SONO LE BANCHE CENTRALI A DETERMINARE IL COSTO DEL DEBITO E NON I MERCATI
Segnalazione di Pietro Ferrari
ECCO LA DIMOSTRAZIONE
di Primo Gonzaga
( Savona ha ragione. Senza riforma della BCE qualsiasi sforzo è vano)
Due considerazioni semplicissime le cui conseguenze hanno una importanza fondamentale nell’Economia degli stati UE e in questo caso, dell’Italia e della Germania .
Livello microeconomico: un investitore che compra Bund decennali tedeschi (sono l’equivalente del BTP) ogni hanno perde circa 1,5 % del suo capitale. Infatti ha un rendimento dello 0,5% ma l’inflazione in Germania è al 2% e quindi ha un rendimento reale negativo. Al contrario un investitore che compra oggi un BTP a dieci anni guadagna circa 1,4% annuo. Infatti il BTP paga il 2,972% di interesse ma l’inflazione in Italia e del 1.6% . In questo caso il rendimento reale è positivo.
Livello macroeconomico: A livello di stati, ovviamente il ragionamento si inverte, lo Stato Tedesco vede il suo debito ridursi ogni anno per effetto del differenziale negativo tra tassi di interesse e inflazione. Lo Stato Italiano al contrario dovendo pagare un interesse reale positivo vede il suo debito crescere inesorabilmente. Continua a leggere