, intitolato: Libertà di informazione e manipolazione mediatica.
Il convegno vedrà l’intervento di illustri relatori. Tra questi: Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano “La Verità”; il Dott. Ettore Gotti Tedeschi; il giornalista, corrispondente di guerra, Fausto Biloslavo. Interverrà anche il sottoscritto, presidente di Pro Vita onlus.
Il convegno, che ha il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Schio, avrà un programma del massimo interesse:
– Introduzione e presentazione: Pier Luigi Bianchi Cagliesi, giornalista della Federazione Internazionale.
– Saluto e breve relazione dell’Assessore Regionale alla Cultura, Elena Donazzan.
– Saluto dell’Assessore alla Cultura del Comune di Vicenza, Silvio Giovine e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Brendola, Matteo Fabris.
Toni Brandi, presidente dell’associazione Pro Vita onlus: Fake news e manipolazione della verità su famiglia e vita;
Fausto Biloslavo, giornalista di guerra: La “Verità” nei conflitti. A margine, presentazione del nuovo libro di Biloslavo e Gian Micalessin: Guerra Guerra Guerra;
Maurizio Belpietro, direttore del quotidiano “La Verità”. Bavagli mediatici e libertà di stampa: il caso Viganò.
Mirco AgerdeDifendere la verità cattolica nel regime di disinformazione attuale.
L’appuntamento è dalle ore 16.00 alle 19.30 di sabato 13 ottobre 2018, nel Teatro Pasubio a SchioContinua a leggere

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Tutti i link tra i Benetton e la sinistra

Dall’ex premier Enrico Letta (e soprattutto da due suoi collaboratori), passando per l’ex ministro Paolo Costa, ecco tutti i collegamenti tra i Benetton e il mondo della sinistra italiana
di Francesco Curridori
Tra il “controllato” e il “controllore” esistono una serie di porte girevoli grazie a cui gli ex politici passano con molta nonchalance dal settore pubblico a quello privato, come dimostra il caso Atlantia-Benetton.
Il caso più celebre, spiega in un lungo articolo Claudio Antonelli de La Verità, è quello dell’ex premier Enrico Letta che, dopo essere stato azzoppato da Renzi, nel 2015 è diventato docente Scuola di affari internazionali di Parigi. Ma non solo. Sempre in quell’anno viene nominato membro del cda di Abertis, colosso spagnolo intrecciato con Atlantia che possiede la maggioranza di Autostrade per l’Italia. Ed è proprio l’azienda dei Benetton che la scorsa estate avvia una scalata per acquisire Abertis, insieme alla tedesca Acs. A tal proposito Enrico Letta, ieri, ha replicato sul giornale diretto da Maurizio Belpietro, essere entrato nel cda di Abertis “alla fine del 2016 quando questa era una società spagnola, e prima che venisse ventilata l’ipotesi di Opa da parte italiana”. “Da Abertis – precisa l’ex premier – sono uscito, dimettendomi volontariamente, e dandone pubblica notizia nel maggio scorso, esattamente quando è cambiata la proprietà con l’ingresso di Atlantia”. Una scelta intrapresa “proprio per evitare al massimo possibili conflitti di interesse con le mie precedenti funzioni”. Continua a leggere

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Fontana: «Sui figli delle coppie gay applico la legge, e alle donne dico non abortite»

(ImagoEconomica)Il ministro per la Famiglia e le disabilità in un’intervista a La Verità si schiera anche contro l’utero in affitto. E dice di stimare Orbàn e Putin: «Alle europee un terremoto». La replica di de Magistris: «I bambini sono tutti uguali e con gli stessi diritti»

«Non si possono riconoscere i figli di coppie dello stesso sesso nati all’estero grazie a pratiche vietate in Italia come la maternità surrogata. Va fatto rispettare il divieto, evitando che il ricorso a queste pratiche all’estero si traduca in un aggiramento del divieto in Italia». Così Lorenzo Fontana si è espresso in un’intervista rilasciata al quotidiano La Verità fondato e diretto da Maurizio Belpietro. Il ministro per la Famiglia e le disabilità che, sin dall’inizio del suo mandato è stato criticato per le posizioni espresse su omosessualità (quando disse «le famiglie omosessuali non esistono»), famiglia tradizionale (quando si espresse contro il riconoscimento dei figli di famiglie gay») e altri temi, ha affrontato molti argomenti, come l’aborto: per favorire la natalità occorre intervenire «correggendo le storture del sistema fiscale. Non è giusto che le famiglie che hanno figli siano trattate fiscalmente come le famiglie che non ne hanno. Questo penalizza di fatto le famiglie monoreddito e porta a far percepire i figli come un peso, una spesa».

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https://www.corriere.it/politica/18_luglio_30/fontana-sui-figli-coppie-gay-applico-legge-donne-dico-non-abortite-74f7039c-93d0-11e8-827e-24bcbc32092b.shtml Continua a leggere

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Enrico Scio, «La Verità», e l’aborto

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di Toni Brandi
Intervista a Enrico Scio, amministratore delegato del quotidiano La Verità, cui abbiamo chiesto cosa pensa del diritto alla vita e dell’aborto.
  • Gentile dottor Scio, sembra che il quotidiano La Verità sia il principale quotidiano laico che si è schierato definitivamente dalla parte della vita, della famiglia e della ragione, perchè?

La vita è sacra: tutti noi siamo vivi perché i nostri genitori ci hanno accolto, curato, aiutato, sostenuto… e non ci hanno abortito. Il diritto alla vita è il primo e più importante diritto umano. Ricordo che la Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo dice che «il fanciullo, a causa della sua mancanza di maturità fisica ed intellettuale, necessita di una protezione e di cure particolari, ivi compresa una protezione legale appropriata, sia prima che dopo la nascita». Protezione che va data dalla famiglia, quella naturale ovviamente, che è il nucleo naturale e fondamentale della società umana da sempre. Per quanto riguarda la ragione, sì La Verità difende la ragione e il buonsenso perché oggi sembra veramente che la nostra società abbia perso la bussola.

  • Quale ne è la causa principale?

Una delle cause è che viviamo in un mondo preda del puro egoismo e dell’estremo individualismo: sono sposato ma incontro una donna che mi piace, lascio mia moglie; voglio un bambino, me lo compro; non voglio un bambino, abortisco.

  • Cosa pensa dell’aborto? Non crede che vada regolato?

Sono contrario all’aborto. La soppressione del più debole è espressione del darwinismo sociale, secondo cui deve prevalere sempre e solo il più forte. Uno Stato che pretende di proteggere la parte più forte (in questo caso la madre, anche se spesso è soggetta a ingiuste pressioni ed è lei stessa ignara di cosa sia l’aborto e dei rischi che correrà abortendo) a discapito del più debole (il bambino), è la pura e semplice rappresentazione palese della legge della giungla.

  • Ma non crede che ogni donna possa gestire il suo corpo come desidera?

Ma può esserci la libertà per una persona di decidere sulla vita di un altro essere umano? Il bambino fa parte del corpo umano come un rene, con cui siamo liberi di fare ciò che vogliamo? Certo che no, il bambino nel grembo materno è un essere umano, non è un dito!

  • Ma l’aborto nel caso di stupro?

Come possiamo concepire, dopo un terribile atto di violenza come uno stupro, un secondo atto di violenza come l’aborto che elimina un bambino innocente? Cosa ha fatto quel bambino di male per meritare quella sentenza di morte che neppure lo stupratore riceve? Guardi l’ecografia di un bambino di 10 settimane che è il risultato di uno stupro e l’ecografia di un bambino di 10 settimane che è il risultato di una gravidanza normale, qual è la differenza? Non sono entrambi esseri umani? Seguendo questa logica, persone come l’attivista per i diritti umani Jesse Jackson, o cantanti molto apprezzate come Eartha Kitt o una pittrice come Ethel Waters potevano essere state abortite. E tutte le donne che hanno il coraggio di portare a termine la gravidanza frutto di stupro si dichiarano ben felici di averlo fatto.

  • E nel caso di malformazione del feto?

Ma siamo ancora una società umana? Non sappiamo vedere quante persone disabili hanno contribuito al bene dell’umanità (un esempio per tutti, Stephen Hawking)? Seguendo questa logica, persone come Stevie Wonder, la pittrice Frida Kahlo, o Andrea Bocelli, potevano essere state abortite…

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