Sul ponte il silenzio dei vip di sinistra

Anzaldi, vigilanza Rai: "Fabio Fazio? Costa troppo e non funziona"VERGOGNA ITALIA
di Gaetano Mineo
Da Vauro alla Mannoia fino a Saviano, l’intellighenzia democratica è in ferie. Sulla tragedia del viadotto solo commenti di circostanza. Oppure bocche cucite
La cosiddetta sinistra intellettuale sembra essere in vacanza. Nella grande comunicazione, protagonista di questa tragedia genovese, poche tracce di chi è sempre in prima linea a dire la sua per essere della partita. E a tutti i costi. Poche tracce per quei sciacalli della politica (e non), pronti a cavalcare l’onda, a volte del dramma, per racimolare qualche consenso o punto di share. Forse, la risposta sta tutta in questi fischi che hanno accompagnato l’ingresso nei Padiglioni della Fiera di Genova di alcuni esponenti politici che in questi ultimi anni – a loro dire – hanno incarnato la sinistra, per l’appunto.  Continua a leggere

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Silenzio dei media italiani su Tienanmen: il regime cinese ha vinto

Segnalazione di Redazione BastaBugie

Corriere, Repubblica e gli altri si sono dimenticati del 29esimo anniversario del massacro in Cina, ma ci hanno parlato dello sciopero contro i robot a Las Vegas, la difesa delle sbronze universitarie da parte del premio Nobel Malala, una nuova bevanda del Giappone, ecc.
di Leone Grotti

(LETTURA AUTOMATICA)

Più di 115 mila persone in piazza per ricordare uno dei più grandi massacri della storia contemporanea ordinati da un regime totalitario contro il suo stesso popolo. È successo a Hong Kong, dove una miriade di giovani e anziani per il 29mo anno consecutivo hanno acceso una candela a Victoria Park per «resistere all’autoritarismo» e condannare il partito comunista cinese, che il 4 giugno 1989 ordinò all’Esercito di liberazione del popolo di massacrare gli studenti riuniti pacificamente in Piazza Tienanmen a Pechino.
NEANCHE UNA RIGA SUI GIORNALI ITALIANI
È un evento. In un mondo dove si accusano i giovani di essere menefreghisti, preoccupati solo dell’istante e privi di memoria storica, a decine di migliaia scendono coraggiosamente in piazza (Hong Kong non è certo libera dall’influenza della Cina continentale) per denunciare uno dei più grandi orrori della storia, frutto di uno dei regimi più sanguinari della storia, e… nessuno ne parla. Sfogliando le pagine dei principali quotidiani italiani si scopre infatti che nessuno oggi ha dedicato neanche una riga all’evento.
Peggio. Corriere della Sera, Repubblica, Stampa, Foglio, Giornale, Libero, Sole 24 Ore, Fatto Quotidiano: nessuno ha trovato spazio – neanche una breve, neanche un box, neanche una foto, neanche una riga – per ricordare il 29esimo anniversario del massacro. Nelle edizioni del 3-4-5 giugno i principali quotidiani italiani hanno dedicato articoli agli argomenti più disparati: lo sciopero contro i robot a Las Vegas, la difesa delle sbronze universitarie da parte del premio Nobel Malala, le critiche all’ex portavoce di Blair perché non faceva i mestieri di casa, il successo delle tribù Ogiek del Kenya e quello della nuova bevanda alcolica del Giappone. Ma sui tragici fatti di Piazza Tienanmen neanche una parola. Continua a leggere

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Nigeria, la denuncia del vescovo (conciliare): “Così vogliono islamizzarci”

In fuga da Boko Haram“C’è un piano per islamizzare la Nigeria”, è il grido di allarme del vescovo (conciliare, n.d.r.)  Wilfred Chikpa Anagbe della diocesi di Makurdi alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.
“Vogliono islamizzare la parte centrale del Paese, conosciuta anche come Middle Belt nigeriana, che è abitata per la quasi totalità da cristiani. Nel recente attacco del 24 aprile sono morti due preti della mia diocesi assieme ad altri 17 fedeli ma il numero esatto delle vittime non è ancora accertato”, denuncia il vescovo (conciliare, n.d.r.).
Purtroppo non è un caso isolato. Sin dall’inizio del 2018, ben 11 parrocchie della diocesi nigeriana sono state attaccate. Nello Stato del Benue ci sono stati innumerevoli atti di violenza contro la popolazione che è per il 99% cristiana.
Il 18 gennaio è stata persino ritrovata una fossa comune con 72 cadaveri. Non si tratta di Boko Haram, segnala il vescovo che si trovava in Vaticano per un incontro con papa Francesco.
“Le violenze sono perpetrate da mandriani islamisti di etnia Fulani che in passato hanno avuto rapporti, anche stretti, con gruppi terroristi e che sono uniti dal loro obiettivo finale: islamizzare la parte cristiana della Nigeria!”, continua il vescovo. Continua a leggere

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